Santa Mariam Thresia Chiramel Mankidyan
Santa Mariam Thresia Chiramel Mankidiyan, C.H.F. Religiosa | |
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al secolo Thresia | |
Santa | |
Età alla morte | 50 anni |
Nascita | Puthenchira 26 aprile 1876 |
Morte | Kuzhikkattusseny 8 giugno 1926 |
Professione religiosa | 1914 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerata da | Chiesa cattolica |
Venerabile il | 28 giugno 1999, da Giovanni Paolo II |
Beatificazione | 9 aprile 2000, da Giovanni Paolo II |
Canonizzazione | 13 ottobre 2019, da Francesco |
Ricorrenza | 8 giugno |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 8 giugno, n. 10:
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Santa Mariam Thresia Chiramel Mankidiyan, al secolo Thresia (Puthenchira, 26 aprile 1876; † Kuzhikkattusseny, 8 giugno 1926) è stata una religiosa e mistica indiana, fondatrice della congregazione delle Suore della Sacra Famiglia.
Vita
Infanzia e vocazione
Terza dei cinque figli di Thoma e Thanda Chiramel Mankidiyan, proveniva da una famiglia un tempo nobile ma poi decaduta. Fu battezzata il 3 marzo con il nome di Thresia. Sotto l'amorevole guida di sua madre, crebbe in pietà e santità.
Ancora molto giovane, come scrisse nell'autobiografia (breve scritto di sei pagine, redatto per obbedienza al padre spirituale), provò un intenso desiderio di amare Dio. Per tale scopo digiunava quattro volte la settimana e recitava il rosario mariano diverse volte al giorno.
Quando Thresia aveva dodici anni, morì sua madre e con la sua morte cessò anche l'educazione scolastica della figlia. La fanciulla che cercava una vita nascosta, di preghiera, decise nel 1891 di fuggire di casa per condurre vita eremitica di preghiera e penitenza isolandosi nella foresta, ma il suo progetto, troppo difficile, fallì. Continuò a frequentare la chiesa parrocchiale con tre compagne, dandosi da fare per conservarla pulita e per decorare l'altare. Nel suo amore per Gesù voleva imitarlo nello zelo e nell'apostolato, aiutando i poveri, curando i malati, visitando e confortando le persone sole della parrocchia.
Il cammino mistico
Le sue pratiche penitenziali e ascetiche ricordavano il rigore estremo degli antichi monaci ed eremiti. Ricevette molti doni mistici come la profezia, la guarigione, l'aureola, il profumo. Come Santa Teresa d'Avila ebbe frequenti estasi e levitazioni. Il venerdì la gente si radunava per vedere Mariam Thresia sollevata da terra e appesa alla parete come un crocifisso; ebbe anche il dono delle stimmate, che teneva nascoste scrupolosamente.
Questi favori mistici, come spesso accade per queste persone straordinarie, furono accompagnati da frequenti vessazioni da parte della Chiesa e da attacchi diabolici. Fu sottomessa a frequenti esorcismi tra il 1902 e il 1905 dal parroco don Joseph Vithayathil, su ordine del Vescovo, accolti da Thresia con umiltà esemplare.
Dal 1902, fino alla morte, ebbe il suo curato come direttore spirituale. Gli aprì il cuore con fiducia seguendone il consiglio e obbedendogli ciecamente. Esistono 55 sue lettere; 53 furono indirizzate a lui per averne direzione e guida spirituale.
La fondazione della congregazione
Nel 1903 Mariam Thresia richiese al Vescovo il permesso di costruire una casa di ritiro e di preghiera, ma Mar John Menachery, vicario apostolico di Trichur, le suggerì di entrare nella Congregazione delle Clarisse Francescane, di recente introduzione nel Kerala, ma lei non sentiva che questa fosse la sua vocazione.
Nel 1912, sempre su consiglio del vicario, fu accolta in un convento di suore Carmelitane a Ollur. Sebbene accolta con gioia nella loro Congregazione, lei non si sentiva di farsi suora con loro.
Finalmente, nel 1913, Mar Menachery permise la costruzione di una casa di preghiera e mandò il suo segretario a benedirla. Thresia vi si trasferì e le sue tre compagne la raggiunsero presto.
Il vescovo capì che era l'inizio di una nuova congregazione religiosa per il servizio della famiglia. Il 14 maggio 1914 la eresse canonicamente, chiamandola Congregazione della Sacra Famiglia sigla C.H.F. e ricevendo la professione perpetua di Mariam Thresia. Le sue tre compagne furono ammesse come postulanti nella nuova Congregazione, mentre lei fu costituita prima superiora e Padre Joseph Vithayathil cappellano. Non avendo costituzioni scritte, il vescovo stesso si procurò le Costituzioni delle Suore della Sacra Famiglia di Bordeaux presenti sull'isola di Ceylon, le adattò e le diede alla fondatrice che ne introdusse la stretta osservanza nella sua comunità.
Durante e dopo i difficili anni della prima guerra mondiale, con indomita energia e totale fiducia nella divina Provvidenza, la congregazione crebbe dando vita, in meno di dodici anni, a tre nuovi conventi, due scuole, due convitti, una casa di studio e un orfanotrofio.
La morte
Madre Mariam Thresia morì l'8 giugno 1926 in seguito a una ferita provocata da un oggetto cadutole sulla gamba. La ferita non guariva a causa del diabete. Dopo la morte la fama di santità si sparse rapidamente per il fatto che dal cielo ella continuava a soccorrere i malati e i poveri con favori miracolosi.
Culto
A Mariam Thresia Chiramel Mankidiyan sono state attribuite migliaia di grazie, compresi numerosi miracoli[1].
Le virtù di Mariam Thresia Chiramel Mankidiyan sono state riconosciute dalla Congregazione per le cause dei Santi, che la dichiarò Serva di Dio nel 1973 e venerabile nel 1999[2]. Dopo che la guarigione straordinaria di Mathew D. Pellissery da piede torto congenito fu riconosciuta miracolosa[3][4], è stata iscritta nell'Albo dei Beati; la cerimonia di beatificazione è stata officiata da papa Giovanni Paolo II il 9 aprile 2000.
Durante il concistoro ordinario pubblico del 1º luglio 2019 papa Francesco ha annunciato che Mariam Thresia Chiramel Mankidyan sarà canonizzata il 13 ottobre 2019.[5]
Memoria liturgica il 8 giugno.
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Note | |
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