San Brunone Bonifacio di Querfurt

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San Brunone Bonifacio di Querfurt, O.S.B. Cam.
Arcivescovo · Martire
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battezzato
Santo
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 35 anni
Nascita Querfurt
974
Morte Moravia
14 febbraio 1009 o 9 marzo
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Professione religiosa 996
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale X secolo
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Consacrazione vescovile 1004
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Incarichi ricoperti
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
Venerato da Chiesa cattolica
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Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 9 marzo
Altre ricorrenze
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Attributi
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Patrono di
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Incoronazione
Investitura
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Erede
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 9 marzo, n. 5:
« In Moravia orientale, san Bruno, vescovo di Querfurt e martire, che, mentre accompagnava in Italia l'imperatore Ottone III, affascinato dal carisma di san Romualdo, abbracciò la vita monastica prendendo il nome di Bonifacio e, tornato in Germania e fatto vescovo dal Papa Giovanni X, nel corso di una missione apostolica fu trucidato dagli idolatri insieme con altri diciotto compagni. »

San Brunone Bonifacio di Querfurt, conosciuto anche come San Bruno di Querfurt (Querfurt, 974; † Moravia, 14 febbraio 1009o 9 marzo), è stato un missionario, arcivescovo e martire tedesco.

Biografia

Brunone di Querfurt, Bonifacio quando divenne monaco, proveniva da una dinastia di nobili di Querfurt, imparentata con la famiglia imperiale sassone. Era uno dei quattro figli di Bruno il Vecchio, il primo signore riconosciuto della Rocca di Querfurt nello Hassegau e della di lui moglie Ida.

Fu educato nella famosa scuola del Duomo di Magdeburgo e a venti anni di età era già cappellano di corte dell'imperatore Ottone III. Già dopo un anno egli rinunciò alla sua molto promettente posizione e, dopo aver accompagnato nel 996 l'imperatore nel suo viaggio di incoronazione a Roma, si fece monaco benedettino nel monastero dei santi Alessio e Bonifacio, proprio come il vescovo Sant'Adalberto di Praga, suo predecessore nel martirio.

Dopo cinque anni di vita nel convento si unì a San Romualdo, il grande combattente contro la rilassatezza che aveva preso piede in molti conventi e qualche anno dopo avrebbe fondato la Congregazione camaldolese. Non appena giunse in Italia la notizia della morte nel martirio di Adalberto (23 aprile 997), Bruno decise di seguire il suo esempio, che tuttavia non poté mettere in pratica immediatamente.

Nel 1004 Brunone fu consacrato in Merseburg arcivescovo per le missioni in oriente, ma non trovò appoggi presso l'imperatore Enrico II, che stava conducendo un'audace guerra contro il duca polacco Boleslao I. Egli si recò dal re di Ungheria Stefano, il santo ungherese, senza tuttavia trovare sostegno cosicché si recò a Kiev presso il granduca russo Vladimir I. Di là volle andare in missione presso i Peceneghi, che vivevano fra il Don inferiore e il Danubio inferiore. Durante il suo soggiorno di cinque settimane nella loro terra, gli riuscì di convertire una gran parte della popolazione, ma dopo la sua partenza essi rinnegarono nuovamente la fede. Tuttavia egli era riuscito almeno a riportare la pace fra loro e il granduca.

Nel 1008 egli cambiò il suo obiettivo principale e si recò dal re dei polacchi Boleslao. Poiché nel frattempo una nuova guerra era scoppiata fra l'imperatore Enrico e il duca Boleslao, egli inviò un suo compagno in Svezia, ove il re Olaf Skötkonung si lasciò battezzare insieme a una gran parte del suo popolo. Quindi egli fece ancora un ultimo tentativo di riconciliare Enrico con Boleslao, indirizzando una lettera all'imperatore, ma anche questo tentativo fu inutile ed egli infine si incamminò verso la terra dei Pruzzi[1]

Circa il suo destino presso queste popolazioni e circa la sua fine si sa solo che egli con i suoi compagni si era inoltrato fino al confine della Lituania ove, il 14 febbraio o il 9 marzo 1009 fu ucciso dai Pruzzi o dai Lituani. La sua missione non ebbe quindi successo. Ciò che invece riuscì con la spada ai Cavalieri teutonici, ma solo nel XIII secolo.

Egli ha lasciato, fra gli altri scritti, una delle tre biografie di allora su sant'Adalberto di Praga, composta nel 1004, mentre attendeva in Ungheria e la Vita dei Cinque Fratelli, che narra il martirio in Polonia, avvenuto nel 1003, di cinque padri camaldolesi. Viene commemorato ora il 9 marzo.

Culto

In precedenza aveva avuto due feste: il 19 giugno con il nome di Bonifacio e il 15 ottobre con il nome di Brunone.

Note
  1. È questo l'antico nome dei prussiani, che allora risiedevano nell'area del Baltico orientale.
Voci correlate
Collegamenti esterni