Beato Antonio Maria Schwartz
Beato Antonio Maria Schwartz, C.Op. Presbitero | |
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Beato | |
Età alla morte | 77 anni |
Nascita | Baden bei Wien 28 febbraio 1852 |
Morte | Vienna 15 settembre 1929 |
Vestizione | 1889 |
Professione religiosa | 24 novembre 1890 |
Ordinazione presbiterale | Vienna, 25 luglio 1875 dal Cardinale Joseph Othmar Ritter von Rauscher |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 21 giugno 1998, da Giovanni Paolo II |
Ricorrenza | 15 settembre |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 15 settembre, n. 14:
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Beato Antonio Maria Schwartz (Baden bei Wien, 28 febbraio 1852; † Vienna, 15 settembre 1929) è stato un sacerdote e fondatore austriaco della Congregazione degli Operai Cristiani di San Giuseppe Calasanzio, detti Calasantini.
Biografia
Infanzia e formazione
Nacque a Baden, presso Vienna, il 28 febbraio 1852, quarto dei tredici figli di Ludwig Schwartz e Josefa Katharina Dietrich; il padre era impiegato presso il Comune e musicista di teatro, la mamma casalinga. A causa del precario stato di salute del padre, la famiglia fu spesso in ristrettezze economiche. Il 1º marzo seguente fu battezzato col nome di Antonio e fu cresciuto in famiglia con un profondo senso cristiano.
Dal 1858 al 1861 frequentò le elementari nella scuola parrocchiale di Baden. Nell'aprile 1861 ricevette la Prima Comunione e il 20 maggio dello stesso anno la Cresima. Sempre nel 1861 fu mandato come piccolo cantore a Heiligenkreuz, nell'abbazia cistercense, dove si accettavano e istruivano gratuitamente i piccoli cantori. Nell'autunno 1865 si trasferì a Vienna e alloggiò presso la zia materna, mentre frequentava il liceo superiore degli scozzesi.
Il 6 febbraio 1867, perse il padre e la famiglia si trasferì a Vienna dove la madre fu costretta a lavorare. Antonio ricevette dall'abate degli Scozzesi una sovvenzione mensile e i professori gli procurarono alunni, ai quali poté dare ripetizioni. Un anno dopo la morte del padre, il suo rendimento scolastico, che in precedenza era stato eccellente, lasciava a desiderare. Antonio attraversò una crisi che non descrisse mai dettagliatamente, anche se spesso accennava alla gratitudine verso Gesù per averlo liberato da quella situazione.
La vocazione
La madre fu costretta a iscriverlo come alunno privato per il secondo semestre della sesta classe e infine a portarlo fuori dal liceo. Antonio fece la domanda di ammissione tra i Gesuiti, ma fu rifiutato, mentre la sua domanda fu accolta dagli Scolopi. Nell'ottobre 1869 iniziò il noviziato, durante il quale continuò lo studio liceale. In questo tempo iniziò la sua venerazione, che sarebbe durata tutta la vita, per san Giuseppe Calasanzio, fondatore del suo ordine.
Nel settembre 1870 fu trasferito a Vienna e terminò il liceo con la maturità, il 14 marzo 1871. Poiché gli Scolopi in Austria temevano la soppressione del proprio Ordine, consigliarono ad Antonio di continuare gli studi nel seminario arcivescovile, dedicandosi agli studi di filosofia e teologia all'Università di Vienna.
I risultati erano eccellenti, ma gli anni di studio si prolungarono a causa di due gravi malattie. Dopo la seconda si consacrò alla Madonna e 1'8 dicembre 1873 prese come secondo nome quello della Santa Vergine. Il 25 luglio 1875 fu ordinato presbitero a Vienna.
La vita ecclesiastica
Fu vicario cooperatore nella parrocchia di Marchegg per quattro anni e il 22 settembre 1879 fu nominato direttore spirituale delle Sorelle della Misericordia e cappellano nell'Ospedale di Sechshaus a Vienna.
Facendo questa esperienza rimase colpito dall'abbandono, soprattutto religioso, in cui vivevano i giovani apprendisti. Per questo, il 15 ottobre 1882, organizzò un incontro con alcuni laici e un altro sacerdote e decise di formare un'associazione per dare un'educazione cristiana ai giovani apprendisti, prepararli alla vita e assisterli nella rivendicazione dei loro diritti.
Lo statuto fu riconosciuto dall'imperiale luogotenenza per 1'Austria Inferiore, il 27 gennaio 1883. Il 18 marzo successivo ebbe luogo la fondazione reale dell'associazione Unione Cattolica degli Apprendisti e vennero eletti come preside Jakob Lang, come vice preside Josef Mattis e come direttore spirituale il nostro.
Le Suore della Misericordia misero a loro disposizione alcuni locali e il 30 agosto 1884 fu inaugurato un intero piano, anche questo però insufficiente per le esigenze necessarie.
Antonio, sentendosi al limite delle sue forze, pregò il cardinale di potersi occupare esclusivamente soltanto degli apprendisti, richiesta che non fu subito accolta, perché il cardinale ne riteneva impossibile il finanziare i un opera del genere.
Il giovane sacerdote si ammalò gravemente tanto che i medici rinunciarono a curarlo. In questa situazione una Suora della Misericordia, Magdalena Kühtreiber, chiamò alcune dame della nobiltà che per due anni si presero cura di lui.
