Anselmo Giabbani
Anselmo Giabbani, O.S.B. Cam. Presbitero | |
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Età alla morte | S anni |
Nascita | Stia luglio 1908 |
Morte | Camaldoli 18 agosto 2004 |
Ordinazione presbiterale | Tolosa, 29 giugno 1932 |
Anselmo Giabbani (Stia, luglio 1908; † Camaldoli, 18 agosto 2004) è stato un presbitero e monaco italiano della Congregazione Camaldolese dell'Ordine di San Benedetto.
Biografia
Si avviò giovanissimo alla vita monastica, a 10 anni presso il seminario minore della Badia del Buonsollazzo e a 15 anni come novizio all'Eremo di Camaldoli.
Ordinato presbitero a Tolosa il 29 giugno del 1932.
Priore nel monastero di Fonte Avellana (Pesaro) dal 1938.
In questo periodo, insieme a don Benedetto Calati, approfondì la conoscenza spirituale dei Padri della Chiesa e delle fonti camaldolesi.
Priore generale dei camaldolesi dal 1951 al 1963.
Nel periodo dal 1952 al 1956 fu in corrispondenza con Thomas Merton, che in quel periodo valutò l'ipotesi di passare all'ordine camaldolese[1].
Padre Conciliare nella prima sessione del Concilio Vaticano II
Dal 1962 al 1963 fu Padre Conciliare, partecipando alla prima sessione del Concilio Vaticano II.[2]
Promosse la rivista "vita monastica", la riforma delle Costituzioni camaldolesi, la fondazione dell’Eremo di New Camaldoli in California; sviluppò i rapporti con le consorelle camaldolesi.
Come Priore Generale promosse l'apertura della congregazione camaldolese alla vita cenobitica, dimostrandone la coerenza con lo spirito del fondatore e i testi della tradizione dei padri della chiesa, anticipando gli orientamenti del Concilio Vaticano II.
Per questo si scontrò duramente con la componente conservatrice, giungendo alla rottura con il Priore dell'eremo tradizionalista di New Camaldoli che nel 1963 tentò di sottrarsi al controllo gerarchico appellandosi alla Santa Sede per ottenere l'autonomia; la Santa Sede obbligò i dissidenti a riconoscere l'autorità del Priore Generale, ma in seguito a questo conflitto nell'agosto del 1963 padre Giabbani fu rimosso dall'incarico di Padre Priore Generale dell'Ordine per intervento diretto della Curia Romana, tramite la Congregazione per i Religiosi; rimase comunque primo assistente del nuovo Priore Generale.[3]
Le sue idee vennero riprese e sviluppate sulla scia del rinnovamento promosso dal Concilio Vaticano II, in particolare per iniziativa di don Benedetto Calati, priore generale dal 1969, conducendo nei decenni successivi ad un profondo rinnovamento della Congregazione Camaldolese, al quale Don Anselmo collaboro assiduamente e con entusiasmo.
Superiore del Monastero di Camaldoli
Fu successivamente superiore del Monastero di Camaldoli, procuratore dell'ordine presso la Santa Sede e Superiore del monastero di San Gregorio al Celio a Roma.
Fu tra l'altro direttore spirituale dal 1952 al 1990 di Suor Nazarena, al secolo Julia Crotta (1907-1990), monaca nel monastero Camaldolese di Sant'Agostino sull'Aventino, che ha lasciato una intensa corrispondenza sulla sua esperienza spirituale[4].
Morì a Camaldoli il 18 agosto 2004.
Opere
- L'eremo: vita e spiritualita eremitica nel monachismo camaldolese primitivo, Morcelliana, Brescia 1945
- Menologio camaldolese, De Rossi, Tivoli 1950?
- Colloquio monastico, EDB, Bologna 1983
- Tu e Lui: riflessioni sullo Spirito Santo che è in te: pensieri trasmessi da Radio 2 in Parole di vita nei mesi di gennaio, febbraio, marzo 1987, Libreria Editrice Vaticana, Citta del Vaticano 1988
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
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