Sant'Antonio di Lérins

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Sant'Antonio di Lerino
Religioso
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al secolo {{{alsecolo}}}
battezzato
Santo
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 32 anni
Nascita Valeria
488
Morte Lérins
28 dicembre 520
Sepoltura
Appartenenza
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Vestizione [[]]
Professione religiosa VI secolo
Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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Fine del
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(per causa incerta o sconosciuta)
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pontificato
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi
Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione [[]]
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 28 dicembre
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 28 dicembre, n. 3:
« Commemorazione di sant'Antonio, monaco, che, uomo illustre per garbo e preparazione, dopo aver condotto vita solitaria, si ritirò ormai vecchio nel monastero di Lérins in Provenza, dove si addormentò piamente nel Signore. »

Sant'Antonio di Lerino (Valeria, 488; † Lérins, 28 dicembre 520) è stato un monaco ed eremita latino.

Vita

Tutte le notizie che abbiamo su di lui sono dovute a una sua Vita scritta da Sant'Ennodio, vescovo di Pavia.

Nato a Valeria nella Bassa Pannonia, a otto anni restò orfano del padre: si prese cura di lui Severino Boezio che lo istruì nei precetti della fede cristiana. Successivamente la sua educazione fu curata dallo zio Costanzo, che viveva in Baviera a Lorch ed era vescovo di quella città.

Nel 488, le incursioni barbariche nel Norico costrinsero molti abitanti della regione alla fuga. Antonio si trasferì nella zona del lago di Como, presso un sacerdote di nome Mario che aveva raccolto intorno a sé alcuni discepoli. Mario, che aveva grande ammirazione per Antonio, lo sollecitò a prendere gli ordini sacri e ad assisterlo nella sua opera, ma Antonio, desideroso di solitudine, si trasferì sull'altra sponda del lago, dove visse per qualche tempo in una grotta con due vecchi eremiti.

La fama della sua santità e dei suoi prodigi si diffuse e così molta gente andava a visitarlo; allora, per ritrovare la sua tranquillità e i suoi momenti ascetici, si spostò in Gallia a Lérins, dove visse gli ultimi anni della sua vita e vi morì attorno all'anno 520.

Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni