Disputa di Gesù con i dottori del Tempio (Pinturicchio)

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Spello ChSMMaggiore Pinturicchio DiputaGesùnelTempio 1500-1501.jpg
Pinturicchio, Disputa di Gesù con i dottori nel Tempio (1500 - 1501), affresco
Opera d'arte
Stato

bandiera Italia

Regione Flag of Umbria.svg Umbria
Regione ecclesiastica Umbria
Provincia Perugia
Comune

Spello

Località
Diocesi Foligno
Parrocchia o Ente ecclesiastico
Ubicazione specifica Chiesa Collegiata di Santa Maria Maggiore, Cappella Baglioni, parete destra
Uso liturgico quotidiano
Comune di provenienza Spello
Luogo di provenienza ubicazione originaria
Oggetto dipinto murale
Soggetto Disputa di Gesù con i dottori nel Tempio
Datazione 1500 - 1501
Datazione
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Ambito culturale scuola umbra
Autore

Pinturicchio (Bernardino di Betto) e bottega

Altre attribuzioni
Materia e tecnica affresco
Misure
Iscrizioni
Stemmi, Punzoni, Marchi
Note
opera firmata e datata

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Collegamenti esterni
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41I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. 42Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. 43Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. 44Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti;...
45non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. 46Dopo tre giorni lo trovarono nel Tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. 47E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. 48Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». 49Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». 50Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
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La Disputa di Gesù con i dottori del Tempio è un dipinto murale, eseguito tra il 1500 e il 1501, ad affresco, dal pittore Bernardino di Betto detto il Pinturicchio (1452 ca. - 1513), conservato nella parete destra della Cappella Baglioni (o Cappella Bella) nella Chiesa Collegiata di Santa Maria Maggiore a Spello (Perugia).

Descrizione

Soggetto

La scena si svolge davanti al Tempio di Gerusalemme e non al suo interno, come spesso avviene nell'arte rinascimentale, per enfatizzare la scenografia prospettica e architettonica. Nel dipinto compaiono:

  • al centro, Gesù dodicenne è raffigurato isolato, esattamente nel fulcro della composizione.
  • a destra (in primo piano), San Giuseppe e Maria, entrano nella scena con un'espressione in volto mista di sollievo e di sorpresa. Il Pinturicchio, immaginando forse che san Giuseppe volesse porre altre domande a Gesù, raffigura la Madonna nell'atto di trattenerlo dall'andare verso di lui.
  • ai lati, Dottori, uomini sapienti si allargano ai lati di Gesù.
  • ai lati, agli estremi, Uomini e donne che assistono alla scena, tra cui giovani spose, persone anziane e comuni astanti. Fra questi all'estrema sinistra compare il committente del ciclo:

Inoltre, nella scena sono presenti alcuni dettagli, resi con grande cura, spesso di valore simbolico, come:

  • Libri in terra simboleggiano sia la sconfitta della sapienza dei dottori, sia il superamento delle scritture israelitiche di fronte alla Parola, al Verbo incarnato. Il Messia da esse annunciato è venuto. In antico i profeti avevano parlato di lui: ora è lui che parla ed è lui che si deve ascoltare.

Ambientazione

Il Tempio di Gerusalemme, che appare imponente con la sua splendida cupola esagonale, occupa la parte superiore del dipinto e ne costituisce lo sfondo scenografico. L'edificio è a pianta centrale e si presenta con due nicchie ai lati decorate da grottesche e da statue di gusto classico greco-romano del quale il pittore fu uno dei maggiori interpreti.

Note stilistiche, iconografiche e iconologiche

Notizie storico-critiche

La decorazione della cappella fu commissionata da Troilo Baglioni, allora priore della Chiesa Collegiata di Santa Maria Maggiore, poi arcivescovo di Perugia (1501 - 1503), membro della potente famiglia che proprio in quel periodo tentava di instaurare in quest'ultima città una signoria, ma al tempo padrona di Spello, fra il 1499 e il 1500 si rivolse al Pinturicchio né momento in cui l'artista era all'apice della sua carriera. Il pittore dovette accettare la commessa di buon grado, sebbene immerso negli impegni romani, poiché con molta probabilità teneva a consolidare la sua posizione in Umbria e i Baglioni erano in grado di aprirgli tutte le porte.

L'impresa, come di consueto per Pinturicchio, fu condotta con notevole rapidità grazie all'utilizzo di una ben organizzata bottega, con l'impiego d'altri maestri che dipingevano su suo disegno.

Il pittore e i suoi collaboratori iniziarono a decorare la cappella dalla volta per passare poi alla parete destra dovettero iniziare Disputa di Gesù con i dottori del Tempio, successivamente a quella centrale con l'Adorazione dei pastori, infine alla parete sinistra con l'Annunciazione. Lo spettatore moderno potrebbe trovare strano che l'ordine d'esecuzione dei dipinti sia contrario a quello di lettura. L'apparente singolarità invece è spiegabile, se si riflette su due aspetti fondamentali nell'arte rinascimentale:

  • L'artista si accingeva alla realizzazione del ciclo decorativo solo dopo che il programma iconografico era stato definito nei minimi dettagli e pertanto era indifferente da quale parte iniziare, dato che si sapeva già a quali spazi fosse destinata ciascuna scena.
  • La frescatura, come tecnica pittorica, è fortemente influenzata dai fattori ambientali (temperatura, umidità e luce). Il Pinturicchio, come ogni grande pittore, era molto attento a questi fattori materiali, perciò dovette cominciare con la parete che al momento si prestava come la più idonea ad essere dipinta e sperimentare la reazione di questi agenti condizionanti.

Galleria fotografica

Bibliografia
  • Corrado Fratini, Giulio Proietti Bocchini, Gli affreschi della Cappella Baglioni nella Collegiata di Santa Maria Maggiore a Spello in Pintoricchio. Catalogo della mostra, Editore Silvana, Milano 2008, pp. 111 - 119
  • Claudia La Malfa, Pintoricchio, Editore Giunti, Firenze 2008, pp. 40 - 43
  • Chiara Pasqualetti, Il Quattrocento in Italia. Da Masaccio a Piero della Francesca: l'armonia ritrovata, Editore San Paolo, Palazzolo sull'Oglio 2003, pp. 8 - 9
  • Vittorio Peri et al., La Cappella Baglioni di Spello. 500 anni dopo, Editore Velar, Gorle 2001
  • Stefano Zuffi, Episodi e personaggi del Vangelo, col. "Dizionari dell'Arte", Editore Mondadori-Electa, Milano 2002, p. 134 ISBN 9788843582594
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 1 settembre 2013 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.