Chiesa particolare
Con il termine Chiesa particolare si intende una porzione amministrativa o sacramentale di una chiesa cristiana; tali chiese, originate con la primissima diffusione del Cristianesimo, godono di una larga autonomia e sono generalmente sottoposte all'autorità di un vescovo.
Significato dell'espressione
L'espressione Chiesa particolare indica la relazione dello stesso e unico soggetto, la Chiesa, ad una porzione della totalità dei fedeli.[1]
Diocesi
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Dando la definizione di diocesi, il Decreto Christus Dominus del Concilio Vaticano II offre la definizione di Chiesa particolare[2]: essa comprende direttamente l'elemento del governo, e indirettamente quello dello spazio. Si tratta, allora, della comunione dei battezzati governati dal vescovo con la cooperazione dei presbiteri, la quale per lo più si trova entro i confini di un particolare territorio[3].
In genere, quindi, nel Concilio Vaticano II e nel Codice di Diritto Canonico si ha l'identificazione della Chiesa particolare con la diocesi o altri organismi ad esse assimilati[4].
Il Codice di diritto canonico amplia ulteriormente il discorso, dicendo che alle diocesi vengono altre circoscrizioni ecclesiastiche assimilabili ad esse:[5]
- la prelatura territoriale e l'abbazia territoriale;
- il vicariato apostolico e la prefettura apostolica;
- l'amministrazione apostolica.
Vi sono anche Chiese particolari personali: sono quelle che vengono erette senza delimitazione territoriale; ciò fa sì che su un determinato territorio si possono avere più Chiese particolari, quindi più giurisdizioni ordinarie. Rientra in questa tipologia l'ordinariato castrense o militare
Chiese sui iuris
Per approfondire, vedi la voce Chiesa sui iuris |
Tuttavia il Concilio intende talvolta per Chiesa particolare i patriarcati, gli arcivescovati maggiori e altri organismi a questi assimilati, che indicano la comunione di quella porzione di popolo di Dio che, rimanendo integro il primato del Sommo Pontefice, gode di una propria disciplina, di propri usi liturgici, e di un proprio patrimonio teologico, spirituale e culturale[6].
La varietà di tutte queste Chiese, nell’unità che realizzano, mostra la cattolicità dell'una e indivisa Chiesa[7].
Chiese particolari e Chiesa universale
Come ben spiega la Lettera della Congregazione per la Dottrina della Fede Communionis Notio "su alcuni aspetti della Chiesa intesa come comunione" (28 maggio 1992), il rapporto tra Chiesa universale e Chiese particolari va concepito nel senso che in queste ultime, pur essendo particolari, "si fa presente la Chiesa universale con tutti i suoi elementi essenziali". Le Chiese particolari sono perciò costituite "a immagine della Chiesa universale"[8]:
« | Infatti, ontologicamente, la Chiesa-mistero, la Chiesa una ed unica secondo i Padri precede la creazione[9], e partorisce le Chiese particolari come figlie, si esprime in esse, è madre e non prodotto delle Chiese particolari. [..]
Da essa [la Chiesa universale], originata e manifestatasi universale, hanno preso origine le diverse Chiese locali, come realizzazioni particolari dell'una ed unica Chiesa di Gesù Cristo. Nascendo nella e dalla Chiesa universale, in essa e da essa hanno la loro ecclesialità. » | |
(n. 9)
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Note | |||||||
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Fonti | |||||||
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Bibliografia | |||||||
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Voci correlate | |||||||