Sant'Alberico di Cîteaux

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Sant'Alberico di Cîteaux, O.Cist.
Abate
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sant'Alberico di Citeaux
Titolo
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Nascita
Morte Abbazia di Cîteaux
26 gennaio 1108
Sepoltura
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Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Ricorrenza 26 gennaio
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi Baculo pastorale
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Patrono di
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Incoronazione
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 26 gennaio, n. 5:
« A Cîteaux in Burgundia, nell'odierna Francia, sant'Alberico, abate: tra i primi monaci di Molesme, giunse alla fondazione di Neumünster, che poi, eletto abate, resse, dedicandosi con ogni zelo e impegno alla formazione dei monaci, come vero amante della regola e dei confratelli. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Sant'Alberico di Cîteaux († Abbazia di Cîteaux, 26 gennaio 1108) è stato un abate e fondatore francese dell'ordine cistercense.

Biografia

Non si hanno notizie sulla nascita e l'infanzia del santo. Molto giovane si pose sotto la guida di San Roberto di Molesme, allora guida spirituale di un gruppo di anacoreti a Colane, non distante da Tonnerre. Non prestandosi però il luogo allo sviluppo di una comunità, nel 1075 Roberto, Alberico e gli altri si ritirarono a Molesme, nella diocesi di Langres, dove fondarono un monastero, di cui Roberto fu abate e Alberico priore.

Dopo un fervido inizio anche a causa dei lasciti e delle donazioni, che arricchirono la comunità, sorsero ribellioni e indisciplina, al punto che l'abate, non riuscendo a riportare l'ordine, si allontanò. Il peso del monastero restò tutto sul priore, che, a sua volta, fiancheggiato dal monaco inglese San Stefano Harding, tentò di ristabilire la disciplina. Essi dovettero subire ingiurie e contumelie e persino il carcere, cosicché fu costretto, come il suo superiore, ad abbandonare la comunità. Ma le cose non tardarono a comporsi, i monaci, pentiti, riebbero Roberto come abate, Alberico come priore e Stefano come sottopriore.

L'osservanza rifiorì ma i tre santi monaci, desiderosi di maggior solitudine, formularono e attuarono il progetto di ritirarsi a Citeaux, nella diocesi di Chalons-sur-Saone, per fondarvi un nuovo ordine e lasciarono il cenobio di Molesme nel 1098 assieme a ventuno monaci. L'inizio fu assai penoso, perché occorreva disboscare il terreno per avere terra da seminare e così provvedere al sostentamento della nuova famiglia monastica.

Per ordine di Papa Urbano II, a cui i religiosi di Molesme si erano rivolti reclamando il loro abate, san Roberto dovette presto lasciare Citeaux e Alberico fu nominato suo successone. che non poté sottrarsi all'unanime voto dei compagni. Il nuovo abate si premurò di chiedere a Papa Pasquale II la protezione apostolica e l'esenzione dall'autorità vescovile e da ogni ingerenza laica, privilegi che il Papa accordò con una bolla del 15 ottobre 1100, indirizzata allo stesso Alberico.

Fu devotissimo alla Madonna e la elesse a Patrona del suo monastero, consacrandolo a Lei, che gli apparve più volte, assicurandogli la Sua assistenza e protezione. La tradizione vuole che fu su richiesta della Vergine l'abate Alberico mutò il colore dell'abito dei suoi monaci da nero in bianco, colore che tutt'ora contraddistingue i Cistercensi.

Morì il 26 gennaio 1108.

Culto

Non mancarono miracoli dopo la sua morte, come se ne erano avuti in vita. Il breviario cistercense, molto restio all'introduzione di feste di santi e beati, accettò assai tardi la sua festa; peraltro, fu ritenuto santo fin dal tempo della sua morte e con tale qualifica nominato da tutti quelli che scrissero sulle origini dell'ordine. Nel Menologio Cisterciense dell'Henriquez il 26 gennaio si ha un lungo elogio del santo, che fu ripreso dal Baronio, nelle note al suo Martirologio, il 29 aprile, giorno della morte di san Roberto, primo abate di Citeaux.