Jean-Luc d'Achery
Luc d'Achery, O.S.B. Presbitero | |
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Età alla morte | 76 anni |
Nascita | Saint-Quentin 1609 |
Morte | Saint-Germain-des-Prés 29 aprile 1685 |
Vestizione | Abbazia ''de la Trinité'' di Vendôme, 4 ottobre 1632 |
Ordinazione presbiterale | 1635 ca. |
Luc d'Acheryo Jean-Luc (Saint-Quentin, 1609; † Saint-Germain-des-Prés, 29 aprile 1685) è stato un presbitero, letterato e storico francese. Fu bibliotecario presso la celebre abbazia maurina di Saint-Germain-des-Prés.
Cenni biografici
Entrò giovanissimo nel monastero benedettino di San Quintino, sua città natale. Non soddisfatto della vita mondana di quei monaci entrò nella congregazione di san Mauro (Maurini), fondata qualche anno prima. Fu dapprima nell'abbazia di Santa Trinità a Vendôme, dove emise i suoi voti nel 1632 e dove fu probabilmente ordinato sacerdote. Poi per problemi di salute fu trasferito nell'abbazia di Saint-Germain des Prés a Parigi, monastero che divenne la sua casa fino alla morte.
Per il suo zelo religioso fu molto stimato dai papi Alessandro VII e Clemente X. Fu bibliotecario della prestigiosa abazia al cui riordino attese praticamente tutta la vita, creando in essa uno scriptorium di validissimi collaboratori, da lui formati e diretti.
Fu uno dei principali promotori degli studi eruditi in seno alla Congregazione di san Mauro. Campo preferito dei suoi studi fu la storia medievale della Chiesa. Si occupò del beato Lanfranco, arcivescovo di Canterbury, del quale pubblicò tutte le opere con il titolo di Beati Lanfranci, Cantuariensis archiepiscopi et Angliae primatis.... Opera omnia quae reperiri potuerunt, pubblicata a Parigi nel 1648. Questa raccolta contiene anche una vita di Lanfranco, secondo un manoscritto dell'abbazia di Bec, e nell'appendice una vita di sant'Agostino di Canterbury, apostolo degli Anglo-Sassoni.
Su richiesta del suo superiore generale Grégoire Tarrisse scrisse un catalogo delle opere di scrittori ascetici, con notizie interessanti su ciascuno di essi: la Asceticorum, vulgo spiritualium, opusculorum quae inter Patrum opera reperiuntur indiculus pubblicata a Parigi nel 1648, e le opere del venerabile Guiberto Venerabilis Guiberti, abbatis B. Mariae de Novigento, Opera omnia, Parigi 1651.
Ma l'opera più importante, in cui d'Achery condensò il risultato di tutte le sue pazienti ricerche, fu la pubblicazione del Veterum aliquot scriptorum qui in Galliae bibliothecis, maxime Benedictinorum, latuerant spicilegium opera redatta tra il 1655 e il 1677 in tredici volumi. L'opera, sebbene presenta un certo disordine e talora anche mancanza di metodo, rimane tuttavia una fonte preziosa per la storia ecclesiastica del Medioevo. L'opera fu poi ripresa da Etienne Baluze e Edmond Martène che la ampliarono per una nuova edizione che vide la luce a Parigi nel 1723.
Non ultimo dei suoi meriti fu l'avere iniziato alle ricerche storiche molti suoi confratelli, tra cui il Mabillon, con i quali iniziò la raccolta di gran parte del materiale degli Acta Ordinis S. Benedicti.
Morì nel suo monastero il 29 aprile 1685.
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