Beata Assunta Marchetti

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Beata Assunta Marchetti, M.S.C.S.
Religiosa
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al secolo
battezzata
Beata
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Titolo
Incarichi attuali
Superiora
Età alla morte S anni
Nascita Lombrici di Camaiore
26 marzo 1871
Morte São Paulo
1º luglio 1948
Sepoltura
Appartenenza
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Professione religiosa São Paulo, 25 ottobre 1895
Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerata da
Venerabile il 9 ottobre 2013, da Francesco
Beatificazione 25 ottobre 2014, da Francesco
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 1º luglio
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
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Patrona di
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Consorte

Consorte di

Figli
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Beata Assunta Marchetti (Lombrici di Camaiore, 26 marzo 1871; † São Paulo, 1º luglio 1948) è stata una religiosa e missionaria italiana.

Cenni biografici

Nacque a Lombrici di Camaiore (LU) il 26 marzo 1871, terzogenita degli undici figli di Angelo, mugnaio, e di Carola Ghilarducci. I suoi fratelli maggiori erano Agostino e Giuseppe, il quale diverrà sacerdote e missionario; con lui fonderà, con la benedizione di mons. Giovanni Battista Scalabrini, la congregazione delle Scalabriniane. I fratelli minori si chiamavano Angela, Teresa, Pio, Vincenzo, Elvira, Filomena, Maria Luisa e Filomena.

Crebbe in una famiglia molto religiosa, e sin da giovane espresse il desiderio di farsi monaca carmelitana. Nel 1895, il fratello sacerdote, attivo come assistente spirituale sulle navi che portavano i migranti verso le terre del nuovo mondo, di ritorno dal Brasile propose alla sorella e alla madre di partire per il Brasile. Esse avrebbero dovuto assisterlo nella conduzione dell'orfanotrofio "Cristoforo Colombo", che aveva fondato a São Paulo per i figli degli italiani morti durante il viaggio o sul lavoro.

Il 25 ottobre 1895, a Piacenza, insieme con la madre e altre due compagne, emise i voti temporanei nelle mani del vescovo Giovanni Battista Scalabrini, dando formalmente inizio all'istituto, che dapprima si chiamò Ancelle degli orfani e dei derelitti all'estero. Il 20 novembre, il gruppo raggiunse São Paulo prendendo alloggio nei pressi del costruendo orfanotrofio. L'istituto vide in breve tempo crescere il numero degli orfani, che un anno dopo superava già il centinaio. Il fratello Giuseppe si assentava per lunghi periodi alla ricerca di fondi per l'opera e assistendo gli immigrati nella regione. Il 25 ottobre del 1896, le ancelle avrebbero dovuto rinnovare i voti temporanei, ma l'assenza del fratello non lo permise. Rientrò solo a metà novembre, molto provato dai viaggi e ammalato, tanto che, il 14 dicembre, morì di tifo, assistito dalla sorella e dalla madre, che era nel frattempo divenuta madre superiora della giovane comunità.

Pochi mesi dopo la morte del figlio, la madre decise di ritornare in Italia, per motivi familiari, lasciando alla figlia la conduzione dell'orfanotrofio. Il 4 marzo 1897, padre Faustino Marchetti raggiunse l'orfanotrofio, con l'incarico di sostituire il fratello Giuseppe nella direzione dell'istituto. Il 25 ottobre, finalmente, la suore poterono pronunciare i voti semplici perpetui nelle mani del nuovo direttore.

Verso la fine del secolo, si decise di affidare la conduzione dell'orfanotrofio alle Apostole del Sacro Cuore di Gesù. Il 18 settembre 1900, il nuovo gruppo giunse a São Paulo, ed esse furono invitate da mons. Scalabrini a costituire una nuova congregazione o fondazione delle Suore Missionarie di san Carlo. Di fatto però le Suore Apostole avevano l'intenzione di assorbire tale congregazione. Per realizzare questo piano, ottennero l'autorizzazione di sottoporre le suore trovate a San Paolo a un periodo di noviziato. Così madre Assunta passò da superiora a novizia o, più precisamente, da superiora a cuoca.

