Louis Raphaël I Sako

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Louis Raphaël I Sako
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Cardinale vescovo[1]
Incarichi attuali
Età attuale 75 anni
Nascita Zākhō
4 luglio 1948
Morte
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Appartenenza
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale 1º giugno 1974
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Nominato vescovo 27 settembre 2003 da Giovanni Paolo II
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Consacrazione vescovile 14 novembre 2003 dall'Arcieparca André Sana
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Elevazione a Patriarca dal 31 gennaio 2013
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Creazione
a Cardinale
28 giugno 2018 da Francesco (vedi)
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Cardinale da 5 anni e 9 mesi
Cardinale elettore Fino al 4 luglio 2028
Incarichi passati Arcieparca di Kirkuk-Sulaymaniyya
Eletto Antipapa {{{antipapa}}}
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Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato

Successione apostolica

Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Venerabile il [[{{{aV}}}]]
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Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
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Altre ricorrenze
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Incoronazione
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Erede
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Consorte

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Invito all'ascolto
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Louis Raphaël I Sako (Zākhō, 4 luglio 1948) è un arcivescovo e cardinale iracheno, patriarca della Chiesa cattolica caldea.

Cenni biografici

Louis Sako nacque a Zākhō, in Iraq, il 4 luglio 1948. Il suo nome di nascita era Louis Sako. Il suo nome in siriaco è ܠܘܝܣ ܪܘܦܐܝܠ ܩܕܡܝܐ ܣܟܘ.

Formazione

Ha studiato al Seminario di Saint-Jean di Mosul, diretto dai Frati Domenicani. Ha conseguito il dottorato in Patrologia Orientale presso il Pontificio Istituto Orientale di Roma. Successivamente conseguì il dottorato in Storia presso l'Università La Sorbonne di Parigi. Parla siriaco, tedesco, francese, inglese, italiano e arabo.

Ordinato sacerdote il 1º giugno 1974, per l'Arcieparchia caldea di Mosul, ha svolto il servizio pastorale nella cattedrale di Mosul fino al 1979. Ulteriori studi a Roma ea Parigi. Rettore del Seminario Patriarcale di Baghdad dal 1997 al 2002.

Episcopato

Eletto arcivescovo di Kirkuk dei Caldei il 24 ottobre 2002, ricevette la consacrazione episcopale il 14 novembre 2003 nel Monastero di Sant'Hormizda dei Monaci Antonin da André Sana ([1]), arcivescovo emerito di Kirkuk dei Caldei, assistito da Shlemon Warduni ([2]), vescovo titolare di Anbar, ausiliare di Babilonia dei Caldei, e da Paulos Faraj Rahho, arcivescovo di Mosul dei Caldei. Confermato il 27 settembre 2003.

Il 31 gennaio 2013 fu eletto patriarca di Babilonia dei Caldei dal sinodo dei vescovi della Chiesa cattolica caldea[2] e assunse il nome di Louis Raphaël I Sako. Il 1º febbraio 2013 papa Benedetto XVI gli concesse la Comunione ecclesiastica.

Il 6 marzo 2013 si è svolta la solenne cerimonia di intronizzazione del nuovo patriarca nella cattedrale caldea di San Giuseppe a Baghdad.[3]

Nel maggio 2013 ha indirizzato ai vescovi, al clero e ai religiosi della Chiesa caldea una lettera[4], nella quale chiarisce la posizione ufficiale del Patriarcato circa la «questione del nazionalismo caldeo che sta contrapponendo il Patriarcato - a favore dell'unità con le altre chiese presenti in Iraq e che tracciano la loro comune origine nella Chiesa d'Oriente diffusasi in Mesopotamia ai tempi della predicazione di San Tommaso - e le due diocesi caldee degli Stati Uniti da tempo a favore di una netta divisione delle suddette chiese in base alla diversa identità nazionale». Nella lettera ribadisce che «non è un difetto amare la propria nazione ed esserne orgogliosi, ma lo è il considerarla migliore delle altre e a esse superiore, e insultare coloro che non riconoscono questa stessa identità nazionale». Nel 2014, vietò ai 120.000 profughi cristiani rifugiati nel Kurdistan iracheno di rifornirsi di armi per combattere insieme all'esercito peshmerga curdo contro le milizie dello Stato islamico.[5]

Il 14 novembre 2015 il Sinodo dei Vescovi ha annunciato che Papa Francesco gli aveva conferito uno dei tre incarichi di sua competenza all'interno di quel consiglio.

