Diocesi di Lamego

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Diocesi di Lamego
Dioecesis Lamacensis
Chiesa latina

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vescovo António José da Rocha Couto, S.M.P.
Sede Lamego

sede vacante
Lamego

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Suffraganea dell'arcidiocesi di Braga
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Mappa della diocesi
Nazione bandiera Portogallo
diocesi suffraganee
Coadiutore
Vicario
Provicario
generale
Ausiliari

Vescovi emeriti:

Jacinto Tomás de Carvalho Botelho
Parrocchie 223
Sacerdoti

116 di cui 110 secolari e 6 regolari
1.327 battezzati per sacerdote

6 religiosi 32 religiose 2 diaconi
157.200 abitanti in 2.848 km²
154.000 battezzati (98,0% del totale)
Eretta VI secolo
Rito romano
Cattedrale Assunzione di Maria
Concattedrale {{{concattedrale}}}
Santi patroni
Indirizzo
Rua das Cortes 2, 5100-132 Lamego, Portugal
Coordinate geografiche
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Collegamenti esterni

Sito ufficiale


Chiesa cattolica in Portogallo
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica


La diocesi di Lamego (in latino: Dioecesis Lamacensis) è una sede della Chiesa cattolica in Portogallo suffraganea dell'arcidiocesi di Braga. Nel 2019 contava 154.000 battezzati su 157.200 abitanti. È retta dal vescovo António José da Rocha Couto, S.M.P.

Territorio

La diocesi si estende su parte del distretto di Viseu e in misura minore nel distretto di Guarda (i comuni di Vila Nova de Foz Côa e di Meda.

Sede vescovile è la città di Lamego, dove si trovano la cattedrale dell'Assunzione di Maria Vergine e il santuario barocco della Madonna dei Rimedi, uno dei più scenografici del Portogallo.

Il territorio si estende su 2.848 km² ed è suddiviso in 223 parrocchie, raggruppate in 14 arcipresbiterati: Cinfães, Resende, Castro Daire, Lamego, Tarouca, Vila Nova de Paiva, Armamar, Moimenta da Beira, Tabuaço, São João da Pesqueira, Sernancelhe, Penedono, Vila Nova de Foz Côa e Meda.

Storia

La storiografia moderna ritiene come un dato acquisito la fondazione della diocesi di Lamego, con territorio ricavato da quello di Viseu, ad opera di Martino di Braga, nell'ambito della riorganizzazione della Chiesa nel regno suebo nel al Concilio di Lugo del 569. Il primo vescovo documentato è Sardinario, che prese parte al secondo concilio di Braga del 572. Nel precedente concilio di Braga del 560 non era presente alcun vescovo Lamacensis.

Negli atti del concilio del 572, Sardinario figura tra i vescovi suffraganei dell'arcivescovo di Braga, Martino. Solo nel 666 è documentata l'appartenenza di Lamego alla provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Augusta Emerita.

In seguito alla conquista araba nel 714, la diocesi fu probabilmente soppressa e non sono più noti vescovi per due secoli. Solo sul finire del IX secolo riprende la successione episcopale, con qualche discontinuità; tuttavia in questo periodo i vescovi risiedevano per lo più in Galizia, conservando solo il titolo della diocesi Lamacensis. La serie episcopale è nuovamente interrotta verso la fine del X secolo, dopo il vescovo Jacobo (o Tiago), a causa di un inasprimento dell'offensiva araba nella regione.

In seguito alla riconquista cristiana del territorio e alla liberazione di Lamego (1057), ci furono tentativi per ripristinare l'antica diocesi. Il vescovo Pedro di Lamego è menzionato nel 1071, ma il suo episcopato fu probabilmente effimero e senza atti significativi, e non sono noti altri vescovi fino al secolo successivo.[1]

Il 24 marzo 1101, con la bolla Apostolicae sedis,[2] papa Pasquale II affidò alle cure pastorali del vescovo di Coimbra le due diocesi di Lamego e di Viseu; le due sedi furono governate in questo periodo da un arcidiacono o priore, su mandato del vescovo di Coimbra. Il 18 giugno 1116 lo stesso papa Pasquale II con la bolla Fratrum nostrorum trasferì l'amministrazione della diocesi di Lamego ai vescovi di Porto.[3] La diocesi di Lamego fu definitivamente restaurata con un atto del re Afonso Henriques nel 1147 e resa suffraganea dell'arcidiocesi di Braga.

Nel 1257 entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Santiago di Compostela, ma il 4 luglio 1403 passò alla provincia ecclesiastica di Lisbona. Nello stesso giorno incorporò il territorio della Riba-Côa (una parte della regione di Beira Alta) dal fiume Douro fino a Sabugal per un totale di 60 parrocchie; questo territorio fu ceduto a vantaggio dell'erezione della diocesi di Pinhel (oggi soppressa) il 10 luglio 1770.

Il vescovo Manuel de Noronha (1551-1564) istituì uno studio di teologia e il collegio San Nicola per la formazione del clero. Il seminario vero e proprio fu eretto solo nel 1821 dal vescovo João António Binet Pincio.[4]

Il 12 aprile 1774 Lamego cedette i comuni di Arouca e Castelo de Paiva a vantaggio dell'erezione della diocesi di Aveiro.

Il 30 settembre 1881, in forza della bolla Gravissimum Christi di papa Leone XIII, è stata nuovamente annessa alla provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Braga.[5]

Il 20 aprile 1922 ha ceduto una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Vila Real.

Il 15 giugno 1953 il capitolo cattedrale è stato riformato con il decreto Cum pervetusti della Sacra Congregazione Concistoriale.

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche

La diocesi nel 2019 su una popolazione di 157.200 persone contava 154.000 battezzati, corrispondenti al 98,0% del totale.

Note
  1. Soalheiro, op. cit., p. 421.
  2. Facsimile della bolla in: Espaço, Poder e Memória: A Catedral de Lamego, sécs. XII a XX, p. 25.
  3. Cfr. Espaço, Poder e Memória, pp. 34-35.
  4. Soalheiro, op. cit., p. 426.
  5. Testo della bolla in: João Francisco Marques, Poder eclesiástico e implantação regional: os limites do arcebispado bracarense através dos tempos, III Jornadas de Estudo Norte de Portugal - Aquitânia, 1996, pp. 378-382.
  6. La cronotassi dei vescovi del IX e X secolo segue da vicino quella proposta dal Dicionário de história religiosa de Portugal (vol. II, p. 132). Nell'opera Espaço, Poder e Memória: A Catedral de Lamego, sécs. XII a XX (p. 19) è proposta una cronotassi e una cronologia alternativa.
Bibliografia
Voci correlate


Collegamenti esterni