Beato Tommaso da Baabdath

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Beato Tommaso da Baabdath, O.F.M. Cap.
Presbitero · Martire
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al secolo Géries Saleh
battezzato
Beato
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 37 anni
Nascita Baabdath, Libano
3 maggio 1879
Morte Marash
18 gennaio 1917
Sepoltura
Appartenenza
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Vestizione [[{{{aVest}}}]]
Professione religiosa Istambul, 2 luglio 1900
Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale Budja, 4 dicembre 1904
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il 4 ottobre 2005, da Benedetto XVI
Beatificazione 4 giugno 2022, da Francesco
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 18 gennaio
Altre ricorrenze
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Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Consorte

Consorte di

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Collegamenti esterni
Sito ufficiale o di riferimento
(EN) Scheda su gcatholic.org
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Beato Tommaso da Baabdath, al secolo Géries Saleh (Baabdath, Libano, 3 maggio 1879; † Marash, 18 gennaio 1917) è stato un religioso e martire libanese.

Cenni biografici

Nacque nel villaggio libanese di Babdat nella regione di Kada Al-Matin il 3 maggio 1879, quinto di sei figli. Il 19 novembre 1881 ricevette al battesimo il nome di Géries, lo stesso giorno fu anche cresimato.

Il 28 aprile 1895, insieme a Leonardo Melki, entrò nel seminario minore di Santo Stefano presso Istambul, subordinato al Pontificio Istituto Orientale. Il 2 luglio 1900 emise i voti religiosi nell'ordine dei Cappuccini nel monastero di Bugià vicino a Smirne. Il 4 dicembre 1904 ricevette l'ordinazione sacerdotale. Superato l'esame finale di predicatore il 23 aprile 1906, fu inviato con fra Leonard Melki in Mesopotamia. Nel 1910 si trasferì a Diyarbakır.

A partire dal 1894 fu fomentata un'ostilità verso i cristiani che sfociò in ripetuti episodi di persecuzione in varie parti dell'Impero Ottomano, soprattutto nella regione della Mesopotamia con massacri organizzati e voluti dal governo centrale. Con lo scoppio della prima guerra mondiale, la persecuzione della Chiesa divenne più intensa, sistematica e feroce, rivelando un piano di deportazione e sterminio di massa, diventando così il primo genocidio del XX secolo come dichiarato da san Giovanni Paolo II e dal patriarca supremo di tutti gli Armeni Karekin II, il 27 settembre 2001.

Il 22 dicembre 1914 fuggì a Şanlıurfa. Per i successivi due anni sopportò coraggiosamente le molestie dei Giovani Turchi e sopravvisse a due serie di massacri di cristiani in città. Fu arrestato insieme ad altri religiosi il 4 gennaio 1917. Fu accusato di aver nascosto un prete armeno cattolico e di avere presumibilmente armi in convento. Fu rinchiuso in varie prigioni subendo sevizie e si ammalò di tifo per le cattive condizioni di detenzione. Indebolito dalla malattia e dalle torture, morì per sfinimento il 18 gennaio 1917 durante una marcia di trasferimento al luogo di esecuzione.

Culto

Il processo di beatificazione di Saleh iniziò, assieme a quello di Leonard Melki, dopo che il tribunale fu tolto dal vicariato dell'Anatolia e annesso al vicariato di Beirut. L'introduzione formale alla causa è avvenuta il 24 marzo 2006 quando la congregazione delle Cause dei Santi emise l'editto ufficiale nihil obstat (senza obiezioni) che permise l'inizio dell'indagine diocesana sulla sua vita e santità. Il processo diocesano si è aperto il 17 febbraio 2007 e terminò il 28 ottobre 2009. Un secondo processo si tenne dopo che il C.C.S. di Roma richiese chiarimenti su alcune componenti mancanti dell'indagine definitivamente conclusa il 15 dicembre 2011. Il C.C.S. ha convalidato il processo come conforme alle proprie procedure il 1º dicembre 2012. La congregazione romana ottenne il dossier ufficiale Positio dalla postulazione nel 2017.

Il comitato storico si riunì per discutere la causa il 28 febbraio 2017, approvandola dopo aver determinato le circostanze storiche e politiche che portarono alla morte di Saleh. Nove teologi hanno poi approvato la causa il 19 novembre seguente. I membri cardinali e vescovi della C.C.S la approvarono il 6 ottobre 2020.

Il 27 ottobre 2020 papa Francesco firmò un decreto sul suo martirio in odium fidei, aprendo la strada alla sua beatificazione.[1]

Il 4 giugno 2022, durante una messa tenutosi nel sagrato del monastero della Santa Croce a Bqennaya, vicino alla capitale del Libano, il prefetto della congregazione delle Cause dei Santi, a nome del papa, beatificò fra Tommaso da Baabdath e fra Leonardo da Baabdath. I due nuovi beati sono ricordati dalla Chiesa nella memoria liturgica il 18 gennaio.

Voci correlate
Note
Collegamenti esterni