Sant'Adalardo di Corbie
Sant'Adalardo di Corbie, O.S.B. Abate | |
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Santo | |
Immagine devozionale del Santo | |
Età alla morte | 75 anni |
Nascita | 752 |
Morte | Corbie 2 gennaio 827 |
Incarichi ricoperti | Abate di Corbie |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Canonizzazione | 1026, da Giovanni XIX |
Ricorrenza | 2 gennaio |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 2 gennaio, n. 9:
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Sant'Adalardo di Corbie (752; † Corbie, 2 gennaio 827) è stato un abate e monaco francese. Nipote di Carlo Martello e cugino di Carlo Magno, fu una personalità importante della corte imperiale e diede un buon contributo culturale alla nascita del Sacro Romano Impero. Mantenne sempre un atteggiamento umile e sottomesso. Per la sua grande passione per il giardinaggio è ricordato come patrono dei giardinieri.
Biografia
Adelardo nacque dal conte Bernardo, figlio di Carlo Martello; crebbe e fu educato assieme al cugino Carlo Magno alla corte di Pipino il Breve, fratellastro di Bernardo. Fu uno dei più stretti consiglieri di Carlo Magno, fu missus dominicus e, ancora molto giovane, divenne conte palatino. Nel 772 partecipò alla campagna militare del re dei franchi contro i sassoni. Nel 773 entrò nel monastero benedettino di Corbie in Piccardia, dove gli venne assegnata la mansione di giardiniere, fu allievo del monaco Alcuino, andò in visita a Montecassino e in breve tempo divenne abate del monastero di Corbie.
Nel 781 Carlo Magno lo richiamò a corte per affidargli l'educazione del figlio Pipino, quando questi divenne re d'Italia, Adelardo lo seguì e divenne il suo principale ministro. Pipino, prima di morire, nell'810, lo nominò tutore del figlio Bernardo.
Alla morte di Carlo Magno, nell'814, Adelardo cadde in disgrazia: fu accusato ingiustamente di appoggiare Bernardo nelle sue trame per diventare imperatore al posto di Ludovico I il Buono e nell'817 fu esiliato in un monastero nell'isola di Héri (attuale isola di Noirmoutier) sulle coste dell'Aquitania. Egli fu felice di ciò, perché gli permise un ritorno alla vita ascetica e contemplativa.
Dopo quasi cinque anni, nel 821, fu perdonato e richiamato a corte da Ludovico, ma vi rimase per un breve periodo; dopo preferì ritornare al suo monastero di Corbie, dove, pur riprendendo il suo incarico di giardiniere, fu di fatto la guida spirituale di tutti i monaci e svolse molte opere caritatevoli in favore dei poveri. Un anno dopo, assieme a suo fratello Wala, andò a fondare l'abbazia di Corvey, sul Weser, vicino Paderborn in Westfalia, come centro per la diffusione della fede cristiana fra i popoli del Nord.
Fu uno dei nove membri dell'Accademia Palatina fondata da Carlo Magno e ha lasciato alcuni scritti.
Culto
Fu canonizzato nel 1026 da papa Giovanni XIX.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Abate di Corbie | Successore: | |
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Mordramno | 820 - 824 | Adalardo II il Giovane |
Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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