Abbazia di Corbie
Abbazia reale di Saint-Pierre de Corbie | |
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Stampa dell'abbazia del 1677 | |
Stato | Francia |
Regione | Piccardia |
Comune | Corbie |
Diocesi | Diocesi di Amiens |
Religione | Cattolica |
Oggetto tipo | Abbazia |
Dedicazione | San Pietro apostolo |
Sigla Ordine qualificante | O.S.B. |
Inizio della costruzione | VII secolo |
Completamento | XVI secolo |
Coordinate geografiche | |
Francia | |
L'Abbazia di Corbie o Abbazia reale di Saint-Pierre de Corbie fu un monastero benedettino fondato nel 657 dalla regina franca Santa Batilde madre di Clotario III. Per le opere prodotte dal suo scriptorium e l'attività missionaria, giocò un ruolo di primo piano nella Rinascita carolingia.
Storia
Fondazione
La regina Batilde immaginò a partire dal 650 di trasformare in abbazia l'edificio del forte di Corbie che dominava la valle della Somme.
Il primo abate fu un monaco benedettino proveniente dall'abbazia di Luxeuil di nome Teofredo (Théofroy), che prese le sue funzioni nel 662. Tra i suoi successori vi fu anche Sant'Adelardo di Corbie che fondò l'abbazia figlia di Corvey in Westfalia. Dagli studi recenti del medioevalista tedesco Klaus Zechiel-Eckes, fu l'abate di Corbie tra l'843 e 850 Paschase Radbert l'autore dei decretali dello Pseudo-Isidoro che lo storico Johannes Haller giudicò come una delle più grandi falsificazioni della storia[1].
Primi secoli
Nell'855, papa Benedetto III confermò l'esenzione dell'abbazia e concesse all'abate il privilegio onorario di indossare le insegne papali. L'abate di Corbie si considerava allora alla pari del vescovo di Amiens e tra loro scoppiarono conflitti sul tema dell'esenzione.
Fu l'abate Adalard de Corbie che, nel IX secolo, emanò gli statuti che avevano lo scopo di organizzare la vita nel monastero, di definirne le funzioni, in particolare l'azione caritativa. Secondo gli statuti, il numero dei monaci di Corbie a quel tempo può essere stimato in 300. Cugino di Carlo Magno, Adalhard e suo fratello Wala condussero attive missioni diplomatiche, in particolare in Italia.
I monaci benedettini di Corbie svolsero un'azione di evangelizzazione al di fuori della loro abbazia, in Germania, fondarono l'abbazia di Corvey, nell'815, sul Weser, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, di cui Wala fu il primo abate. Da lì, Anschaire, un monaco di Corbie, andò ad evangelizzare la Danimarca e la Svezia per poi diventare arcivescovo di Amburgo e Brema, dove morì nell'835.
Adalhard e i suoi fratelli fondarono anche un monastero femminile a Herford, nella Renania Settentrionale-Westfalia, nell'822, di cui la nipote di Adalhard, Suala, fu la prima badessa.
L'abbazia fu saccheggiata e bruciata dai Vichinghi nell'881 ma venne presto ricostruita, beneficiò in seguito di vari privilegi reali, ma questo non riuscì a ridarle la smalto acquisito nella sua fare iniziale.
Lo scriptorium
La biblioteca di Amiens conserva molti manoscritti redatti nello scriptorium di Corbei, che fu assieme a quello di Fulda, uno dei più importanti del medioevo. Furono di amanuensi di Corbie a inventare la minuscola carolingia.
Tra i testi dell'antichità preservati dal lavoro dei monaci di Corbie, si annoverano:
- il Vaticanus Latinus 3864, unica opera rimastaci di Sallustio;
- il Laurentianus 63,20, con il testo della terza Decade di Tito Livio;
- il Classicus Latinus F. V. 1 oggi a Leningrado, uno dei due testi pervenutici del De re rustica di Lucio Giunio Moderato Columella;
- il Parisinus Latinus 12161, contenente frammenti delle lettere di Marcus Cornelius Fronto;
- vari manoscritti unici di Tertulliano[2], che formano il corpus Corbiense, tra cui dei pseudoepigrafi di Tertulliano ascritti a Novaziano;
- alcuni trattati di eretici montanisti[3]
Lo scriptorium ha svolto un ruolo importante anche nella diffusione delle conoscenze in campo matematico, vi furono ricopiati i testi di Boezio e di Cassiodoro.
pagina manoscritto del 770 Vitae Sancti Martini in minuscolo carolingio.
Lettera maiuscolo nel Messale di Corbie.
San Giovanni Evangelista evangeliario di Corbie, IX secolo.
