Tommaso Badia
Tommaso Badia, O.P. Cardinale | |
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Età alla morte | 63 anni |
Nascita | Modena 10 dicembre 1483 |
Morte | Roma 6 settembre 1547 |
Vestizione | 1509 |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Consacrazione vescovile | mai consacrato |
Creato Cardinale |
2 giugno 1542 da Paolo III (vedi) |
Cardinale per | 5 anni, 3 mesi e 4 giorni |
Incarichi ricoperti | Cardinale presbitero di San Silvestro in Capite |
Collegamenti esterni | |
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Tommaso Badia (Modena, 10 dicembre 1483; † Roma, 6 settembre 1547) è stato un cardinale e teologo italiano.
Cenni biografici
Nacque a Modena nel 1483, figlio di Alberto di famiglia di una certa notorietà, il nome della madre è sconosciuto.
Non si conosce con esattezza la data dell'ingresso del Badia nell'Ordine dei predicatori, avvenuta presumibilmente nel 1509 a Modena. Più tardi lo si trova insegnante nei collegi della Congregazione lombarda del suo Ordine, prima a Ferrara, poi a Venezia e infine nel 1520 a Bologna.
Nei capitoli generali dell'Ordine del 1530 e 1539 fu proposto come candidato per il generalato, ma non venne elette forse a causa della sua reputazione di estrema severità. Presso la Santa Sede fu temporaneamente sostituito del maestro del Sacro Palazzo il confratello Silvestro Mazzolini da Prierio, inviato in missione presso i principi italiani. Dal 17 febbraio 1529 assunse detta carica in modo permanente. Nel 1536 fu nominato membro della commissione incaricata di redigere il Consilium de emendanda Ecclesia.[1]
Favorì l'approvazione delle Costituzioni della Compagnia di Gesù che papa Paolo III confermò il 27 settembre 1540. Fu inviato presso la dieta di Worms del 1540 come teologo del cardinale Gasparo Contarini. Nel 1541 partecipò alla dieta di Ratisbona sempre come teologo del Contarini.
Al suo ritorno in Italia Paolo III lo creò cardinale nel concistoro del 2 giugno 1542, dieci giorni dopo ricevette la berrette rossa con il titolo di cardinale presbitero di San Silvestro in Capite. Si fece il suo nome come uno dei legati presso il Concilio di Trento assieme ai cardinali Reginald Pole e Pier Paolo Parisio, ma il pontefice preferì trattenerlo a Roma per esaminare le note dottrinali e disciplinari redatte nelle sedute del concilio.
Morì a Roma il 6 settembre 1547 e come da suo desiderio fu sepolto nella Chiesa di Santa Maria sopra Minerva, accanto al suo confratello, cardinale Tommaso de Vio.
Opere
È l' autore di numerosi trattati filosofici, così come di opere sulla Divina Provvidenza, sull'immortalità dell'anima e di diversi trattati a confutazione delle tesi di Lutero, nessuno dei quali è stato pubblicato.
- Questiones physicae et metaphysicae
- Liber de anima
- Tractatus tres: De intensione formarum; De analogia entis; De pluralitate intelligentiarum iuxta Aristotelem
- Tractatus duo: De immortalitate animae; De opinantes
- De providentia divina
- De pugna duorum Angelorum homini astantium, ad Gabrielem Ferrarium
- Tractatus adversum Lutheranorum errores
- Consilium delectorum cardinalium et aliorum praelatorum de emendanda ecclesia S.D.N. Paulo III petente conscriptum et exhibitum anno 1537
Successione degli incarichi
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Silvestro in Capite | Successore: | |
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Uberto Gambara | 12 giugno 1542 - 6 settembre 1547 | Fabio Mignanelii |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Cardinali presbiteri di San Silvestro in Capite
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