Adorazione dei Magi (Perugino)

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Perugia GalUmbria Perugino AdorazioneMagi 1470-73.jpg
Pietro Perugino, Adorazione dei Magi (1470 - 1473 ca.), olio su tavola
Pala di Santa Maria dei Servi
Opera d'arte
Stato

bandiera Italia

Regione Flag of Umbria.svg Umbria
Regione ecclesiastica Umbria
Provincia Perugia
Comune

Perugia

Località
Diocesi Perugia-Città della Pieve
Parrocchia o Ente ecclesiastico
Ubicazione specifica Galleria Nazionale dell'Umbria
Uso liturgico nessuno
Comune di provenienza Perugia
Luogo di provenienza Chiesa di Santa Maria dei Servi
Oggetto dipinto
Soggetto Adorazione dei Magi
Datazione 1470 - 1473
Datazione
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Ambito culturale Scuola umbra
Autore

Pietro Perugino (Pietro Vannucci)
detto Perugino

Altre attribuzioni Fiorenzo di Lorenzo
Materia e tecnica olio su tavola
Misure h. 241 cm; l. 180 cm
Iscrizioni
Stemmi, Punzoni, Marchi
Note

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Collegamenti esterni
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1Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme 2e dicevano: «Dov'è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». 3All'udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. 5Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: 6E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l'ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele»....
7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo». 9Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. 11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.
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L'Adorazione dei Magi è un dipinto, eseguito tra il 1470 e il 1473 circa, ad olio su tavola da Pietro Vannucci, detto Pietro Perugino (1448 ca. - 1523), proveniente dalla Chiesa di Santa Maria Nuova a Perugia e conservato nella Galleria Nazionale dell'Umbria della medesima città.

Descrizione

Soggetto

La scena dell'Adorazione dei Magi si svolge all'aperto davanti alla capanna della Natività (a destra), dove compaiono:

  • a destra, la Sacra Famiglia:
  • a sinistra, i tre Magi, vestiti con abiti sontuosi, che come di consueto, rappresentano le tre diverse età dell'uomo (gioventù, maturità e vecchiaia) e sono raffigurati nell'atto di adorare il Bambino:
    • Gaspare, il più anziano, si è già inginocchiato in adorazione;
    • Melchiorre, d'età matura, sta porgendo cerimoniosamente con la mano sinistra, la pisside con l'incenso;
    • Baldassare, il giovane, sta porgendo al Bambino una pisside con la mirra.
    • corteo che accompagna i Magi (non particolarmente lungo per il formato verticale dell'opera) è affollato da personaggi con lineamenti, che si ritrovano poi anche in altre opere dell'artista, come il ragazzo con il turbante e i giovani biondi in pose raffinate ed eleganti. Sembra, inoltre, che il giovane all'estrema sinistra possa essere un autoritratto del pittore.

Sullo sfondo, oltre il bue e l'asino, si apre un paesaggio di rocce e colline, che dimostra la conoscenza della prospettiva aerea.

Note stilistiche, iconografiche e iconologiche

  • L'impostazione generale, con l'accalcarsi delle figure in primo piano, richiama modelli tardogotici, ancora diffusi nella pittura umbra di fine XV secolo, ma stilisticamente evidenti sono ormai le influenze dell'ambiente fiorentino e più in generale toscano: da Verrocchio, a Leonardo da Vinci, a Piero della Francesca, alla pittura fiamminga. Nel dipinto si avverte, quindi, il difficoltoso compromesso tra l'antico e il nuovo: se l'iconografia e l'uso del cesello nei decori e nell'oro degli abiti rimandano alla tradizione tardogotica, i riferimenti culturali e la tecnica ad olio rinviano alla più moderna pittura toscana.
  • L'immagine, raffigurata nel dipinto, è molto legata alle opere di Andrea del Verrocchio, presso il quale l'artista fece il suo apprendistato, sia per il disegno marcato delle figure, sia per alcuni elementi stilistici e iconografici, come possiamo osservare nella figura della Madonna con Gesù Bambino che è analoga alla cosiddetta Madonna Gambier Parry (1475 - 1480), opera del suo maestro, conservata presso il Courtauld Institute a Londra.[1]

Notizie storico-critiche

L'opera venne commissionata al pittore per la Chiesa di Santa Maria dei Servi a Perugia dalla potente famiglia Baglioni che, sulla scorta di quanto stava avvenendo a Firenze, intese affidare a questo soggetto precisi contenuti dinastici. Infatti, ai tre Magi, tutti vestiti di rosso e verde, colori della propria livrea gentilizia, prestarono i loro volti:

Nel 1543, il dipinto fu trasferito nella Chiesa di Santa Maria Nuova e da questa sede nel 1863 raggiunse la Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia.

Note
Bibliografia
  • Vittoria Garibaldi, Perugino, Editore Giunti, Firenze 2004, pp. 9 - 11 ISBN 9788809035447
  • Vittoria Garibaldi, Perugino, Editore Scala, Firenze 2004 ISBN 978888117099X
  • Federico Zeri, Il Maestro dell'Annunciazione Gardner, in "Bollettino d'Arte", 1953, p. 238
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 3 luglio 2013 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.