Santa Vincenza Maria Poloni

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Santa Vincenza Maria Poloni, I.S.M.
Religiosa
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al secolo Luigia Francesca Maria
battezzata
Santa
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Vincenza Maria Poloni 1.jpg

Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 53 anni
Nascita Verona
26 gennaio 1802
Morte Verona
11 novembre 1855
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Fine del
pontificato
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Predecessore {{{predecessore}}}
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerata da Chiesa cattolica
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione 21 settembre 2008, da Benedetto XVI
Canonizzazione 19 ottobre 2025, da Leone XIV
Ricorrenza 11 novembre
Altre ricorrenze
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Attributi Abito religioso

Crocifisso

Devozioni particolari
Patrona di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
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Collegamenti esterni
Biografia su vatican.va
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Santa Vincenza Maria Poloni, al secolo Luigia Francesca Maria (Verona, 26 gennaio 1802; † Verona, 11 novembre 1855) è stata una vergine, religiosa e fondatrice italiana.

Cenni biografici

Nacque a Verona il 26 gennaio 1802, ultima di 12 figli di Gaetano Poloni, farmacista e droghiere, e Margherita Biadego, di famiglia notarile. Ricevette il battesimo lo stesso giorno con i nomi di Luigia Francesca Maria. Cresciuta in un ambiente profondamente cristiano, sviluppò fin da giovane un'attenzione particolare verso i poveri e i bisognosi, valori che caratterizzarono tutta la sua esistenza.

Dopo la morte del padre nel 1822, Luigia assunse gran parte delle responsabilità familiari, dimostrando doti eccezionali di gestione e una fede incrollabile. La guida spirituale del Beato Carlo Steeb fu determinante nella sua vita: egli la aiutò a discernere la propria vocazione e a dedicarsi sempre più intensamente alle opere di carità. Durante l’epidemia di colera del 1836, Luigia si distinse per l'eroica dedizione nell’assistere i malati, confermando la sua chiamata a una vita di servizio. Nel 1840, Luigia, insieme a tre compagne, si trasferì presso il Pio Ricovero di Verona, iniziando la comunità che sarebbe poi diventata l'Istituto delle Sorelle della Misericordia. Nel 1848, con l'approvazione del vescovo di Verona, mons. Giovanni Pietro Aurelio Mutti ch , O.S.B. emise i voti religiosi assumendo il nome di Vincenza Maria.

Spiritualità e Opere

La spiritualità di Vincenza Maria Poloni si fondava su una profonda unione con Dio, alimentata dalla preghiera e dalla devozione all'Eucaristia. La carità, virtù centrale della sua vita, si manifestò in gesti concreti di amore verso i poveri e gli ammalati, che considerava i nostri padroni. Nel suo servizio, Vincenza Maria univa umiltà e prudenza a una straordinaria fermezza di carattere. Il suo motto, Servire Cristo nei poveri, guidava ogni sua azione. Insegnava alle sue figlie spirituali che la carità doveva essere il fondamento dell'Istituto, sottolineando che solo mantenendo l'unità e l'amore reciproco la comunità avrebbe prosperato. La devozione al Sacratissimo Cuore di Gesù e alla Beata Vergine Maria sosteneva la sua missione e la ispirava a superare ogni difficoltà con fede e perseveranza.

La fondazione dell'Istituto delle Sorelle della Misericordia rappresentò il culmine delle opere di Vincenza Maria. La comunità, nata nel 1840, si dedicava all'assistenza agli anziani, ai malati e ai poveri, seguendo lo spirito e le regole di San Vincenzo de' Paoli. Sotto la sua guida, l'Istituto si espanse rapidamente, diventando un punto di riferimento per la carità cristiana a Verona. Vincenza Maria promosse un modello di servizio basato sulla tenerezza verso i sofferenti, la pazienza nelle tribolazioni e la rettitudine nell'agire. L'educazione delle giovani e la formazione delle sue figlie spirituali furono altrettanto centrali nel suo apostolato. Vincenza Maria le educava alla vita consacrata, insegnando loro a vedere Cristo nei poveri e a servirli con dedizione.