Il Calasantinum
Quando l'arcidiocesi ritornò sulla richiesta del sacerdote, Schwartz tornò in salute. Il 31 maggio 1886 lasciò Sechshaus e con un solo compagno, Franz Friedrich, si sistemò nella casa, a cui fu data il nome Calasantinum e per il sostenimento fu fondata la società Opera Pia di San Giuseppe Calasanzio; lo statuto fu approvato sia della luogotenenza per 1'Austria Inferiore che dall'arcivescovo nel marzo 1887.
Il 25 aprile 1887 Schwartz fu nominato direttore spirituale della Società e rettore del Calasantinum, dedicando a quest'opera ogni minuto della sua vita. Nel 1888 fondò 1'Artigianato Cristiano, un giornale per gli artigiani e gli operai che curò per lungo tempo da solo.
L'iniziativa portò dei frutti e Schwartz comprese ben presto che l'opera si sarebbe potuta mantenere e sviluppare solo con personale dedito totalmente agli apprendisti. Chiese perciò in una lettera del 1º novembre 1888 al Cardinale Arcivescovo di Vienna di riconoscere il suo Istituto come congregazione religiosa e fece costruire la chiesa del Calasanzio, la prima chiesa per gli operai di Vienna.
Il 10 agosto 1889 l'Imperatore concesse la fondazione della Congregazione dei Pii Lavoratori e l'8 novembre l'Ordinariato permise la costituzione della nuova congregazione.
La congregazione dei Calasantini
Il 24 novembre 1889 venne fondata la Congregazione degli Operai cristiani di san Giuseppe Calasanzio (Calasantini) ed ebbe luogo la vestizione di Schwartz assieme ad altri cinque persone.
Lo scopo del nuovo Istituto fu quello di svolgere un apostolato tra gli operai di qualsiasi grado ed età, in particolar modo tra i giovani. I mezzi usati furono: incontri domenicali, oratori, fondazione di ospizi per gli operai senza tetto, scuole tecniche, opere sociali, pastorale nelle fabbriche, insegnamento della dottrina sociale della Chiesa, promozione di associazioni per lavoratori, insegnamento della religione nelle scuole professionali.
Il 24 novembre dell'anno successivo padre Schwartz e i suoi confratelli emisero i voti.
Inizialmente la Congregazione era composta di sacerdoti e fratelli laici, più tardi fu inserito il terzo ramo degli oblati. Padre Schwartz, unico sacerdote della nuova Congregazione ne divenne il superiore.
Su questa base era finalmente possibile un impegno più ampio contro gli abusi nel campo del lavoro. Gli operai non avevano sindacati e nemmeno un regolamento di lavoro. I bambini dovevano lavorare 12 ore al giorno, anche la domenica e gli altri giorni festivi.
Padre Schwartz curò l'educazione religiosa degli apprendisti, si preoccupò della loro formazione culturale (teatro, musica), cercò di insegnare loro le buone maniere affinché potessero muoversi con maggior sicurezza nella vita e creò un primo ufficio di collocamento per apprendisti, tenendo contatti con migliaia di imprenditori cristiani.
Gli sviluppi dell'opera
Per mezzo di questa istituzione procurò per migliaia di apprendisti posti di lavoro nei quali ricevettero un trattamento decente e potevano avere la domenica libera. Fondò inoltre un pensionato nel quale potevano alloggiare quelli, che venivano da fuori città.
Promosse l'istituzione di associazioni di autotutela e di formazione fra gli operai e prendeva egli stesso parte agli scioperi degli autisti di tram, dei falegnami e dei camerieri. Padre Schwartz diceva:
« | se la Chiesa non riuscirà a portare gli operai a Cristo, la società si allontanerà sempre più da Cristo » |
Pochi compresero la giustezza della sua visione. Pochi accolsero le sue iniziative che sviluppavano e realizzavano l'Enciclica sociale Rerum novarum di Papa Leone XIII.
Le opposizioni
L'incomprensione dell'ambiente che lo circondava lo addolorava, ma non lo fermava.
Al capitolo generale del 1919 incontrò persino una forte opposizione da parte di alcuni religiosi desiderosi di modifiche delle Costituzioni.
Gli ultimi anni
Venne confermato nel suo ufficio di Ministro Generale grazie al Cardinale Piffl, presidente del Capitolo, con questo appoggio padre Schwartz si dedicò ancora di più al rafforzamento della Congregazione, alla formazione dei membri e all'aggiornamento alle nuove esigenze pastorali e sociali, sorte al termine della prima guerra mondiale. Creò fondazioni in diverse parti dell'Austria. Delle numerose richieste straniere poté soddisfarne, mediante nuove fondazioni, solo una nel Tirolo meridionale e una a Budapest. Il 3 febbraio 1926 ebbe inoltre la soddisfazione della pubblicazione del Decreto di approvazione emanato dalla Congregazione dei Religiosi.
Provato dall'intensa attività, morì il 15 settembre 1929, ai funerali parteciparono migliaia di viennesi, nonostante la pioggia battente, presero parte al suo funerale.
La sua tomba si trova nella chiesa della Casa Madre dei Calasantini, Pater-Schwartz-Gasse 8, Vienna, Austria.
Voci correlate | |
- Santi particolari e locali del martirologio del 15 settembre
- Presbiteri ordinati nel 1875
- Presbiteri austriaci
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