Template:Pagina principale/LiturgiaRA/Solennità Dedicazione A
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- Lettura - Bar 3, 24-38 : Quanto è grande la casa di Dio.Al popolo ebraico privato della sua terra e del tempio dopo la conquista babilonese (586 a.C.) e ora in faticosa ripresa, il discepolo di Geremia ricorda, con arte poetica, che Dio ha come "casa" il mondo intero. In questo si trovano tanti beni, ma quello più prezioso è la sapienza della Parola di Dio, comunicata a Israele e da Israele a tutti.
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- Lettura - Ap 21, 2-5 : La tenda di Dio con gli uomini.Giovanni tenta di esprimere una sua visione: quella di una città santa che è anche sposa dell'Agnello Gesù e luogo della presenza di Dio. Ma è una città diversa dalla stessa Gerusalemme terrena: viene dal cielo e ha in dote una vera felicità, già ora e in futuro. In essa entrano Israele e le genti. Un suo segno: la Chiesa di persone e quelle di marmi o di povere assi.
- Salmo - Sal 86, 1-2. 4-7 - Rit.: Di te si dicono cose gloriose, città di Dio!
- Epistola - 2Tim 2,19-22 : In una casa grande non vi sono soltanto vasi d'oro, ma anche d'argilla.Paolo paragona la comunità cristiana a una casa, le cui fondamenta sono la "conoscenza" amorosa di Dio e chi Gli risponde con cuore puro, ossia con la ricerca sincera e generosa di giustizia, fede, carità e pace. Ma possono esserci anche vasi di legno e argilla, purché disposti a qualche servizio per il bene comune.
- Vangelo - Mt 21, 10-17 : Gesù entrò nel tempio, gli si avvicinarono ciechi e storpi e li guarì.Drammatica e significativa questa pagina. Gesù, laico di Nazaret, ma profeta di Dio, entra nella Gerusalemme terrena e nel suo magnifico tempio e provoca i suoi responsabili: il tempio deve servire alla preghiera e al popolo, non agli affari; Dio preferisce in casa sua gente come i bimbi e i lattanti, o come gli amici di Gesù a Betania.