Nel 1904, mons. Scalabrini si recò in Brasile visitando le varie realtà delle sue congregazioni là presenti. Visse per un mese presso la comunità delle suore dell'orfanotrofio di São Paulo, prendendo coscienza della situazione drammatica in cui versavano le Suore e ormai convinto che, essendo diverse le origini dei due gruppi da lui chiamati a fondersi, due dovevano essere i loro nomi e i loro indirizzi. L'esperimento della fusione era quindi da considerarsi fallito.

La separazione si concretizzò due anni dopo con l'intervento del vescovo di São Paulo, mons. Leopoldo Duarte e Silva, che si impegnò a definire la vertenza della separazione dei due gruppi il 22 settembre 1907. Le Suore Apostole, addette all'orfanotrofio di Vila Prudente, si riunirono all'Ospedale Umberto I, mentre le Suore di san Carlo che prestavano servizio in quella struttura, insieme con suor Lucia Gorlin (di orientamento scalabriniano) e alcune Apostole che vollero aderire al gruppo delle Suore Missionarie di san Carlo, si riunirono nella sezione femminile di Vila Prudente, dove rinnovarono tutte i voti secondo le Regole delle Suore di san Carlo.

L'arcivescovo di São Paulo procedette gradualmente alla ristrutturazione giuridica dell'istituto. Come primo passo, stabilì che tutte facessero il noviziato regolare. Nominò suor Fulgência Huysmans V.M.I., superiora e maestra delle novizie e padre Lourenço Hubbauer, C.SS.R., suo delegato presso le medesime. A padre Lourenço fu pure affidata la loro direzione spirituale. Le suore iniziarono il noviziato nell'aprile del 1910. Madre Assunta aveva trentotto anni ed era al suo terzo noviziato.

Il 1º gennaio 1912, suor Assunta, assieme a cinque consorelle, emise la sua professione perpetua in forma pubblica, secondo le Regole delle Suore di san Carlo, ricevette l'anello di sposa del Signore e il nome di suor Giuseppina, ma era così popolare con il suo primo nome che questo non attecchì e si continuò a chiamarla suor Assunta o madre Assunta. In quello stesso anno, su richiesta di suor Fulgência, fu nominata superiora generale, incarico che tenne fino al 1918. Intanto, padre Hubbauer e suor Fulgência, ancora presente come incaricata della formazione, iniziarono a redigere le nuove Costituzioni, che l'arcivescovo approvò il 16 aprile 1914.

Le Costituzioni stabilivano che la superiora generale dell'Istituto venisse eletta per un sessennio e che venisse eletta in Capitolo, come gli altri membri del governo generale. Nel 1918, si doveva dunque celebrare il Capitolo generale per eleggere la sostituta di madre Assunta. Il Capitolo però non si tenne, ma, il 9 settembre 1918, l'arcivescovo di São Paulo, attraverso un suo delegato, il sacerdote Antão Jorge, chiamò suor Antonietta Fontana, allora superiora della Comunità operante a Guaporé, a sostituire madre Assunta Marchetti. Nella stessa riunione, suor Assunta veniva nominata superiora locale del Colégio san Carlos di Bento Gonçalves, in sostituzione di suor Lucia Gorlin, che era stata nominata consigliera della comunità. Otto giorni dopo, madre Assunta lasciò São Paulo per la sua nuova destinazione nello Stato di Rio Grande.

Il capitolo generale del 1924 elesse superiora generale suor Maria da Divina Providência de Campos, allora maestra delle novizie. La nuova superiora intendeva cambiare il nome della congregazione perché esisteva un'altra congregazione affidata a san Carlo Borromeo, quindi pensava di sostituire il santo protettore con un santo sacerdote redentorista da poco canonizzato, san Clemente Maria Hofbauer. Il cambio di nome inoltre permetteva di slegare la congregazione dall'opera di mons. Scalabrini.

