Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori
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L'Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori è l'ente fondatore e promotore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, e ne garantisce il perseguimento dei fini istituzionali. Fu fondato il 6 febbraio 1920 e ha sede in Milano.
Storia
I preparativi
Sebbene la fondazione dell'Istituto sia giunta solo il 6 febbraio 1920, la sua storia parte da molto prima[1].
Nel 1868 era nata la Gioventù Cattolica Italiana, e con essa l'idea di Università Cattolica. Nel 1874, a Venezia, al primo congresso dei cattolici italiani si avviò il progetto di un'università cattolica.
Nel 1889 nacque a Padova l'Unione cattolica per gli studi sociali in Italia]], il cui primo presidente fu Giuseppe Toniolo.
Nel 1897, a Milano, al congresso dei cattolici, si discusse sui mezzi per attuare l'Università Cattolica. All'inizio del 1900 padre Agostino Gemelli raccolse idealmente l'eredità culturale di Giuseppe Toniolo, e l'idea di un ateneo cattolico riprese vigore.
Nel 1909 venne pubblicato il primo numero della Rivista di filosofia neoscolastica, e nel 1914 padre Agostino Gemelli, mons. Francesco Olgiati e Vico Necchi fondarono a Milano la rivista Vita e Pensiero. Nel 1918 si costituì la Società Editrice "Vita e Pensiero". Alla sua morte il Toniolo affidò a padre Gemelli il compito di realizzare l'Università Cattolica.
Nell'ottobre 1919 padre Gemelli e mons. Olgiati illustrarono al papa Benedetto XV il loro progetto avendone la prima approvazione. Venne costituito il Comitato Promotore dell'Università Cattolica, avente come presidente onorario il cardinal Andrea Carlo Ferrari, arcivescovo di Milano; ne era presidente il conte Ernesto Lombardo[2], vice presidente padre Gemelli; gli altri membri erano il dottor Ludovico Necchi, mons. Olgiati, il dottor Angelo Moretti, don Adriano Bernareggi, mons. Luigi Grammatica e Armida Barelli.
La fondazione dell'Istituto e dell'Università Cattolica
Il 6 febbraio 1920, con atto rogato dal notaio Nogara, sorse l'Istituto; esso fu eretto in ente morale con Regio Decreto n. 1044 del 24 giugno dello stesso anno.
Il motivo per cui l'Istituto fu intitolato al Toniolo è spiegato da padre Gemelli così[3]
« | Ho dinanzi agli occhi la venerata figura del Prof. Toniolo già vicino a morire; sembrava un Patriarca, un Profeta, un Santo! Si esaltò nel sentir parlare della possibile fondazione della auspicata Università Cattolica in Italia. L'ultimo suo impegno fu implorare dal Conte Ernesto Lombardo l'appoggio finanziario per la futura Università. » |
Il 16 novembre seguente l'Istituto approvò lo statuto del nuovo Ateneo e lo inviò alla Santa Sede. La nuova Università Cattolica fu inizialmente governata da un Comitato Promotore coincidente con il Comitato Permanente dell'Istituto Toniolo, integrato dal Rettore dell'Ateneo e dal Delegato Arcivescovile di Milano.
L'inaugurazione ufficiale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore avvenne il 7 dicembre, sempre dell'anno 1920, e il 25 dicembre l'Istituto Toniolo ne ottenne il riconoscimento canonico[4].
A partire dal 1920 l'Istituto promosse in varie Diocesi italiane questue diocesane per l'Università Cattolica. Il 14 novembre 1922, in un'udienza concessa alla Barelli, Pio XI autorizzò una questua annua in tutte le Chiese d'Italia per l'Università Cattolica. Nel 1923 l'Istituto Toniolo organizzò la prima "Giornata universitaria", che ricevette il vivo compiacimento di Pio XI. Forte di questo aiuto, l'Istituto Toniolo potè dimostrare che l'Ateneo Cattolico era mantenuto dai cattolici italiani, e poté chiedere allo Stato l'erezione dell'Università.
