Filippo Lancellotti
Filippo Lancellotti Cardinale | |
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Età alla morte | 61 anni |
Nascita | Roma 17 agosto 1732 |
Morte | Roma 13 giugno 1794 |
Sepoltura | Chiesa di Sant'Ignazio (Roma) |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Consacrazione vescovile | non si hanno informazioni |
Creato Cardinale |
21 febbraio 1794 da Pio VI (vedi) |
Cardinale per | 3 mesi e 20 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Filippo Lancellotti (Roma, 17 agosto 1732; † Roma, 13 giugno 1794) è stato un cardinale italiano.
Cenni biografici
Nato a Roma da una famiglia nobile. Secondo degli otto figli di Ottavio Lancellotti, principe di Lauro, e della sua prima moglie, Maria Angelica Lante Montefeltro della Rovere. Gli altri fratelli erano Scipione (principe di Marzano), Erminio, Federico (morto in tenera età), Luigi (morto in tenera età), Filippo (morto in tenera età), Maria Anna (monaca carmelitana scalza di Quattre Fontane) e Luigi (morto in tenera età). Dopo la morte della moglie nel 1743, il padre sposò Ginevra Toruzzi, di Velletri, ed ebbe un figlio, Luigi. Pronipote per parte di madre del cardinale Federico Marcello Lante (1743). Altri cardinali della famiglia furono Scipione Lancellotti (1583); Orazio Lancelllotti (1611) e Giulio Gabrielli il Vecchio, Lancellotti da parte di madre.
Formazione e attività prelatizia
Manifestando inclinazione verso lo stato ecclesiastico, fece gli studi corrispondenti.
Entrato nella prelatura romana, Papa Benedetto XIV lo nominò protonotario apostolico e canonico della Patriarcale Basilica Vaticana. Avendo coltivato la poesia, nel 1759 fu proclamato principe dell'Accademia degli Infecondi. Relatore della S.C. della Sacra Consulta. Secondo assessore del tribunale criminale del governo di Roma, 1771. Coadiutore dell'elettore del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, Mons. Guarnacci, maggio 1775; in seguito elettore titolare. Uditore della Sacra Rota Romana, novembre 1778; ne prese possesso nell'aprile del 1779. Pro-prefetto del Sacro Palazzo Apostolico nel dicembre 1786 e suo prefetto, gennaio 1787.
Cardinalato
Creato cardinale diacono nel concistoro del 21 febbraio 1794, non ricevette mai la berretta rossa e la diaconia.
Morte
Morto il 13 luglio 1794, dopo una breve malattia, dopo aver ricevuto i sacramenti della Chiesa e la benedizione apostolica, a Roma. Esposto nella Chiesa di Santa Maria in Vallicella a Roma, dei Padri Filippini, dove si svolsero le esequie, celebrate dal cardinale Giovanni Battista Caprara, camerlengo del Sacro Collegio cardinalizio e sepolto nella cappella di San Luigi Gonzaga, della sua famiglia, nella Chiesa di Sant'Ignazio di Roma.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Pro-prefetto del Palazzo Apostolico | Successore: | |
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Romoaldo Braschi-Onesti (prefetto) |
18 dicembre 1786 - 1º gennaio 1787 | se stesso come prefetto |
Predecessore: | Prefetto del Palazzo Apostolico | Successore: | |
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se stesso come pro-prefetto | 1º gennaio 1787 - 21 febbraio 1794 | Marino Carafa di Belvedere |
Voci correlate | |
- Prefetti dei sacri palazzi apostolici
- Uditori della Rota Romana
- Concistoro 21 febbraio 1794
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