Cardinalato

Il 20 maggio 2018, al termine del Regina Cœli, papa Francesco ha annunciato la sua creazione a cardinale nel concistoro del 28 giugno 2018,[6] divenendo così il terzo vescovo iracheno a ricevere la porpora dopo Ignace Gabriel I Tappouni ed Emmanuel III Delly. Ricevette la berretta rossa e l'anello cardinalizio in quello stesso concistoro.

Il 14 luglio 2018 è stato nominato uno dei Presidenti Delegati della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi programmata dal 3 al 28 ottobre 2018. Il 22 febbraio 2019 il Papa lo ha nominato membro del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Nominato membro della Congregazione per l'Educazione Cattolica il 29 settembre 2021 e membro del Consiglio per l'Economia il 4 gennaio 2022. Nel 2021 è stato tra i vescovi che hanno accolto papa Francesco nello storico viaggio apostolico in Iraq.[7].

Il 18 febbraio 2023 è stato nominato membro del Dicastero per la Cultura e l’Educazione. [8].

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Arcieparca di Kirkuk Successore: BishopCoA PioM.svg
André Sana 27 settembre 2003-31 gennaio 2013 Yousif Thomas Mirkis I
II
III
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V
VI
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con
con
André Sana {{{data}}} Yousif Thomas Mirkis
Predecessore: Patriarca di Babilonia dei Caldei
cardinale dal 28 giugno 2018
Successore: PatriarchNonCardinal PioM.svg
Emmanuel III Delly dal 31 gennaio 2013 in carica I
II
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IX
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con
con
Emmanuel III Delly {{{data}}} in carica
Predecessore: Arcieparca metropolita di Baghdad dei Caldei Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
Emmanuel III Delly dal 31 gennaio 2013 in carica I
II
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VIII
IX
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con
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Emmanuel III Delly {{{data}}} in carica
Predecessore: Presidente del Sinodo della Chiesa Caldea Successore: Chaldean Catholic COA.svg
Emmanuel III Delly dal 1º febbraio 2013 in carica I
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V
VI
VII
VIII
IX
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con
con
Emmanuel III Delly {{{data}}} in carica
Predecessore: Presidente dell'Assemblea dei Vescovi Cattolici d'Iraq Successore: Mitra heráldica.svg
Emmanuel III Delly dal 1º febbraio 2013 in carica I
II
III
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V
VI
VII
VIII
IX
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con
con
Emmanuel III Delly {{{data}}} in carica
Predecessore: Cardinale vescovo Successore: CardinalCoA PioM.svg
- dal 28 giugno 2018 - I
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VII
VIII
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con
con
- {{{data}}} -
Note
  1. Papa Paolo VI, con il motu proprio Ad purpuratorum Patrum Collegium, pubblicato l'11 febbraio 1965, stabilì che i patriarchi di rito orientale assunti nel Collegio cardinalizio non appartengono al clero di Roma e, pertanto, non può essere assegnato loro alcun titolo cardinalizio o diaconia. I patriarchi cardinali appartengono all'ordine dei vescovi cardinali e, nella gerarchia, si situano immediatamente dopo di loro. Mantengono la loro sede patriarcale e non viene assegnata loro alcuna sede suburbicaria.
  2. Il sinodo si tenne a Roma nella Casa di Esercizi Spirituali del Celio dei Passionisti
  3. Discorso della cerimonia di intronizzazione e omelia della Santa Messa per l'intronizzazione.
  4. Testo in italiano del documento in Bahgdad Hope.
  5. Iraq. Anche i cristiani potrebbero combattere con i curdi contro lo Stato islamico. «Ma no a una milizia indipendente» su tempi.it. 30 settembre 2014. URL consultato il 24 ottobre 2019 (archiviato in data 24 ottobre 2019)
  6. Annuncio di Concistoro il 28 giugno per la creazione di nuovi Cardinali su press.vatican.va. 20 maggio 2018. URL consultato il 20 maggio 2018
  7. Rinunce e nomine su press.vatican.va. URL consultato il 2022-01-04
  8. Rinunce e nomine su press.vatican.va. URL consultato il 2023-02-18
Voci correlate
Fonti