In seguito alla Riforma Gentile, l'Università Cattolica ottenne il riconoscimento come università libera[5], con il diritto di conferire titoli accademici aventi valore legale.
Nel 1927, su richiesta di Papa Pio XI, si stabilì in via definitiva che l'Istituto Toniolo avesse la maggioranza nel Consiglio di Amministrazione dell'Università.
Gli sviluppi
Il 22 marzo 1934 la Santa Sede donò all'Istituto l'area e gli edifici su cui successivamente sarebbe sorta la Facoltà di Medicina. L'anno successivo la Santa Sede donò anche il complesso dei beni siti in Castelnuovo Fogliani[6], destinandoli alla formazione di religiose insegnanti o per quegli altri fini che in avvenire fossero più consoni ai mutati bisogni dei tempi. Con questi atti di donazione l'Istituto Toniolo veniva patrimonialmente rafforzato e posto in condizione di garantire anche economicamente l'azione dell'Università Cattolica.
Successivamente altri benefattori privati concorsero con notevoli atti di liberalità allo scopo. Grazie a tali donazioni l'Istituto Toniolo poté ampliare negli anni la sede di Sant'Ambrogio a Milano con l'acquisizione di immobili limitrofi alla dimora storica; essi oggi ospitano la biblioteca e molti istituti; con le stesse donazioni si attivò e si sviluppò la Facoltà di Agraria in Piacenza; furono portati avanti grazie alle donazioni anche gli atti relativi al Passo della Mendola dove, per decenni, si tennero moltissimi corsi di cultura per giovani studiosi, parecchi dei quali hanno segnato la storia italiana per la loro azione nel campo politico, economico, sociale.
Negli anni '50, quando padre Gemelli volle e realizzò la Facoltà di Agraria in Piacenza, l'Istituto Toniolo si fece promotore presso gli Enti locali e le Associazioni produttive di un'Istituzione, l'Ente Piacentino per l'Istruzione Superiore Agraria (EPISA), che garantisse la nuova realtà. Anche la realizzazione del grande "sogno" del Gemelli, la Facoltà di Medicina, vide un ingente impegno di energie da parte dell'Istituto Toniolo.
Negli ani '70 un gruppo di industriali di Busto Arsizio donò al Toniolo una sede dove si ubicò per anni il Centro di Calcolo dell'Università Cattolica; nacquero due Enti in Abruzzo attraverso l'Associazione Opera Santa Maria della Pace, per proseguire l'azione socio-sanitaria del Policlinico Gemelli; in Milano venne acquisito il "Palazzo della Seta", nel quale furono trasferiti gli uffici dell'Istituto Toniolo e numerosi uffici amministrativi dell'Università Cattolica, per decongestionare la sede storica e a vantaggio di nuove strutture per gli studenti e l'attività didattica.
Nel novembre 2010 si tenne il convegno "Un'idea di libertà", con il quale si celebrarono i novant'anni dell'Istituto Toniolo; il convegno si chiuse 26 novembre con l'intervento del presidente pro tempore, il cardinale Dionigi Tettamanzi.
Scopi
Gli scopi dell'Istituto sono[7]:
- promuovere conferenze e lezioni di cultura generale o speciale;
- fondare corsi di insegnamento superiore per addestrare i giovani nelle discipline filosofiche, giuridiche e sociali;
- istituire biblioteche e sale di lettura;
- intraprendere, appoggiare e diffondere pubblicazioni di qualsiasi genere corrispondenti all'indirizzo dell'Istituto;
- promuovere con ogni altro mezzo lo sviluppo degli studi superiori e la ricerca, garantendo in particolare il perseguimento dei fini istituzionali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e degli Enti da esso fondati o delle istituzioni cui partecipa in virtù della sua caratterizzazione;
- operare per il progresso e lo sviluppo delle attività sociali, ivi comprese quelle sanitarie finalizzate alla ricerca scientifica o comunque connesse alla cura e tutela della dignità umana.
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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