Santa Batilde (regina di Neustria), lettera B nel lezionario di Corbie del XII secolo.
Pericope del'evangeliario di Corbie IX secolo
Nel 1638 quattrocento volumi furono trasferiti alla biblioteca dell'Abbazia di Saint-Germain-des-Prés a Parigi.
Chiusura
Con la rivoluzione francese l'abbazia venne chiusa e i monaci dispersi, con un decreto di confisca trecento manoscritti ancora presenti a Corbie furono trasferiti alla biblioteca d'Amiens. Peggior sorte toccò a quelli di Saint-Germain-des-Prés che furono saccheggiati e messi in vendita, alcuni entrarono in seguito in possesso del diplomatico russo Piotr Doubrovsky, e oggi si trovano a San Pietroburgo, mentre pochi altri ricomparvero alla Bibliothèque nationale de France. In totale oggi so contano circa duecento manoscritti appartenuti all'abbazia.
Gli abati
- 662-675 : Saint Théofroy
- 675-6?? : Rodogaire
- 6??-716 : Erembert
- 716-741 : Sébastien Ier
- 741-751 : Grimoald
- 751-765 : Léodegaire
- 765-771 : Addo
- 771-780 : Mordramnus
- 780-820 : Adalard I, detto l’Anziano
- 820-824 : Adalard II detto il Giovani
- 824-836 : Wala
- 836-840 : Heddo
- 840-843 : Isaac
- 843-860 : Paschase Radbert
- 860-860 : Odon
- 860-862 : Angelbert
- 862-875 : Trasulphe
- 875-884 : Hildebert
- 884-890 : Gonthaire
- 890-891 : Heilo
- 891-893 : Francon d’Amiens
- 893-914 : Evrard
- 914-929 : Bodon
- 929-937 : Gautier Ier
- 937-03/09/945 : Bérenger
- 03/09/945-??/11/945 : Héribald
- ??/11/945-986 : Ratold
- 986-1014 : Maingaud
- 1014-1033 : Herbert
- 1033-1048 : Richard
- 1048-1097 : Foulques Ier le Grand
- 1097-1123 : Nicolas Ier
- 1123-1142 : Robert
- 1142-1158 : Nicolas II de Mourioux
- 1158-1172 : Jean Ier de Bouzencourt
- 1172-1185 : Hugues Ier de Pérone
- 1185-1187 : Josse
- 1187-1193 : Nicolas III de Rouais
- 1193-1196 : Gérard
- 1196-1198 : Jean II de Brustin
- 1198-1201 : Foulques II de Fouilloy
- 1201-1209 : Gautier II
- 1209-1221 : Jean III de Cornillon
- 1221-1240 : Hugues II
- 1240-1254 : Raoul Ier
- 1254-1261 : Jean IV de Fontaines
- 1261-1269 : Pierre Ier de Mouret
- 1269-1287 : Hugues III de Vers
- 1287-1315 : Garnier de Bouraine
- 1315-1324 : Henri Ier de Villers
- 1324-1351 : Hugues IV de Vers
- 1351-1363 : Jean V d’Arcy
- 1363-1395 : Jean VI de Goye
- 1395-1418 : Raoul II de Roye
- 1418-1439 : Jean VII de Lion
- 1439-1445 : Jean VIII de Bersée
- 1445-1461 : Michel de Dauffiné
- 1461-1475 : Jacques de Ranson
- 1475-1479 : Jean IX Dansquennes
- 1479-1483 : François Ier de Maillers
- 1483-1485 : vacante
- 1485-1506 : Pierre II d’Ottreil
- 1506-1522 : Guillaume III de Caurel
- 1522-1550 : cardinal Philippe de la Chambre
- 1550-1556 : Sébastien II de La Chambre
- 1556-1557 : cardinal Louis Ier de Bourbon
- 1557-1590 : cardinal Charles de Bourbon
- 1590-1594 : cardinal Charles II de Bourbon
- 1594-1621 : cardinal Louis III de Lorraine
- 1621-1643 : Henri II de Lorraine-Guise
- 1643-1645 : cardinal Giulio Mazarino (1)
- 1645-1647 : Camille Pamphili
- 1647-1661 : cardinal Giulio Mazarino (2)
- 1661-1669 : vacancte
- 1669-1693 : Philippe II de Savoie-Carignan
- 1693-1713 : cardinal Toussaint de Forbin-Janson
- 1713-1742 : cardinal Melchior de Polignac
- 1742-1755 : Jean-François Boyer
- 1755-1788 : cardinal Paul de Luynes
- 1788-1792 : cardinal Étienne-Charles de Loménie de Brienne[4]
Note | |
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