San Ruderico di Cordova
San Ruderico di Cordova Presbitero · Martire | |
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Santo | |
Murillo, Dresden Gallery | |
Nascita | VIII secolo |
Morte | Cordoba 13 marzo 857 |
Ordinazione presbiterale | 830 ca. |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 13 marzo |
Attributi | paramenti sacri e palma |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 13 marzo, n. 7:
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San Ruderico di Cordova, o Rodrigo (VIII secolo; † Cordoba, 13 marzo 857), è stato un presbitero e martire spagnolo, venerato nel folto gruppo dei Santi Martiri di Cordova.
San Rodrigo era un sacerdote, nato a Cordova verso la fine del VIII secolo, subì il martirio per colpa di uno dei suoi due fratelli che, avendo abbracciato l'Islam, si era fatto divulgatore di questa religione, al punto che era spesso entrava in contrasto con l'altro fratello, rimasto cristiano, costringendo così san Rodrigo a intervenire per farli riconciliare. Durante, una di queste liti, che finì con una furibonda mischia, san Rodrigo venne percosso da entrambi i fratelli, accecati dall'ira, fino a fargli perdere i sensi.
Il fratello musulmano portò san Rodrigo così ridotto per le vie del paese, dicendo che, sentendosi in fin di vita, aveva abbandonato il cristianesimo per seguire la dottrina islamica.
Rimessosi in forze, san Rodrigo si ritirò per un periodo sulle montagne di Cordova. Successivamente, ritornando in città, incontrò il fratello apostata che, vedendolo con l'abito sacerdotale, lo condusse dal giudice e lo accusò di aver abbandonato l'Islam, dopo averlo liberamente scelto, delitto che andava punito con la morte.
San Rodrigo rigettò la calunnia dichiarando che mai aveva tradito la religione cristiana e nonostante i tentativi del giudice per convincerlo a professare Allah, confermò coraggiosamente la sua fede. Messo in carcere, vi incontrò un cristiano di nome Salomone, detenuto per un'accusa simile alla sua, e insieme decisero di prepararsi al martirio con la preghiera e la penitenza. Il giudice tentò di farli recedere dalla loro tenacia, ma non essendoci riuscito li condannò a morte.
Dopo la sentenza, eseguita il 13 marzo 857, i due cadaveri furono innalzati sul patibolo a testa in giù, come racconta il suo biografo Eulogio, che aveva assistito alla scena e gettati nel fiume Guadalquivir. Dopo una ventina di giorni, i corpi furono ritrovati e san Rodrigo fu portato nella Basilica di San Genesio, mentre Salomone fu deposto in quella dei Santi Cosma e Damiano.
Il loro culto è tuttora molto vivo in Spagna e soprattutto a Cordova.
Voci correlate | |
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