Sant'Amato di Remiremont

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Sant'Amato di Remiremont
Presbitero
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battezzato
Santo
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte circa 68 anni
Nascita Grenoble
560 ca.
Morte Remiremont
628
Sepoltura
Appartenenza
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Professione religiosa 581
Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale VI secolo
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 13 settembre
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
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Patrono di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
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Onorificenze
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 13 settembre, n. 8:
« Sui monti Vosgi in Neustria, sempre in Francia, sant'Amato, sacerdote e abate, insigne per austerità, digiuni e desiderio di solitudine, che resse con saggezza il monastero di Habend da lui fondato insieme a san Romaríco. »

Sant'Amato di Remiremont, o, in lingua francese saint Amé o saint Aimé o saint Ame (Grenoble, 560 ca.; † Remiremont, 628), è stato un abate e fondatore francese dell'abbazia di Remiremont, vissuto fra il VI ed il VII secolo. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa.

Biografia

Figlio di un nobile romano, certo Eliodoro, non va confuso con l'omonimo e contemporaneo Sant'Amato, vescovo di Sion, commemorato anch'egli il 13 settembre.

Nel 581 divenne monaco presso l'Abbazia di San Maurizio di Agaune nel Canton Vallese in Svizzera, dove fu anche ordinato sacerdote e divenne colono.

Nel 611 si trasferì con Eustasio di Luxeuil a Luxeuil e fondò un monastero sul Monte Habend, denominato successivamente Sacro Monte.

Verso il 620 fondò, con san Romarico, il monastero doppio di Remiremont nei Vosgi.

Questo monastero era organizzato in modo tale che i monaci vivessero nella valle e le monache in cima alla montagna. Esso seguiva in primo luogo la regola di Tarnate (o regona di Agaune) piuttosto che la laus perennis (lode perpetua).

Nel 628, Amato ed Eustasio, furono coinvolti in un lite, ma ben presto si riconciliarono.

Lasciata la guida del monastero di Remiremont a Romarico, trascorse gli ultimi anni della sua vita da eremita nella fenditura di una roccia, ove gli veniva calato il cibo.

Culto

Gli furono accreditati, dopo la morte, numerosi miracoli e le sue spoglie furono traslate nella chiesa di Santa Maria. Dal 670 la sua memoria viene celebrata il 13 settembre.

Nell'iconografia è rappresentato abbigliato come un colono di fianco ad una brocca, una pietra ed un diavolo. Nel 1049 Leone IX fece una ricognizione delle sue spoglie.[1]

Un comune dei Vosgi porta il suo nome, Saint-Amé.

Note
Bibliografia
  • (DE) Biographisch-Bibliographisches Kirchenlexikon
Collegamenti esterni