Scipione Lancellotti




Scipione Lancellotti Cardinale | |
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Età alla morte | 71 anni |
Nascita | Roma 1527 |
Morte | Roma 2 giugno 1598 |
Sepoltura | Arcibasilica del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano (Roma) |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Consacrazione vescovile | in data sconosciuta |
Creato Cardinale |
12 dicembre 1583 da Gregorio XIII (vedi) |
Cardinale per | 14 anni, 5 mesi e 21 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Scipione Lancellotti (Roma, 1527; † Roma, 2 giugno 1598) è stato un cardinale italiano.
Cenni biografici
Nato presumibilmente nel dicembre 1527, a Roma. Secondo dei quattro figli di Orazio Lancellotti, medico di papa Giulio II e abbreviatore minore, e di Antonina Aragonia. Gli altri fratelli erano Laura, Lancellotto(ch) (arcivescovo di Rossano) e Paolo (conservatore di Roma). Zio del cardinale Orazio Lancellotti (1611). Altri cardinali della famiglia furono Giulio Gabrielli il Vecchio (1641), un Lancellotti per parte di madre; e Filippo Lancellotti (1794).
Formazione e attività diplomatica
Ricevette la tonsura ecclesiastica e le insegne clericali nell'aprile del 1537; studiò all'Università di Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque iure, diritto canonico e diritto civile, nel 1547.
Avvocato concistoriale nel pontificato di Papa Paolo III. Papa Paolo IV lo inviò in missione in Romagna e a Venezia; e Pio IV (1559-1565) a Milano, dove partecipò al primo concilio celebrato dal cardinale Carlo Borromeo; e successivamente al Concilio di Trento; i legati pontifici lo delegarono nel 1563 presso il conte di Luna, ambasciatore di Spagna, con lo scopo di indurre il monarca, per quanto poteva, a recarsi a Trento, insieme a Massimiliano II, re dei Romani, e ad Alberto, duca di Baviera, per cercare di concludere le gravi vicende riguardanti l'insufficiente partecipazione al Concilio Ecumenico.
Rientrato a Roma, fu nominato uditore della Sacra Rota Romana il 2 ottobre 1566; ricevuto in tribunale il 24 gennaio 1567; succedette a monsignor Prospero Santacroce, che era stato promosso cardinale. Poco dopo, fu nuovamente inviato a Trento da papa Pio V in missione presso il cardinale Cristoforo Madruzzo, vescovo della città, e del suo capitolo, e per chiedere al duca di Baviera, Massimiliano II e a Ferdinando, arciduca d'Austria, di risolvere la grave controversia tra il cardinale e l'arciduca. Ha portato a termine con successo la sua missione. In seguito, fu inviato, come assistente del cardinale Gianfrancesco Commendone, alla Dieta di Augusta per l'elezione del nuovo imperatore.
Papa Gregorio XIII gli chiese di accompagnare e assistere il cardinale Flavio Orsini, Legato ''a latere'' presso il re Carlo IX di Francia; superò tutte le aspettative che si erano formate sulla sua capacità e saggezza. Ritornò a Roma e poi fu inviato a Napoli e in Romagna per questioni urgenti riguardanti la Rota Romana.
Ordini sacri: nessuna informazione trovata.
Cardinalato
Creato cardinale presbitero nel concistoro del 12 dicembre 1583, ricevette la berretta rossa e il titolo di San Simeone Profeta il 9 gennaio 1584.
Partecipò al conclave del 1585, che elesse papa Sisto V. Segretario dei Brevi Apostolici nel 1585. Incaricato da papa Gregorio XIII per porre fine alla controversia di confine tra i cittadini bolognesi e il duca Alfonso di Ferrara. Optò per il titolo di San Salvatore in Lauro il 20 aprile 1587. Partecipò al primo conclave del 1590, che elesse papa Urbano VII e al secondo conclave del 1590, che elesse papa Gregorio XIV. Prese parte al conclave del 1591, che elesse papa Innocenzo IX e al conclave del 1592 che elesse papa Clemente VIII.
Morte
Morto il 2 giugno 1598 a Roma. Sepolto nella cappella di San Francesco, che fece costruire per lui e la sua famiglia, nella patriarcale basilica lateranense a Roma.
Genealogia episcopale
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Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale |
Successione degli incarichi
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Simeone profeta | Successore: | ![]() |
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Giovanni Aldobrandini | 9 gennaio 1584 - 20 aprile 1587 | - |
Predecessore: | Segretario dei Brevi Apostolici | Successore: | ![]() |
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? | 1º gennaio 1585 - 2 giugno 1598 | Marcello Vestri |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Salvatore in Lauro | Successore: | ![]() |
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- | 20 aprile 1587 - 2 giugno 1598 | Silvio Antoniano |
Collegamenti esterni | |
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Voci correlate | |
- Cardinali presbiteri di San Simeone Profeta
- Segretari dei Brevi Apostolici
- Cardinali presbiteri di San Salvatore in Lauro
- Presbiteri italiani del XVI secolo
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