Lorenzo Priuli

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Lorenzo Priuli
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 61 anni
Nascita Venezia
9 agosto 1538
Morte Venezia
26 gennaio 1600
Sepoltura Basilica di San Marco (Venezia)
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale settembre 1590
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Consacrazione vescovile 25 gennaio 1591 dall'arc. Marcello Acquaviva
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Cardinale
5 giugno 1596 da Clemente VIII (vedi)
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Cardinale per 3 anni, 7 mesi e 21 giorni
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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al pontificato
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Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Lorenzo Priuli (Venezia, 9 agosto 1538; † Venezia, 26 gennaio 1600) è stato un cardinale e patriarca italiano.

Cenni biografici

Nato a Venezia, di una famiglia senatoria. Terzo dei cinque figli di Giovanni Priuli e Laura Donà (o Donato). Il suo cognome è anche elencato come Prioli, come Priolo e come Priulo. Altri cardinali della famiglia furono Matteo Priuli (1616), Pietro Priuli (1706), Luigi Priuli (1712); Antonio Marino Priuli (1758).

Formazione e attività diplomatica

Studiò a Padova senza conseguire un dottorato. Ebbe un'educazione classica e nel contempo orientata alla carriera politica; nel 1562 venne eletto tra i Savi degli Ordini della Repubblica di Venezia (un corpo deliberativo senza potere, incaricato della formazione della giovane nobiltà al governo). In seguito è entrato nel Collegio dei Savi. Fu ambasciatore speciale a Venezia per il matrimonio di Francesco, figlio del granduca Cosimo I de' Medici, con Giovanna, figlia dell'imperatore Ferdinando I nel 1566.

Ambasciatore in Spagna, 27 novembre 1572 ed ambasciatore in Francia dal 1579 al 1582. Ambasciatore presso la Santa Sede, 11 giugno 1583 - 1586. Consigliere al sestiere di Santa Croce, 1586. Provveditore della Zecca, 1587. Ha risolto la disputa per la costruzione del ponte di Rialto, 1588. Podestà di Brescia, 1590.

Il 4 agosto 1590 fu eletto al patriarcato di Venezia dal Senato veneziano con 122 voti a favore e 79 contrari, su un gruppo di sei candidati, due laici e sei chierici. Lorenzo era uno dei laici.

Ordini sacri: ordinato nel settembre 1590 (non si trovano ulteriori informazioni).

Patriarcato

Eletto patriarca di Venezia, con indulto per aver ricevuto gli ordini sacri quattro mesi prima e per non avere il dottorato, il 7 gennaio 1591. Consacrato il 25 gennaio 1591 da Marcello Acquaviva(ch), arcivescovo di Otranto e nunzio a Venezia (non si trovano ulteriori informazioni). Fu insediato il 27 gennaio 1591 nella Basilica di San Pietro in Castello.

Nel 1591 pose con grande solennità la prima pietra della chiesa di San Nicola di Tolentino. Con l'esempio e la legislazione, egli riformò il clero e provvide alla sua istruzione. Con un breve del 25 aprile 1592, papa Clemente VIII esortò il patriarca Priuli a visitare tutte le chiese dei regolari, anche quelle che non erano sotto la sua giurisdizione, correggendo ciò che riteneva opportuno e fomentando la pratica della disciplina e delle opere regolari.

Celebrò un sinodo metropolitano dal 9 all'11 settembre 1592 in cui si discusse la riforma del clero e furono emanati decreti riguardanti l'uso delle immagini nei dipinti delle chiese, secondo le direttive del Concilio di Trento. Celebrò un altro sinodo dal 15 al 17 novembre 1594; alcuni decreti sinodali si riferivano al seminario e al sostegno dei suoi chierici. Restaurò la cattedrale patriarcale nel 1594. Incaricò Francesco Smeraldi per la realizzazione della facciata della basilica di S. Pietro nel sestiere di Castello, concattedrale della città insieme alla basilica di S. Marco.

Cardinalato

Creato cardinale presbitero nel concistoro del 5 giugno 1596, il 30 giugno successivo, Ascanio Colonna, ciambellano privato di Sua Santità, portò la berretta rossa al nuovo cardinale a Venezia. Ha ricevuto il cappello rosso il 29 ottobre 1596 e il titolo di Santa Maria in Traspontina il 2 dicembre 1596.

Morte

Morto il 26 gennaio 1600 a Venezia. I suoi funerali furono celebrati in pompa magna e con la partecipazione di tutti gli ordini di cittadini. Sepolto nella cattedrale patriarcale di Venezia, sotto il pavimento, accanto all'altare di San Giovanni Evangelista, il secondo altare sul lato nord della navata sotto una pietra senza iscrizione. A sinistra e a destra del dipinto, sopra l'altare, compaiono due tavolette metalliche, abbastanza alte sulla parete, e ciascuna con lo stemma del cardinale Priuli. Per disposizione testamentaria, il nipote, Marco Priuli, fece erigere, lateralmente all'altare, un elogio funebre. Quando il suo corpo fu riesumato nel 1624, era incorrotto.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Patriarca di Venezia Successore: PatriarchNonCardinal PioM.svg
Giovanni Trevisan, O.S.B. 7 gennaio 1591 - 21 gennaio 1600 Matteo Zane I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Giovanni Trevisan, O.S.B. {{{data}}} Matteo Zane
Predecessore: Primate di Dalmazia Successore: PrimateNonCardinal PioM.svg
Giovanni Trevisan, O.S.B. 7 gennaio 1591 - 21 gennaio 1600 Matteo Zane I
II
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X
con
con
Giovanni Trevisan, O.S.B. {{{data}}} Matteo Zane
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Maria in Traspontina Successore: CardinalCoA PioM.svg
Francisco de Toledo Herrera, S.I. 5 giugno 1596 - 21 gennaio 1600 Erminio Valenti I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Francisco de Toledo Herrera, S.I. {{{data}}} Erminio Valenti
Collegamenti esterni
  • Giuseppe Trebbi PRIULI, Lorenzo, Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 85, 2016
Voci correlate