Giuseppina Arcucci
Serva di Dio Giuseppina Arcucci Religiosa | |
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al secolo Ernestina Maria Luisa Arcucci | |
Serva di Dio | |
Età alla morte | 79 anni |
Nascita | Palermo 11 aprile 1860 |
Morte | Ariano Irpino 21 gennaio 1940 |
Sepoltura | Chiesa di Sant'Anna (Ariano Irpino) |
Professione religiosa | 15 maggio 1881 |
Serva di Dio Giuseppina Arcucci, al secolo Ernestina Maria Luisa Arcucci (Palermo, 11 aprile 1860; † Ariano Irpino, 21 gennaio 1940) è stata una religiosa e fondatrice italiana , della congregazione delle Suore dello Spirito Santo. Si dedicò soprattutto all'educazione dei fanciulli, all'assistenza dei poveri, ammalati e alla catechesi; ha fondato diverse case nel Centro-Sud dell'Italia dietro richiesta di autorità civili ed ecclesiastiche e di privati cittadini. Al momento ha il titolo di Serva di Dio e l'inchiesta diocesana per la sua causa di beatificazione e canonizzazione è in corso.
Biografia
Nacque a Palermo l'11 aprile 1860, un mese prima del celebre sbarco dei Mille a Marsala. Il padre Giovanni Arcucci era un ufficiale dell'esercito borbonico, la madre era Maria di Maggio; fu battezzata, lo stesso giorno nella chiesa parrocchiale di San Nicolò, ebbe il nome di Ernestina ed era la terzogenita dopo Pasquale e Beatrice. La città di Palermo in quei giorni era nel pieno dei moti rivoluzionari e venivano assaltati gli uffici pubblici e doganali, combattendo contro la forza pubblica. Ci furono diversi arresti e fucilazioni, vandalismi e razzie contro famiglie e palazzi.
Chi poteva si metteva in salvo abbandonando Palermo ed anche la famiglia Arcucci, decise di fuggire l'11 maggio 1860; nel trambusto generale la piccola Ernestina, affidata momentaneamente ad una persona, fu persa di vista e scomparsa. Solo a guerra finita Ernestina venne ritrovata a Gaeta, e la famiglia si ricompose a Foggia. Il padre, tenente Arcucci, continuò la carriera militare, passando nel Regio Esercito Italiano, e dopo un periodo di stanza a Foggia, fu trasferito assieme alla famiglia al Presidio Militare dell'Aquila. Fra il 1863 al 1873 ci fu nascita di altri tre figli, ma a causa del clima invernale troppo freddo, il padre si dimise dalla vita militare attiva e fu trasferito a Napoli.
Formazione
Ernestina durante il periodo aquilano, frequentò il prestigioso Istituto San Paolo, sorto per la generosa opera di una patrizia, donna Maria Rustici, cogliendone gran merito in studio e disciplina. Nel 1877, all'età di 17 anni, Ernestina conseguì il semplice diploma di maestra, frequentando le scuole statali di Napoli, e nel 1880 quello di maestra elementare di grado superiore, quando sarà già suora. Nel 1878 fu insegnante in un Istituto religioso delle Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue, fondato dal canonico Tommaso Fusco (1831-1891) oggi beato.
Inizio di una nuova vita
Vista la sua vocazione religiosa, venne mandata dal canonico Fusco fra le sue suore di Ariano Irpino (AV), alloggiate nel monastero delle Benedettine, con il nome di Ritiro S. Giuseppe, sotto l'obbedienza del vescovo diocesano mons. Francesco Trotta(ch). Le suore del canonico Fusco erano venute ad Ariano Irpino allo scopo di integrare, e quindi sostituire, le poche suore Benedettine rimaste, dopo la soppressione delle Comunità religiose il 7 luglio 1876. Il 21 novembre 1877 mons. Trotta trasformò il vecchio monastero delle benedettine nella Pia Casa di Istruzione e Lavoro, chiamando ad insegnare un gruppo di maestre fra cui era Ernestina Arcucci, la quale nel 1882 vestì nel frattempo l'abito religioso, fece l'anno di noviziato e professò fra le Suore del Preziosissimo Sangue, con il nome di suor Giuseppina.
L’Arcucci è stata in quel periodo un'abile insegnante di italiano, francese e cultura generale; maestra di cucito, maglia, pizzo a uncinetto, filati, a tombolo, ricami in seta ed oro. Cantava e suonava egregiamente e le famiglie erano ben liete di inviare le loro figlie alla Pia Casa di Lavoro, con una maestra così brava. Il vescovo Francesco Trotta fu il padre spirituale di suor Giuseppina, che diventò la Direttrice delle Scuole della Pia Casa.
Intanto, fra il 1886 e il 1894, avvenne il ritiro graduale delle Suore del Preziosissimo Sangue, se ne ignorano i motivi, forse per il rigido clima, e la presenza di suor Giuseppina Arcucci come superiora di un nuovo gruppo di suore maestre locali della Pia Casa; nei registri delle Suore del can. Fusco, all'anno 1897 vi è la nota riguardante la Comunità di Ariano come: “Casa con scuole scissa” e suor Giuseppina è annotata come espulsa.
Nel 1889 il suo grande consigliere e sostegno, il vescovo Trotta, venne trasferito alla diocesi di Teramo e la Arcucci e il suo gruppo di suore-maestre rimasero sole, anche se instaurarono una corrispondenza con lui, che le guidava anche da lontano. Comunque la Pia Casa d'Istruzione e Lavoro, come pure la nuova comunità di suore, si stabilizzassero nell'attività e nello spirito formativo e religioso. Nel 1891 entrò in diocesi il nuovo vescovo mons. Andrea D’Agostino(ch), dei Preti della Missione, il quale instaurò con le suore un cordiale rapporto, con frequenti visite, meditazioni settimanali e istruzioni catechistiche.
