Sede titolare di Pinhel

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Pinhel
Sede vescovile titolare
Dioecesis Pinhelensis
Chiesa latina
Sede titolare di Pinhel
Chiesa di San Luigi a Pinhel, antica cattedrale della diocesi
Vescovo titolare: Roberto Ferrari
Arcivescovo titolare: {{{arcivescovo}}}
Sede vacante
Suffraganea dell'Arcidiocesi di Braga
Istituita: 1969
Soppressa: {{{sedetitolaresoppressa}}}
Ricostituita: {{{ricostituita}}}
Stato bandiera Portogallo
Regione:
Località: Pinhel
collocazione
geografica:
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Diocesi soppressa di Pinhel
Diocesi suffraganee:
Eretta: 10 luglio 1770
Soppressa: 30 settembre 1881
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Collegamenti esterni

Dati online ( ch )

Elenco delle sedi titolari della Chiesa cattolica
Tutte le sedi titolari
Coordinate geografiche
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Il palazzo episcopale di Pinhel, costruito durante l'episcopato di José António Pinto de Mendonça Arrais.

La diocesi di Pinhel (in latino: Dioecesis Pinhelensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

La diocesi di Pinhel fu eretta il 10 luglio 1770 con il breve Apostolicae Sedi di papa Clemente XIV, ricavandone il territorio dalle diocesi di Lamego e di Viseu, e fu resa suffraganea dell'arcidiocesi di Braga. Nello stesso anno Pinhel conseguì lo status di città in forza di un atto di Giuseppe I e anche per questo il sovrano volle gratificarla facendone una sede vescovile.

La diocesi fu eretta per volere del re portoghese e del suo potente primo ministro, il marchese di Pombal, la cui politica ecclesiastica mirava a riordinare la Chiesa dopo l'espulsione dei Gesuiti dal Paese e a risollevare il prestigio della politica lusitana, che era stata messa in crisi all'estero proprio in seguito alla soppressione della Compagnia di Gesù. Similmente in quegli stessi anni furono fondate diverse diocesi nel regno come: Beja, Penafiel, Castelo Branco e Aveiro.

La bolla di erezione prevedeva che la diocesi fosse composta di 133 parrocchie sottratte alla diocesi di Lamego e di altre 92 sottratte alla diocesi di Viseu, per un totale di 225 parrocchie.[1] Tuttavia il marchese di Pombal ritenne che fossero troppe le parrocchie della nuova diocesi; e così, con un decreto del 18 settembre 1773, ridusse da 133 a 50 le parrocchie sottratte a Lamego. La nuova diocesi si trovò così costituita di 142 parrocchie, comprensiva del territorio di Ribacôa (sottratto a Lamego) e degli arcipresbiterati di Castelo Mendo, Pinhel e Trancoso (sottratti a Viseu).

L'ultimo vescovo della diocesi mons. Leonardo de Sousa Brandão visse per la maggior parte del tempo in esilio per l'opposizione del governo anticlericale liberale portoghese dell'Ottocento. Alla sua morte, la diocesi non ebbe più vescovi e fu affidata a vicari generali.

Con la bolla Gravissimum Christi di papa Leone XIII del 30 settembre 1881 la diocesi fu soppressa e il suo territorio incorporato in quello della diocesi di Guarda.

Dal 1969 Pinhel è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica. Dal 10 ottobre 2020 il vescovo titolare è Roberto Ferrari, vescovo ausiliare di Tucumán.

Cronotassi

Vescovi

Vescovi titolari

Note
  1. Pinharanda Gomes, op. cit., p. 446; cfr. il testo della bolla in António Brásio, op. cit., 219.
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni