Diocesi di Coira

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Diocesi di Coira
Dioecesis Curiensis
Chiesa latina

Chur, St. Maria Himmelfahrt, Vorderseite.jpg
vescovo Joseph Marie Bonnemain
Sede Coira

sede vacante
Coira

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Sede immediatamente soggetta alla Santa Sede
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Stemma
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Mappa della diocesi
Nazione bandiera Svizzera
diocesi suffraganee
Coadiutore
Vicario
Provicario
generale
Ausiliari

Vescovi emeriti:

Vitus Huonder
Parrocchie 308
Sacerdoti

661 di cui 381 secolari e 280 regolari
1.038 battezzati per sacerdote

395 religiosi 965 religiose 36 diaconi
1.655.708 abitanti in 12.267 km²
686.446 battezzati (41,5% del totale)
Eretta 451
Rito romano
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Concattedrale {{{concattedrale}}}
Santi patroni
Indirizzo
Hof 19, Postfach 133, CH-7002 Chur 2, Schweiz
tel. (081)252.23.12 fax. 253.61.40
Coordinate geografiche
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Collegamenti esterni


Dati online 2007 ( ch )

Chiesa cattolica in Svizzera
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica

La Diocesi di Coira (in latino: Dioecesis Curiensis) è una sede della Chiesa cattolica immediatamente soggetta alla Santa Sede. Nel 2006 contava 686.446 battezzati su 1.655.708 abitanti. È attualmente retta dal vescovo Joseph Marie Bonnemain.

Con le sole Diocesi di Basilea e San Gallo, ma più limitatamente, la Diocesi di Coira gode, in virtù del Concordato tra Svizzera e Santa Sede del XIX secolo, del privilegio di una procedura di elezione del Vescovo concordata fra il Capitolo della Cattedrale e il Papa.

Territorio

La Diocesi comprende i Cantoni svizzeri di Glarona, Grigioni, Zurigo, Nidvaldo ed Uri. I comuni del Grigioni italiano di Poschiavo e di Brusio - appartenenti in precedenza alla Diocesi di Como - sono stati incorporati nella Diocesi di Coira con l'accordo tra Svizzera e la Santa Sede del 23 ottobre 1869, entrato in vigore il 29 agosto 1870.

Sede vescovile è la città di Coira, dove si trova la Cattedrale dell'Assunzione di Maria Vergine di Coira.

Il territorio si estende su 12.267 km² ed è suddiviso in 308 parrocchie.

Storia

L'episcopatus o dioecesis Curiensis appartenne alla Metropolia di Milano dalla sua fondazione nel 451 fino al trattato di Verdun dell'843, a partire da quell'anno appartenne alla Metropolia di Magonza fino alla soppressione della stessa nel 1803-1818. Nel 451 il vescovo di Como firmò una lettera sinodale del vescovo di Milano a papa Leone I anche a nome dell'assente vescovo di Coira Asinio ...Asinione ecclesiae Curiensis primae Rhaetiae episcopo.

Nell'Alto Medioevo la diocesi si sviluppò entro i confini della provincia romana della Rezia prima. Nel VII secolo alcuni territori situati a sud del lago di Costanza passarono all'omonima diocesi. Dal VI all'VIII secolo, la carica di vescovo fu di appannaggio delle famiglie Zacconi-Vittoridi. Nell'806 Carlo Magno introdusse nella diocesi il sistema comitale carolingio, che separava i poteri temporali e religiosi. Vennero definiti i beni appartenenti alle due forme di dominio Rezia curiense.

L'imperatore Ottone I conferì ampi privilegi e dotazioni al vescovo Hartpert, in particolare a Coira e in val Bregaglia, territori chiave per il controllo del passo del Settimo, a quel tempo la principale via di transito per l'attraversamento delle Alpi Centrali. Questi conferimenti rafforzarono l'importanza politica dei vescovi che erano anche signori feudali e principi imperiali, spesso a scapito della cura delle anime. Nel 1079 venne eletto a vescovo Norbert, pur essendo colpito da scomunica, al posto del canditato romano Ulrich II von Tarasp che comunque gli succedette nel 1098. Il vescovo Adelgott 1151-1160 riformò i conventi di Cazis, Müstair e Schänis e fondò quello di San Lucio a Coira.

All'epoca degli Hohenstaufen, i vescovi di Coira che controllavano i passi retici, presero le parti dell'imperatore, il che portò a doppie investiture papali e imperiali. Tra il 1251 e il 1272 il vescovo Heinrich III von Montfort dovette fronteggiare la nobiltà locale. Nel 1277 il vescovo Konrad III von Belmont chiamò a Coira i domenicani: essi fondarono il convento di San Nicola e sostennero il vescovo nella cura delle anime, incontrando forte resistenza nel clero secolare. Nel 1300 il vescovo Siegfried von Gelnhausen riscattò la diocesi imperiale di Coira dai Baroni Von Vaz e rappresentò l'imperatore Enrico VII in Italia.

Il 2 maggio 1818 estese il suo territorio ai cantoni Glarona, Obvaldo, Nidvaldo, Uri, Zurigo e San Gallo che facevano parte della soppressa diocesi di Costanza.

Il 2 luglio 1823 assunse il nome di diocesi di Coira-San Gallo e lo mantenne fino all'8 aprile 1847, quando in seguito ad una divisione, ha assunto il nome attuale e ha ceduto una parte del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di San Gallo.

Papa Giovanni Paolo II ha eretto l'arcidiocesi di Vaduz il 2 dicembre 1997 con territorio dismembrato dalla diocesi di Coira (il decanato di Vaduz), rendendola immediatamente soggetta alla Santa Sede. Il vescovo di Coira, Wolfgang Haas è stato nominato arcivescovo di Vaduz.

Cronotassi dei vescovi

Epigrafe in onore del vescovo Francesco Costantino Rampa (28 maggio 1879 - 17 settembre 1888)
Pala d'altare, Cattedrale di Coira

Statistiche

La diocesi al termine dell'anno 2006 su una popolazione di 1.655.708 persone contava 686.446 battezzati, corrispondenti al 41,5% del totale.

Bibliografia


Collegamenti esterni