San Giovanni di Beverley
San Giovanni di Beverley Vescovo | |
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Santo | |
Vetrata con San Giovanni di Beverley; Beverley (Gran Bretagna), Beverley Minster | |
Nascita | Harpham VII secolo |
Morte | Beverley 7 maggio 721 |
Consacrazione vescovile | 687 |
Incarichi ricoperti | Vescovo di Hexham Vescovo di York |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Canonizzazione | 1037, da Benedetto IX |
Ricorrenza | 7 maggio |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 7 maggio, n. 4:
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San Giovanni di Beverley (Harpham, VII secolo; † Beverley, 7 maggio 721) è stato un monaco, vescovo e fondatore britannico dell'Ordine di San Benedetto presso l'abbazia di Whitby. Vescovo di Hexham e poi arcivescovo metropolita di York, fondò il monastero di Beverley ed è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e anglicana.
Biografia
Ebbe nobili natali da una famiglia anglosassone di Harpham, nello Yorkshire, che lo avviò alla carriera ecclesiastica.
A Canterbury divenne discepolo dei vescovi Adriano e Teodoro; in seguito vestì l'abito di monaco benedettino nell'abbazia di Whitby, che a quel tempo era governata da Santa Ilda; lì ebbe modo di conoscere Vilfrido di York.
Fu vescovo di Hexham dal 687, ed in quella carica ordinò prima diacono e poi sacerdote Beda il Venerabile.
Nella sua Historia Ecclesiastica, Beda contribuì notevolmente alla fama della figura di Giovanni, la cui vita venne arricchita di numerosi episodi leggendari di guarigioni miracolose.
Alla morte di Bosa, nel 705, venne promosso alla sede metropolitana di York.
Fondò nell'Humberside l'abbazia di Beverley (detta in origine di Inderawood), uno dei principali centri religiosi inglesi dell'epoca, dove egli stesso si ritirò a partire dal 717 e dove si spense il 7 maggio 721.
Il culto
Fu sepolto nell'abbazia di Beverley e la sua tomba divenne presto meta di numerosi pellegrinaggi: Alcuino di York raccolse numerose testimonianze di eventi prodigiosi verificatisi sulla sua tomba; il re anglosassone Etelstano attribuì all'intercessione del santo la sua vittoria sui Danesi di Northumbria nella battaglia di Brunanburh del 937.
Il suo culto venne approvato ufficialmente da papa Benedetto IX nel 1037.
Il 25 ottobre del 1307 il suo corpo venne trasferito nella cattedrale di Beverley, intitolata a San Giovanni Evangelista: nel 1415, in occasione dell'anniversario della traslazione delle reliquie, gli inglesi riportarono la loro vittoria sui francesi nella battaglia di Agincourt. Enrico V attribuì la vittoria all'intercessione del santo di Beverley.
Giovanni Fisher, nativo di Beverley, dovette al suo illustre concittadino il nome che gli venne imposto.
Enrico VIII ne proibì il culto alla Chiesa d'Inghilterra. La sua tomba venne profanata e le sue reliquie disperse sotto il regno di Edoardo VI. Nel 1664 alcune sue ossa vennero rinvenute e vennero ricollocate nella tomba della cattedrale di Beverley, ormai passata alla confessione anglicana.
Entrambe le Chiese ne celebrano la memoria liturgica il 7 maggio (dies natalis) o il 25 ottobre (traslazione delle reliquie).
Predecessore: | Vescovo di Hexham | Successore: | |
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Trumberto | 687 - 705 | Vilfrido |
Predecessore: | Vescovo di York | Successore: | |
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Bosa di York | 705 - 718 | Vilfrido II |
Voci correlate | |
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