Beata Maria Teresa Scherer

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Beata Maria Teresa Scherer, S.C.S.C.
Religiosa
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al secolo Anna Maria Caterina
battezzata
Beata
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 62 anni
Nascita Meggen, Svizzera
31 ottobre 1825
Morte Ingenbohl
16 giugno 1888
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Professione religiosa Zurigo, 27 ottobre 1845
Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerata da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 29 ottobre 1995, da Giovanni Paolo II
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 16 giugno
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrona di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Madre {{{madre}}}
Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
Motto reale {{{motto reale}}}
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 16 giugno, n. 13:
« Nel territorio di Ingenbohl nel cantone di Schwyz in Svizzera, beata Maria Teresa (Anna Maria Caterina) Scherer, vergine, che per prima resse le Suore della Carità della Santa Croce. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Madre Beata Maria Teresa Scherer, al secolo Anna Maria Caterina (Meggen, Svizzera, 31 ottobre 1825; † Ingenbohl, 16 giugno 1888) è stata una religiosa e insegnante svizzera.

Vita

Infanzia e formazione

Nacque il 31 ottobre 1825 a Meggen sul Lago dei Quattro Cantoni, in Svizzera, e fu battezzata con il nome di Anna Maria Caterina. Era la quarta di sette figli dei contadini Giuseppe Scherer e Maria Anna Sigrist.

Il 15 febbraio 1833 il padre morì improvvisamente. A causa di questa morte prematura, soltanto tre dei sette fratelli poterono rimanere con la madre. Il giorno stesso dei funerali del padre, Caterina lasciò la famiglia per recarsi presso due suoi parenti, fratelli scapoli, che l'accolsero con tanto amore, preoccupandosi che ricevesse una sana educazione cristiana. Frequentò la scuola elementare e nel tempo libero si dedicava ai lavori di casa e di campagna.

Nel 1841, per volere della madre e vincendo una forte ripugnanza verso le persone sofferenti, passò all'ospedale cantonale di Lucerna per completare la sua preparazione domestica.

Vocazione religiosa

In occasione di un pellegrinaggio ad Einsiedeln, sentì la chiamata alla vita religiosa.

Il 1° marzo 1845 entrò nell'Istituto delle Suore Insegnanti da poco fondato dal padre cappuccino Teodosio Florentini e la cui casa madre sarebbe sorta poi a Menzingen.

Nell'autunno dello stesso anno emise i suoi primi voti col nome di suor Maria Teresa; dopo un anno di tirocinio a Galgenen fu mandata a Baar e, in seguito, ad Oberägeri quale insegnante e superiora delle due piccole comunità. Fu questo per lei un periodo di dubbi e di difficoltà, che superò con un'ascesi austera e nell'obbedienza al suo direttore spirituale.

Superiora generale a Ingenbohl

Il 5 febbraio 1855 avvenne l'improvvisa morte del fondatore padre Teodosio Fiorentini e quindi tutte le responsabilità e preoccupazioni che la fondazione richiedeva si concentrarono su di lei.

Nel 1857 divenne superiora generale nella casa madre di Ingenbohl. Grande fu la sua cura ed impegno nello stendere la regola dell'istituto che dettava:

« L'Istituto di Ingenbohl deve occuparsi dell'educazione e dell'istruzione della gioventù dalla culla fino alla formazione professionale, deve avere cura dei poveri e dei malati, dei derelitti, degli orfani, degli sventurati di ogni tipo e genere, dei prigionieri. »

La sua grande vitalità procurò fama e importanza alla congregazione che fu presto conosciuta anche fuori dalla Svizzera, sorsero opere sociali e assistenziali in tutta Europa.

Alla sua morte avvenuta ad Ingenbohl il 16 giugno 1888, le case erano 422 con più di 1500 suore; la sua tomba posta nella chiesa della casa madre è meta di continue peregrinazioni con attestati di grazie ricevute per sua intercessione.

Voci correlate