Gli ultimi anni

Negli ultimi anni della sua vita, Vincenza Maria fu colpita da gravi problemi di salute, in particolare da una malattia che la costrinse a sopportare intensi dolori fisici. Nonostante le sue sofferenze, continuò a guidare l'Istituto con fermezza e amore, dedicandosi fino all'ultimo alle sue figlie spirituali e ai poveri. Durante questo periodo, dimostrò una straordinaria capacità di accettare la sofferenza come partecipazione alla passione di Cristo, offrendo ogni sua difficoltà per il bene della Chiesa e della Congregazione. Rimase un esempio di pazienza e abbandono alla Provvidenza, pregando incessantemente e infondendo speranza nelle sorelle che la assistevano. Poco prima della sua morte, affidò alle sue figlie spirituali un importante messaggio: mantenere viva la carità come fondamento dell'Istituto, assicurando che questa sarebbe stata la chiave per il suo futuro successo e stabilità. L'esempio di Vincenza Maria Poloni è un richiamo potente alla carità cristiana vissuta in modo eroico. La sua figura ispira le comunità religiose e laiche a riscoprire il valore del servizio ai poveri e ai sofferenti. L’Istituto delle Sorelle della Misericordia continua oggi la sua missione, incarnando i principi della fondatrice e promuovendo una cultura della solidarietà e dell'amore verso il prossimo. La sua vita fu segnata dalla totale dedizione agli ammalati e ai poveri. Morì l'11 novembre 1855 e fu sepolta nella nuda terra nel cimitero comunale di Verona. I suoi resti vennero successivamente uniti, in una fossa comune, a quelli di molte sue consorelle. Questo non consentì di riconoscerne i suoi resti mortali.

Culto

La fama di santità che l'accompagnava durante la sua vita, aumentò anche dopo la sua morte. La Causa di beatificazione e di canonizzazione fu iniziata presso la Curia diocesana di Verona nell'anno 1990. Ottenuta la validità giuridica nel 1993 e preparata la Positio, il 3 novembre 1998 ebbe luogo la seduta dei Consultori Storici. Il 16 marzo 2005 si tenne il Congresso peculiare dei Consultori Teologi, mentre la Sessione Ordinaria dei Padri Cardinali e Vescovi si svolse il successivo 15 novembre.

Il 28 aprile 2006 papa Benedetto XVI autorizzò la Congregazione delle cause dei santi a promulgare il decreto riguardante le sue virtù eroiche e ottenne il titolo di venerabile.

Il miracolo necessario per la sua beatificazione, la presunta guarigione miracolosa di una religiosa dello stesso Istituto fondato dalla Beata, venne indagato nel 1994 e fu ratificato il 7 aprile 1995. Il 17 dicembre 2007 papa Benedetto XVI autorizzò la Congregazione delle cause dei santi a promulgare il decreto riguardante il miracolo a lei attribuito.

La cerimonia di beatificazione si tenne il 21 settembre 2008 nel palazzetto dello sport di Verona e venne presieduta dall'arcivescovo Angelo Amato in nome del pontefice.

Il 27 gennaio 2025 papa Francesco ha riconosciuto un miracolo, attribuito alla beata, la guarigione nel 2013 di una donna della diocesi di Santa Maria de Los Angeles, aprendo la strada alla sua canonizzazione.[1] il 19 ottobre 2025 Papa Leone XIV ha proclamato la Patrona delle Sorelle della Misericordia santa.

Note
  1. Promulgazione di Decreti del Dicastero delle Cause dei Santi su press.vatican.va. 27 gennaio 2025. URL consultato il 27 gennaio 2025
Collegamenti esterni

Beata Vincenza Maria Poloni su istsorellemisericordia.it. URL consultato il 20.10.2025