Museo Abbaziale di Montevergine (Mercogliano)

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Museo Abbaziale di Montevergine (Mercogliano)
Montevergine MuAbb Sc.senese Madonnamaesta XIV.jpg
Ambito senese, Madonna con Gesù Bambino in trono (XIV secolo), tempera su tavola
Altre denominazioni
Categoria Musei diocesani
Stato bandiera Italia
Regione ecclesiastica Regione ecclesiastica Campania
Regione Stemma Campania
Provincia Avellino
Comune Mercogliano
Località o frazione {{{Località}}}
Diocesi Abbazia territoriale di Montevergine
Indirizzo Abbazia di Montevergine
83013 Mercogliano (AV)
Telefono +39 0825 72924
Fax
Posta elettronica museoabbaziale@montevergine.org
Sito web [1]
Facebook
Proprietà Abbazia territoriale di Montevergine
Tipologia arte sacra, archeologico
Contenuti Arredi sacri, ceramiche, dipinti, ex voto, gioielli, grafica e disegni, lapidi, libri antichi a stampa, medaglie, metalli, monete, paramenti sacri, reperti archeologici, sculture, suppellettile liturgica, tessuti
Servizi Accoglienza al pubblico, biglietteria, bookshop, caffetteria, didattica, sale per eventi e mostre temporanee, servizio ristoro, visite guidate
Sistema museale di appartenenza
Sede Museo Abbazia di Montevergine
Datazione sede
Sede Museo 2°
Datazione sede 2°
Fondatori abate Anselmo Ludovico Tranfaglia, prof. Bruno Molajoli
Data di fondazione 21 settembre 1968
Note
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Coordinate geografiche
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Il Museo Abbaziale di Montevergine, frazione del comune di Mercogliano (Avellino), collocato nell'Abbazia di Montevergine, è stato aperto al pubblico il 21 settembre 1968, per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dall'abbazia e dal territorio diocesano.

Storia

Nel 1764, l'abate Matteo Jacuzio raccoglieva e disponeva, in un corridoio sito presso la portineria e il cosiddetto "Chiostro dei Corvi", vari reperti lapidei, in prevalenza d'età romana e medioevale, ricordandone la sistemazione con un'epigrafe che ne celebrava il recupero e l'allestimento. Da questa iscrizione comprendiamo come in realtà i marmi antichi riuniti ed esposti dall'abate fossero in realtà già prima del 1764 presenti e conservati all'interno del monastero. Tuttavia, nella sua opera più nota, il Brevilogio della cronica ed istoria dell'insigne santuario reale di Montevergine (1777), egli ricorda come i marmi medioevali da lui raccolti, insieme a quelli antichi nel "museo", fossero pervenuti nel chiostro a seguito delle trasformazioni interne dell'Abbazia in età barocca. Il museo rimaneva dunque, in quel periodo, a tutti gli effetti ed esclusivamente un lapidario.

Il progetto di riunire assieme marmi e dipinti, ma anche oggetti liturgici, documenti d'archivio, ex voto, arazzi, paramenti sacri, sculture ed arredi, risale invece al secondo dopoguerra, e più precisamente alla fine degli anni Cinquanta del XX secolo, sotto il "governo" dell'abate Anselmo Ludovico Tranfaglia e con la determinante collaborazione della Soprintendenza della Campania, allora diretta dal prof. Bruno Molajoli. Se ne prevedeva inizialmente l'apertura nel settembre del 1967, ma l'inaugurazione fu poi rimandata al 21 settembre 1968. Il risultato è dettagliatamente descritto dal padre Mongelli nella Guida storico-artistica del santuario di Montevergine (1969):

  • all'ingresso, dal lato del chiostro, erano esposti i sepolcri di Cassiodoro Simeoni, di Andrea de Candida, di Bertrand de Lautrec, il sarcofago romano di Minio Proculo, il lavabo da sagrestia del XVII secolo e la statua di Santa Rosalia;
  • nella prima sala erano conservati i reperti archeologici di età romana e medioevale, fra i quali i capitelli a stampella e i frammenti degli amboni del XIII secolo;
  • nella "sala grande" erano custoditi tutti i dipinti - dalla Madonna di san Guglielmo da Vercelli e l'ex voto di Margherita di Savoia alle opere sei-settecentesche -, ma anche la Cattedra abbaziale e la statua lignea di Gesù Cristo crocifisso schiodato, i sepolcri dei Lagonissa ed una teca con gli oggetti liturgici;
  • la terza sala, più piccola, era attrezzata con vetrine contenenti paramenti sacri, oreficerie e documenti.

Nel 1998 questo stesso Museo, caratterizzato da un impianto espositivo tradizionale di tipo didattico-scientifico, con le opere disposte in ordine cronologico o divise per tecniche e materiali, è stato restaurato e riallestito su progetto della Soprintendenza BAPPSAE di Salerno e Avellino nel corso dei lavori per il Giubileo del 2000.

Percorso espositivo e opere

L'itinerario museale, articolato su due livelli, si sviluppa in quattro sezioni espositive, lungo il quale sono presentati reperti archeologici, opere e suppellettile liturgica, databili dal IV secolo a.C. al XX secolo.

Sezione I - Dipinti

Nella sezione sono conservati dipinti, icone ed opere lignee, tra le quali si segnalano:

Cattedra abbaziale (XIII secolo), legno intagliato

Completano la sezione due autentici capolavori di arte lignea:

Inoltre, nella la sezione è esposta:

Sezione II - Parametri sacri e suppellettile liturgica

Nella sezione sono esposti parametri sacri e suppellettile liturgica. Di notevole interesse:

Sezione III - Sculture e reperti archeologici

La sezione è dedicata in particolare ai reperti archeologici ed alle opere scultoree, tra i quali si notano:

Sarcofago strigilato con Protomi leonine e teste di Gorgone (II - III secolo), marmo scolpito ad altorilievo

Sezione IV - Impronta della Madonna

Nella sezione si trovano due celebri oggetti devozionali legati strettamente alla storia del Santuario:

Pietra detta Impronta della Madonna
  • Pietra conosciuta come Impronta della Madonna, legata alla tradizione dei pellegrinaggi a Montevergine.
  • Pozzo, dal quale sgorga la limpida acqua sorgiva, nel punto in cui decise di fermarsi, stremato dalle fatiche del viaggio, nel XII secolo, san Guglielmo da Vercelli; ed è qui che il Santo costruì la chiesa che avrebbe dedicato alla Madonna di Montevergine.

Mostra permanente dei presepi

Dal settembre 1974, completa la visita al Museo, la mostra permanente di presepi (XVIII - XX secolo), che articolata in nove sale, né espone pregevoli esemplari, in miniatura e di grandi dimensioni, provenienti da varie regioni italiane e da paesi europei, americani, asiatici ed africani, tra i quali spiccano:

Galleria fotografica

Bibliografia
  • AA.VV., Il Santuario di Montevergine. Storia e Arte, Montevergine 2005
  • AA.VV., Il Museo Abbaziale di Montevergine: catalogo delle opere, Editore: Artstudio-Paparo, Napoli 2016 ISBN: 9788899130305
  • Erminia Giacomini Miari, Paola Mariani, Musei religiosi in Italia, Editore Touring, Milano 2005, p. 50 ISBN 9788836536535
Voci correlate
Collegamenti esterni