Santa Fabiola di Roma

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Santa Fabiola
Laica
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Jean-Jacques Henner, Santa Fabiola di Roma (seconda metà del XIX secolo), olio su tela
Titolo
Incarichi attuali
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Nascita
Morte Roma
27 dicembre 399
Sepoltura
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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Cardinali creazioni
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Eventi
Venerata da Chiesa cattolica
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Ricorrenza 27 dicembre
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Consorte

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Figli
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, [[27 dicembre]], n. 2:
« Commemorazione di santa Fabíola, vedova romana, che, secondo la testimonianza di san Girolamo, volse e destinò la sua vita di penitenza a beneficio dei poveri. »

Santa Fabiola († Roma, 27 dicembre 399) è stata una vedova e asceta latina e matrona romana che, alla morte del marito e sotto la guida di San Girolamo si consacrò alla preghiera e alla penitenza.

Biografia

Fabiola faceva parte del gruppo delle donne che, sotto l'influenza di san Girolamo, avevano deciso di dedicarsi alla vita ascetica e all'attività caritativa: fu proprio Girolamo a tramandarne la memoria, descrivendone la vita in una lettera[1] indirizzata nel 400 al suo parente Oceano.

Di rango patrizio, apparteneva alla gens Fabia: andò assai giovane sposa a un uomo dal quale poco dopo divorziò; alla morte del primo marito, si sposò nuovamente; morto anche il secondo consorte, la vigilia della Pasqua dell'anno successivo fece atto di pubblica penitenza entrando nella basilica Lateranense: vestita di sacco fu accolta da papa Siricio, chiedendo perdono al clero e ai fedeli e tornando così in piena comunione con la Chiesa.

Iniziò a dedicarsi all'assistenza ai poveri e ai malati, fondando un hospitium, la prima forma di assistenza agli infermi di Roma. Nel 395 si trasferì a Betlemme, dove si era ritirato anche Gerolamo e visse nel monastero fondato da santa Paola, dedicandosi alla lettura e alla meditazione delle Sacre Scritture. L'anno seguente tornò a Roma dove visse poveramente e con il senatore romano San Pammachio; fondò la xenodochio di Porto, presso la foce del Tevere, che offriva ospitalità gratuita e cure mediche ai pellegrini poveri.

Morì attorno all'anno 400; ai suoi funerali partecipò una gran folla di romani, testimonianza della gratitudine e della venerazione che la circondavano.

Il culto

Il nome di Fabiola compare nei martirologi solo a partire dal XV secolo: non era incluso nella prima edizione del Martirologio Romano di Cesare Baronio (1583).

Nella letteratura

La sua figura divenne celebre grazie al romanzo storico in lingua inglese del cardinale Nicholas Patrick Stephen Wiseman, intitolato Fabiola o la Chiesa delle catacombe.

Note
  1. L'unica fonte biografica è l'Epistola 77 di San Girolamo, scritta nell'estate del 400 a Oceano.
Bibliografia


Voci correlate