San Prosdocimo di Padova
San Prosdocimo di Padova Vescovo | |
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Santo | |
Ambito veneto, San Prosdocimo di Padova (part. dal Polittico di Santa Giustina), primo quarto del XV secolo, tempera su tavola; Monselice, Pieve di Santa Giustina | |
Morte | Padova 100 ca. |
Consacrazione vescovile | I secolo da San Pietro |
Incarichi ricoperti | Vescovo di Padova |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 7 novembre |
Attributi | baculo pastorale, mitria, brocca |
Patrono di | Padova, Asolo, Cittadella, Villanova di Camposampiero |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 7 novembre, n. 1:
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San Prosdocimo di Padova († Padova, 100 ca.) è stato un vescovo italiano, il primo della Diocesi di Padova.
Biografia
La tradizione lo vuole vissuto nel I secolo, discepolo di San Pietro apostolo da cui fu consacrato vescovo; morì in tarda età a Padova attorno all'anno 100. Le sue spoglie sono venerate nel sacello a lui dedicato, una delle più antiche costruzioni della città. È patrono di Padova con Sant'Antonio, Santa Giustina e San Daniele.
Tradizione
La tradizione cristiana lo vuole primo vescovo della città di Padova[1]. Secondo la tradizione, Prosdocimo sarebbe stato il secondo evangelizzatore della diocesi di Belluno[2], dopo Sant'Ermagora protomartire, primo vescovo di Aquileia e discepolo di San Marco[1].
La tradizione vorrebbe anche in San Prosdocimo il primo evangelizzatore di Feltre[1].
Tracce del suo passaggio si hanno anche nell'alto vicentino dove, sempre per tradizione, la sua predicazione ha convertito le genti della Val Leogra e l'insediamento della prima chiesa locale in quel di Pievebelvicino (Vi) al posto dell'esistente tempio dedicato a Diana dea della caccia.
Dal suo nome si deduce che era di origine elleniche: il nome Prosdocimo significa l'atteso in greco. Poche e tardive sono le testimonianze scritte di questo vescovo, riportate in testi agiografici pittoreschi. Le tardive fonti scritte sono anche dovute al fatto che Padova in epoca longobarda venne completamente rasa al suolo e impiegò molto tempo prima di riprendersi. Questo evento non riuscì comunque a cancellare dalla memoria dei credenti il suo primo vescovo.
La tradizione lo vuole instancabile battezzatore: l'iconografia lo raffigura con il baculo pastorale e con una brocca, simbolo di quel sacramento. Convertì e battezzò Giustina di Padova, che fu uccisa nelle persecuzioni di Massimiano. Prosdocimo non subì il martirio, ma morì in tarda età venerato e amato dalla sua gente.
Nell'arte
Fra le opere di maggior rilievo storico-artistico, che lo raffigurano, si ricorda:
- San Prosdocimo di Padova (prima metà del XV secolo), tempera su tavola, di Giovanni d'Alemagna, conservato presso il Museo Diocesano di Padova.
- Scomparto del Polittico di San Luca con San Prosdocimo di Padova (1453-1454), tempera su tavola, di Andrea Mantegna, conservato presso la Pinacoteca di Brera a Milano.
Predecessore: | Vescovo di Padova | Successore: | |
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non costituita | tra I e II secolo | San Massimo di Padova |
Note | |
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