Beato Leonardo Melki

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Beato Leonardo Melki, O.F.M. Cap.
Presbitero · Martire
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al secolo Yūsuf Habīb
battezzato
Beato
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 33 anni
Nascita Baabdath, Libano
1º ottobre 1881
Morte Kalaat Zirzawane
11 giugno 1915
Sepoltura
Appartenenza
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Vestizione [[{{{aVest}}}]]
Professione religiosa Istambul, 2 luglio 1900
Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale Budja, 4 dicembre 1904
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
pontificato
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Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il 4 ottobre 2005, da Benedetto XVI
Beatificazione 4 giugno 2022, da Francesco
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 10 giugno
Altre ricorrenze
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Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Incoronazione
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Onorificenze
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

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Collegamenti esterni
Sito ufficiale o di riferimento
(EN) Scheda su gcatholic.org
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Beato Leonardo Melki, al secolo Yūsuf Habīb (Baabdath, Libano, 1º ottobre 1881; † Kalaat Zirzawane, 11 giugno 1915) è stato un presbitero e martire libanese.

Cenni biografici

Yūsuf Habīb Melkī nacque il 4 ottobre 1881, settimogenito di undici figli di Habīb Awaiss Melkī (1840-1906) e Noura Bou Moussi Kanaan Yammine (1845-1917). Gli altri fratelli furono: Daoud (n. 1870), Oueiss (n. 1873), Mariam (n. 1873), Kalim (1875-1877), Kalimé (1875-1955), Mansoura (n. 1878), Youssfié (n. 1881), Khalil (1883-1959), Zayné (1890-1903), Farés (1893-1967).

Ricevette il battesimo otto giorni dopo nella locale chiesa parrocchiale maronita dal parroco, padre Hanna Labaki e il suo padrino fu Assaad Raji Labaki. Frequentò la chiesa di Notre Dame vicino a casa sua con i suoi fratelli. Suo padre, che era noto per la sua bella voce, sosteneva il canto durante la Messa. Yūsuf e suo fratello Khalil ricevettero entrambi la cresima il 19 novembre 1893 nella Chiesa latina e non nella Chiesa cattolica maronita. Questo perché alcuni degli abitanti del villaggio locale, tra cui la sua famiglia, lasciarono la Chiesa cattolica maronita e si unirono alla Chiesa cattolica latina.

Essendo alcune famiglie di Baabdat entrate nella Chiesa cattolica latina, la sacra congregazione per la Propagazione della Fede chiese all'Ordine dei Frati Minori Cappuccini di mettersi al servizio dei quella comunità. Anche il giovane Yūsuf si interessò a unirsi al loro Ordine e di conseguenza continuò la sua educazione sotto di loro e fu inviato al seminario di Santo Stefano vicino a Istanbul nell'aprile 1895.

Iniziò il noviziato nel 1899, assieme al suo compaesano Géries Saleh, ricevendo l'abito il 1º luglio seguente. Ricevette il suo nuovo nome religioso circa una settimana dopo in onore di san Leonardo da Porto Maurizio. Emise i voti nel convento di santo Stefano il 2 luglio 1900 poi andò al seminario maggiore di Budja dove ricevette sia la tonsura che gli ordini minori il 10 febbraio 1901, a cui fece seguito il diaconato il 24 luglio 1904 e l'ordinazione sacerdotale il 4 dicembre di quell'anno.

Fra Leonardo superò l'esame di predicazione il 23 aprile 1906 e ricevette il certificato di predicatore apostolico il mese successivo. Fu destinato alle missioni nell'Impero Ottomano e iniziando la sua attività a Mardin dove prestò servizio come insegnante e predicatore. Ivi vi promosse il Terz'Ordine di San Francesco e apostolato evangelico nei luoghi in cui lavorava e incoraggiò gli altri a riceverlo con mente aperta, ottenendo molte conversioni.

Nel 1910, per problemi di salute, fu mandato a Mezere per riposare ma il suo stato di salute non migliorò. L'anno seguente gli fu permesso di andare in Libano dove rimase alcuni mesi. Tornò alla missione dei Cappuccini di Urfa nel Natale del 1911 e vi rimase fino al 1914 quando tornò a Mardin.

Leonardo, ingiustamente accusato dal governo ottomano di aver cospirato per aiutare il governo francese, fu arrestato con false accuse il 5 giugno 1915. Subì minacce e gli fu dato un ultimatum: convertirsi all'Islam ed essere liberato o morire da cattolico. Subì molte torture, fu picchiato e tirato per la barba, spinto giù per lunghe scale all'interno della fortezza di Mardin dove era detenuto. Oltre a questo, fu appeso a testa in giù per ore e gli furono strappate le unghie delle mani e dei piedi.

Dopo aver trascorso una settimana di tormenti nella fortezza, Leonardo, insieme a centinaia di altri prigionieri cristiani di Mardin, dopo una marcia forzata che lo condusse al luogo dell'esecuzione, fu ucciso l'11 giugno 1915.

Culto

Il processo di beatificazione nella sua prima fase si è aperto dopo il trasferimento a Beirut del tribunale dal Vicariato apostolico di Anatolia il 30 agosto 2005. Il 3 ottobre 2005 papa Benedetto XVI, dopo che la congregazione per le Cause dei Santi ha emesso il nihil obstat per la causa, lo ha dichiarato Servo di Dio.

Il processo diocesano si è aperto il 17 febbraio 2007 e ha concluso successivamente il suo iter il 28 ottobre 2009. Un secondo processo si è aperto in seguito e concluso il 15 dicembre 2011; la C.C.S. ha convalidato questi processi a Roma il 1º ottobre 2012. Dal 2013 Carlo Calloni è l'attuale postulatore per questa causa ed è assistito da Tony Haddad, O.F.M. Cap..

Il consiglio degli storici ha approvato all'unanimità la causa il 28 febbraio 2017 e il consiglio dei teologi ha approvato la causa il 19 novembre 2019 mentre i cardinali e i vescovi membri del C.C.S hanno fornito il loro assenso il 6 ottobre 2020. Papa Francesco, il 27 ottobre 2020, ha autorizzato la firma del decreto super martyrio e ha autorizzato il rito di beatificazione che si è tenuto in Libano nel convento della Croce di Bqennaya il 5 giugno 2022, il rito è stato celebrato dal cardinale Marcello Semeraro come inviato del Santo Padre. Nella stessa cerimonia ê stato beatificato anche il suo confratello fra Tommaso da Baabdath O.F.M. Cap.

Collegamenti esterni
  • Leonardo Melki e Tommaso Saleh, dal sito del Dicastero delle Cause dei Santi, online