Abbazia di Saint-Germain-des-Prés

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Abbazia di Saint-Germain-des-Prés
Flag of UNESCO.svg Bene protetto dall'UNESCO
Abbaye Saint Germain des Prés en 1687.jpg
Stampa dell'abbazia del 1687
Altre denominazioni
Stato Francia
Regione Île-de-France
Dipartimento {{{Provincia}}}
Comune Parigi
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Diocesi Arcidiocesi di Parigi
Religione Cattolica
Indirizzo {{{Indirizzo}}}
Telefono {{{Telefono}}}
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Posta elettronica [mailto: ]
Sito web

Sito ufficiale

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Proprietà {{{Proprietà}}}
Oggetto tipo Abbazia
Oggetto qualificazione {{{Oggetto qualificazione}}}
Dedicazione San Vincenzo di Saragozza
San Germano di Parigi
Vescovo {{{Vescovo}}}
Sigla Ordine qualificante O.S.B.
Sigla Ordine reggente O.S.B.
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Architetto


Stile architettonico
Inizio della costruzione VI secolo
Completamento XII secolo
Distruzione 1794
Soppressione
Ripristino
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Data di inaugurazione {{{AnnoInaugur}}}
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Data di consacrazione
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Titolo
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Note
Coordinate geografiche
48°51′14″N 2°20′04″E / 48.853889, 2.334444 bandiera Francia
Mappa di localizzazione New: Francia
Abbazia di Saint-Germain-des-Prés (Parigi)
Abbazia di Saint-Germain-des-Prés (Parigi)
Patrimonio UNESCO.png Patrimonio dell'umanità
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Pericolo Bene non in pericolo
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Scheda UNESCO
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L'abbazia di Saint-Germain-des-Prés (in passato nota in italiano come San Germano dei Prati[1][2][3]) è uno dei più antichi luoghi di culto cattolici di Parigi. Del complesso, attualmente rimane soltanto la chiesa, uno dei primi edifici in stile gotico della città, costruita in luogo di una più antica tra il 1014 e il 1163; essa è attualmente sede dell'omonima parrocchia, appartenente all'arcidiocesi di Parigi.[4]

La chiesa si affaccia su place Saint Germain des Prés, all'angolo tra Boulevard Saint-Germain e rue Bonaparte e si trova nei pressi della stazione della metropolitana di Parigi che porta il suo nome.[5]

Dal 26 ottobre 1953 è monumento storico di Francia.[6]

Storia

Le sue origini risalgono al 542 quando re Childeberto I la fece costruire per custodirvi delle reliquie di San Vincenzo che egli aveva ricevuto in Spagna durante l'assedio di Saragozza: Childeberto stava infatti assediando la città quando udì che la popolazione si era posta sotto la protezione di San Vincenzo. Questo lo portò a scegliere di interrompere l'assedio per non contrastare la protezione divina invocata e come tale lasciò la città. In segno di gratitudine per aver interrotto le ostilità, il vescovo di Saragozza gli offrì in dono la stola di San Vincenzo che in quella città era conservata.[7]

Posta quindi sotto patronato reale, l'abbazia divenne una delle più ricche di Francia; essa accolse un importante scriptorium già a partire dall'XI secolo e rimase un centro della vita intellettuale cattolica francese sino alla Rivoluzione francese.

Nel 558 la chiesa venne ufficialmente dedicata a San Vincenzo ad opera di Germano, vescovo di Parigi, il 23 dicembre; quello stesso giorno Childeberto morì. Per commemorare questi eventi, presso la chiesa venne eretto anche un monastero, i cui abati avevano giurisdizione temporale e spirituale sull'area del quartiere di Saint-Germain, che si era formato attorno alla chiesa (questo privilegio ebbe valore sino al 1670).

La chiesa venne saccheggiata più volte ed incendiata dai Normanni nel IX secolo sino a venire ricostruita nel 1014 e completata nel 1163, quando venne consacrata da papa Alessandro III. Il santo patrono scelto fu San Germano di Parigi (in francese, appunto, Saint Germain de Paris), quello stesso vescovo che aveva consacrato l'antica chiesa e che fu canonizzato nel 754 da papa Stefano II. Le grandi mura di Parigi, erette sotto il regno di Filippo II di Francia, non comprendevano la chiesa, il che consentì al complesso di espandersi ulteriormente. Venne costruito un nuovo refettorio per il monastero ad opera di Pierre de Montereau attorno al 1239 (questi fu più tardi l'architetto della Sainte-Chapelle).[8]

Il portale venne realizzato nel XII secolo e, dopo che questo crollò rovinosamente nel 1604, venne rimpiazzato da un nuovo portale classicheggiante nel 1606, eseguito da Marcel Le Roy. Nel Seicento l'abbazia divenne una potentissima sede benedettina e nel 1618 vi sorse la congregazione di San Mauro, che la rese un fondamentale centro culturale.[9]

Venne soppressa durante la Rivoluzione, dopo che gran parte dell'edificio era andata distrutta in un incendio nel 1794. Nelle vicinanze del monastero ebbe luogo uno degli episodi più feroci della Rivoluzione Francese: il massacro di 318 preti da parte della folla, il 3 settembre 1792. La chiesa, chiusa al culto, venne riaperta nel 1803.[10]

Tra il 1821 e il 1854, al chiesa fu oggetto di una lunga serie di restauri conservativi, dapprima sotto la direzione di Étienne-Hippolyte Godde, poi, dal 1840, di Victor Baltard. Nel 2012, fu realizzato il nuovo presbiterio sotto la crociera[11].

Note
  1. (IT) Vittorio Ceroni, Maria Gonzaga: nata per esser regina su books.google.it, La Lucerna, 1952 URL consultato il 2023-11-05
  2. (IT) La Civiltà cattolica su books.google.it, Civiltà Cattolica, 1908 URL consultato il 2023-11-05
  3. (IT) Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni su books.google.it, Tipografica Emiliana, 1840 URL consultato il 2023-11-05
  4. (FR) Saint-Germain des prés su paris.catholique.fr. URL consultato il 2 gennaio 2015
  5. (DEENESFRJAKOITNL, po, RUZH) Église Saint-Germain-des-prés su parisinfo.com. URL consultato il 2 gennaio 2015
  6. (FR) Eglise Saint-Germain-des-Prés su culture.gouv.fr. URL consultato il 2 gennaio 2015
  7. S. Germain dè Près su duepassinelmistero.com. URL consultato il 2 gennaio 2015
  8. (EN) [Paris Voce], in Charles George Herbermann (a cura di), Catholic Encyclopedia, 15 voll., Robert Appleton Company, New York 1907-1914
  9. Maurini su treccani.it. URL consultato il 2 gennaio 2015
  10. (FR) Paris, église Saint-Germain-des-Prés su patrimoine-histoire.fr. URL consultato il 2 gennaio 2015
  11. (FR) Chœur de Saint-Germain des Prés su paris.catholique.fr. URL consultato il 2 gennaio 2015
  12. Francesco di Borbone-Conti su it.wikipedia.org. URL consultato il 01-07-2023
  13. Luisa Margherita di Lorena su it.wikipedia.org. URL consultato il 01-07-2023
  14. Gaston-Henri de Bourbon-Verneuil su it.wikipedia.org. URL consultato il 01-07-2023
  15. Luigi Cesare di Borbone su it.wikipedia.org. URL consultato il 01-07-2023
  16. Luigi di Borbone-Condé su it.wikipedia.org. URL consultato il 01-07-2023
Collegamenti esterni