Questi intendimenti non furono accolti con favore da suor Angela e da altre consorelle, e di fatto si creò una spaccatura fra le "anziane" e le "nuove" consorelle. Nel 1925, intervenne la Santa Sede annunciando una [[Visita Apostolica]] alle Case Scalabriniane del Brasile, allo scopo di sciogliere le difficoltà sorte nell'istituto. Nel novembre dello stesso anno, mons. Egidio Lari, incaricato d'affari alla Nunziatura Apostolica di Rio de Janeiro, annunciava al cardinale Gaetano De Lai il nome del Visitatore Apostolico, mons. Amleto Cicognani. Il visitatore giunse in Brasile nel mese di agosto del 1926, interrogò singolarmente le Suore della Provincia di São Paulo, raccogliendo le volontà e i pareri di ognuna.

Terminata la visita, mons. Cigognani, nella relazione del 6 novembre, proponeva alle cosiddette "Clementine" di non separarsi e costituire una propria comunità, ma semplicemente di dimettersi con facoltà all'arcivescovo di São Paulo di provvedere ad esse. Mentre, per favorire lo sviluppo dell'istituto, proponeva due vie: o dichiararlo di diritto pontificio o ritenerlo ancora per un tempo determinato sotto la direzione del Cardinale Segretario della S. C. Concistoriale.

Papa Pio XI optò per la seconda opzione che permise al cardinale De Lai nel gennaio del 1927 di nominare visitatore apostolico mons. Egidio Lari, residente a Rio de Janeiro. Mons. Lari non perse tempo e si affrettò a comunicare alle superiore provinciali della congregazione la disposizione di provvedere alle votazioni della nuova superiora generale. Le schede giunsero a Roma, lo spoglio vide suor Assunta Marchetti eletta con trenta voti; sedici voti andarono a suor Angelina Meneguzzi: quattro a suor Lucia Gorlin: e uno a suor Antonietta Fontana. L'esito era chiaro e non lasciava dubbi circa la volontà delle votanti. Madre Assunta riprese la conduzione dell'istituto per altri sei anni.

Durante questo mandato, l'istituto crebbe in numero e opere. Venne scritta anche la nuova costituzione dell'ordine. Nel capitolo del 1935, fu eletta la nuova madre generale suor Borromea Ferraresi. Il 14 maggio, fece le consegne di tutto alla nuova superiora locale, Suor Gema Magrin e, il 30 giugno, partì con tre consorelle per Mirassol, divenendo superiora della Santa Casa de Misericórdi, su richiesta dal vescovo diocesano, mons. Lafayette Libânio.

Nel 1938, dopo aver terminato il triennio di superiora, si affrettò (inutilmente) a presentare le dimissioni, alle quali fu risposto riconfermandola nella carica per altri tre anni, nonostante le sue condizioni di salute. Il 25 ottobre 1945, tanta gente venne a ricordare i cinquant'anni di vita religiosa e missionaria di lei, umile Serva del Signore e dei poveri.

Feritasi a una gamba durante la visita a un ammalato, non si riprese più completamente. Nel 1947, lasciò la missione di Mirassol per essere ospedalizzata a São Paulo. All'ospedale, dove venne curata per la cancrena al piede sinistro, gliene fu amputato l'alluce. Fu dimessa il 28 settembre per essere accolta a Vila Prudente, il suo primo orfanotrofio, dove morì il 1º luglio del 1948.

Culto

Il processo diocesano per la beatificazione di Madre Assunta Marchetti si è concluso il 25 ottobre 1991, a São Paulo. Il 19 dicembre 2011 Benedetto XVI autorizzò la promulgazione del decreto sull'eroicità delle virtù della religiosa, con il titolo di venerabile.

Il 9 ottobre 2013 papa Francesco autorizzò la promulgazione del decreto che riconosceva l'autenticità di un miracolo attribuito all'intercessione di Madre Marchetti: la guarigione, avvenuta nel 1994, di un paziente dell'ospedale Mãe de Deus di Porto Alegre.

Il rito di beatificazione, presieduto dal cardinale Angelo Amato, si è celebrato nella cattedrale metropolitana di Nossa Senhora da Assunção a São Paulo il 25 ottobre 2014.

Bibliografia
  • Suor Laura Bondi, M.S.C.S. (2011). Madre Assunta Marchetti. Una vita missionaria, online