Santa Gudula

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Santa Gudula
Vergine
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Santa
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L'arcangelo Michele e santa Gudula statua nella Cattedrale di Bruxelles patroni della città
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte {{{età}}} anni
Nascita Moorsel
646 ca.
Morte Hamme
8 gennaio tra il 680 e il 714
Sepoltura
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° vescovo di Roma
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
Venerata da Chiesa cattolica
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Beatificazione [[]]
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 8 gennaio
Altre ricorrenze 19 gennaio nel Vescovato di Gand 
Santuario principale Cattedrale di San Michele e Santa Gudula (Bruxelless)
Attributi Lanterna, Candela
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrona di Belgio, Bruxelles
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 8 gennaio, n. 10:
« A Moorsel in Brabante, nell'odierno Belgio, santa Gúdila, vergine, che si dedicò in casa sua alla carità e alla preghiera. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Santa Gudula, in latino: Gudila, poi Gudula[1] (Moorsel, 646 ca.; † Hamme, 8 gennaio tra il 680 e il 714), è stata una vergine belga.

Biografia

Secondo la Vita Gudilae, una agiografia scritta nell'abbazia di Lobbes tra 1048 e 1051, Gudula era figlia di un conte di Lotaringia chiamato Witger, che divenne poi monaco e di Amalberga di Maubeuge, badessa dell'abbazia di Maubeuge anche lei venerata come santa dalla Chiesa. Gudula aveva due sorelle, santa Farailde e santa Reinilde e un fratello, sant'Emeberto.

Gudula fu educata nell'abbazia di Nivelles da sua cugina, Gertrude di Nivelles. Quando Gertrude morì, si trasferì di nuovo a casa sua a Moorsel, trascorrendo il suo tempo in preghiera, digiuni e opere di carità.

Gudula morì a Hamme (nel Brabante fiammingo) l'8 gennaio di un anno tra il 680 e il 714, probabilmente il 712. Fu sepolta nel sagrato della chiesa di Hamme; più tardi le sue reliquie furono traslate nella chiesa del San Salvatore a Moorsel, dove il corpo fu sepolto dietro l'altare.

Reliquie e culto

Sotto il duca Carlo di Lorena (977-992), il corpo della santa fu traslato nella cappella di san Gaugerico a Bruxelles. Lamberto II, conte di Lovanio, fondò un Capitolo nel 1047 in onore di Santa Gudula. Il vescovo Gerardo I di Cambrai (†1051) trasportò le sue reliquie nella chiesa di San Michele a Bruxelles. La chiesa divenne poi la famosa Cattedrale di San Michele e San Gudula. Nel 1330 vennero concesse indulgenze a tutti coloro che avessero contribuito alla decorazione e completamento della cattedrale. Il 6 giugno 1579 la chiesa fu saccheggiata e distrutta dai protestanti e le reliquie della santa dissepolte e disperse. Il cranio di santa Gudula è conservato nella chiesa di santa Hildegard a Eibingen, in Germania, donato da Santa Ildegarda di Bingen.

La festa di Santa Gudula è generalmente celebrata l'8 gennaio (il giorno della sua morte, secondo la sua agiografia). Tuttavia, nel Vescovato di Gand (dove si trova Moorsel) la sua festa si tiene il 19 gennaio.

Anche se san Michele è il patrono di Bruxelles, santa Gudula è certamente la patrona più venerata. Lei è già raffigurata su un sigillo della Chiesa di Santa Gudula del 1446 tenendo nella mano destra una candela e nella sinistra una lampada che un demone tenta di spegnere. Questo si riferisce alla leggenda secondo la quale la santa si recò in chiesa prima dell'alba e il demonio voleva spegnerle la fiamma, ma la santa ottenne da Dio che la sua lanterna si riaccendesse.

Note
  1. in olandese: Sinte Goedele; in francese: Sainte Gudule; nel Brabante: Goedele o Goule
Bibliografia
  • Vita Gudilae
  • Acta Sanctorum, Januarii I (1643), pp. 524-530.
Collegamenti esterni