Sant'Andrea Kim Tae-gŏn
Sant'Andrea Kim Tae-gon Presbitero | |
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Santo | |
Primo presbitero coreano | |
Età alla morte | 25 anni |
Nascita | Solmoi Corea del Sud 21 agosto 1821 |
Morte | Saenamteo Seul 16 settembre 1846 |
Ordinazione presbiterale | 1845 da Jean Joseph Ferréol |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 25 luglio 1925, da Pio XI |
Canonizzazione | 6 maggio 1984, Giovanni Paolo II |
Ricorrenza | 20 settembre |
Patrono di | presbiteri coreani |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 20 settembre, n. 1:
16 luglio, ricorrenza secondaria:
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Sant'Andrea Kim Tae-gon (o Tae-gon) (Solmoi Corea del Sud, 21 agosto 1821; † Saenamteo Seul, 16 settembre 1846) è stato un presbitero sudcoreano venerato insieme ai centotré Santi Martiri Coreani.
Biografia
Andrea nacque il 21 agosto 1821 in una nobile famiglia, gli yangban, della più importante classe sociale della Corea nel periodo della dinastia Joseon (1392-1910).
Il padre Ignazio Kim Che-jun, anch'egli cattolico e poi martire, lo allevò in un ambiente decisamente ispirato ai principi cristiani. L'uomo aveva trasformato la sua casa in una chiesa domestica, ove affluivano i cristiani e i neofiti della nuova fede, per ricevere il battesimo. Fu ucciso il 26 settembre del 1839.
Andrea aveva 15 anni quando ricevette il battesimo con il nome di Andrea da uno dei primi missionari francesi arrivati in Corea nel 1836. Lo stesso anno fu inviato a Macao per prepararsi al sacerdozio. Ritornò in Corea come diacono nel 1844 per preparare l'entrata del vescovo francese monsignor Jean Joseph Ferréol: organizzò una imbarcazione con marinai cristiani e andò a prenderlo a Shanghai. Qui nel 1845 fu [[ordinazione sacerdotale|ordinato presbitero]].
In seguito, di nascosto, con un viaggio avventuroso, penetrò in Corea, dove lavorò insieme ai missionari in un clima di persecuzione. Il suo apostolato fu agevolato delle capacità di comprendere la mentalità locale. Nel 1846 il vescovo Ferréol lo incaricò di far pervenire delle lettere in Europa, tramite il vescovo di Pechino, ma durante il viaggio fu casualmente scoperto e arrestato.
Subì gli interrogatori e gli spostamenti di carcere prima con il mandarino, poi con il governatore. Nonostante fosse un nobile, avendo manifestato davanti al re e a tutti la fedeltà a Gesù Cristo, rifiutandosi di apostatare, venne atrocemente torturato.
Venne decapitato il 16 settembre del 1846 a Seul; primo sacerdote martire della nascente Chiesa coreana.
Culto
Fu beatificato assieme a papà Ignazio il 25 luglio del 1925. Nel 1949 la Santa Sede lo nominò principale patrono dei sacerdoti cattolici coreani.
Il 6 maggio 1984 fu canonizzato assieme al catechista Paolo Chong Ha-sang e altri centouno martiri coreani da papa Giovanni Paolo II a Seul, prima cerimonia di canonizzazione fuori della basilica di San Pietro in Vaticano.
Voci correlate | |
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