Fondazione della Congregazione Suore dello Spirito Santo
Dopo alcuni anni, nel 1901, mons. D’Agostino diede al gruppo delle suore il titolo di Congregazione Religiosa Diocesana e, per una sua particolare devozione, volle che la fondazione fosse dedicata allo Spirito Santo. Madre Giuseppina fu la prima superiora delle “Suore dello Spirito Santo”, aveva l'incarico dell'organizzazione e della vita esterna, mentre il vescovo provvedeva alla formazione religiosa, predicando gli Esercizi e i ritiri periodici. Il 2 febbraio 1896, compilò la loro Regola sull'esempio delle Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli e praticamente fondatore della nuova Congregazione, ne assunse la guida spirituale, difendendola nelle avversità, come quando nel 1906 la nuova Amministrazione Comunale richiese l'edificio dell'ex monastero delle Benedettine, occupato da esse, per farne un edificio scolastico. La vertenza si risolse nei tribunali civili e amministrativi, con la vittoria di monsignor D'Agostino.
Il vescovo subì diverse ispezioni della Congregazione romana sul suo operato e sull'accusa di dedicare troppo tempo alle suore della Pia Casa con poca edificazione del popolo, ma il vero bersaglio era madre Giuseppina, che alcuni sacerdoti consideravano il vero vescovo di Ariano. In effetti la forte personalità di madre Giuseppina Arcucci primeggiava nella piccola diocesi irpina, perché il vescovo si lamentava con Roma di non riuscire a trovare tra il clero capaci collaboratori, cosa che era capitata anche al suo predecessore mons. Trotta.
La vertenza per l'edificio durò parecchi anni, alimentata da una serie di articoli diffamatori e ingiuriosi contro madre Arcucci, pubblicati sul giornale politico locale “La lotta”; le offese furono cristianamente sopportate da suor Giuseppina per oltre tre anni, finché decise di fare querela e il redattore responsabile fu condannato. Il 24 luglio 1910 tutti i consiglieri comunali appartenenti al partito del giornale, si dissociarono da quegli articoli, riconoscendone la falsità e attestando pubblicamente la loro stima verso la madre Giuseppina Arcucci, che da circa un trentennio con abnegazione, si era dedicata al bene e al miglioramento dell'Istituto, alla gratuita educazione ed istruzione delle figlie del popolo, ed all'assistenza e carità dei poveri e degli ammalati. Il vescovo Andrea D’Agostino morì il 13 febbraio 1913, il suo successore mons. Cosimo Agostino(ch) prese anche lui a benvolere la Congregazione delle Suore dello Spirito Santo e si adoperò per far ottenere l'approvazione canonica della Regola e del sussidio mensile di £ 150 corrisposto alla Pia Casa dalla Curia di Ariano. Ma l'improvvisa e immatura morte (30 marzo 1918) del vescovo, bloccò tutto ancora una volta, si sopperì al sussidio con offerte sostanziose anche dal Vaticano, dietro gli accorati appelli di madre Arcucci.
Le suore intanto si erano diffuse in altre due Case, una a Faeto (Foggia) e l'altra a Gesualdo (Avellino), richieste dai rispettivi vescovi. Anche autorità civili e privati cittadini, chiesero l'invio di suore per la direzione o il servizio negli asili, scuole, ospedali, cliniche, colonie, seminari o parrocchie. Le Suore dello Spirito Santo svolsero servizio: Napoli, Bari, Alberobello, Pescina, Roma, San Cesareo, Macerata, Subiaco, Trevico, Roseto Valfortore[ Madre Giuseppina Arcucci, continuò ad essere per molti anni il faro di guida della sua Congregazione, fra l'alternarsi dei vescovi succedutisi alla guida della diocesi irpina, fra gli sconvolgimenti della Prima Guerra Mondiale che la videro madre dei poveri, aiuto degli orfani e derelitti, consolatrice di tanti dolori. Fu presente con il suo aiuto nei ricorrenti terremoti che da sempre colpirono l'Irpinia, specie a quello del Vulture che sconvolse la città di Ariano con morti e distruzioni; poté vedere aperta nella Pia Casa la Scuola Magistrale e nel 1936 la grande Casa del Noviziato a Napoli.
Morte
Morì santamente a 80 anni, il 21 gennaio 1940; il 6 luglio 1975 la sua salma fu traslata dal cimitero cittadino, alla chiesa di Sant'Anna della ‘Pia Casa di Lavoro’, dove riposa nella pace del Signore fra le sue Figlie, le ‘Suore dello Spirito Santo’.
Processo di beatificazione
La fama di santità di suor Giuseppina Arcucci, largamente diffusasi nel corso del tempo, ha spinto la sua Congregazione, riconosciuta come congregazione Di diritto pontificio il 23 dicembre 1948, a promuoverne la Causa di beatificazione e canonizzazione.
Il parere favorevole della Conferenza Episcopale Campana all'introduzione della Causa si è avuto il 25 gennaio 2021, il nulla-osta della Congregazione per le Cause dei Santi è del 20 gennaio 2022, e il successivo editto indirizzato ai fedeli cattolici della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia dal vescovo Sergio Melillo(ch), è datato 2 febbraio 2022.
Il 21 maggio 2022 lo stesso mons. Sergio Melillo ha introdotto la causa di beatificazione e di canonizzazione.
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