Museo Diocesano d'Arte Sacra di Sulmona
Museo Diocesano d'Arte Sacra di Sulmona | |
---|---|
Volto di Gesù Cristo (part. di Maria Maddalena che con i propri capelli asciuga i piedi di Gesù), XIII secolo, affresco | |
Categoria | Musei diocesani |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Abruzzo-Molise |
Regione | Abruzzo |
Provincia | L'Aquila |
Comune | Sulmona |
Diocesi | Diocesi di Sulmona-Valva |
Indirizzo | Piazza Garibaldi 67039 Sulmona (AQ) |
Telefono | +39 0864 212962 |
Proprietà | Diocesi di Sulmona-Valva |
Tipologia | arte sacra |
Contenuti | codici miniati, dipinti, manoscritti, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica |
Servizi | accoglienza, biglietteria, biblioteca, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | Polo culturale sulmonese |
Sede Museo | ex Monastero di Santa Chiara, refettorio e chiesa |
Datazione sede | 1269 |
Data di fondazione | 18 dicembre 2002 |
Il Museo Diocesano d'Arte Sacra di Sulmona (L'Aquila), aperto al pubblico il 18 dicembre 2002, ha sede nel refettorio e nella chiesa dell'ex Monastero di Santa Chiara, fondato nel 1269, da Florisenda da Palena. Il cenobio subì diverse devastazioni, tra cui quella dovuta al terribile terremoto del 1706, fino a giungere alla chiusura nel 1866. Dopo un'intensa opera di restauro, oggi accoglie un Polo culturale che comprende:
- Museo Diocesano di Arte Sacra,
- Pinacoteca Comunale di Arte Moderna,
- Biblioteca Diocesana.
Il Museo venne istituito per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla Cattedrale di San Panfilo e dal territorio diocesano.
Percorso espositivo ed opere
L'itinerario museale si si sviluppa in due sezioni espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal XII al XVIII secolo.
Sezione I - Dipinti e sculture
La sezione conserva pregevoli dipinti e sculture, tra cui spiccano:
- Santa Maria Maddalena che con i propri capelli asciuga i piedi di Gesù Cristo (XIII secolo), affresco, rinvenuto durante i lavori di restauro degli anni Novanta nella cappella privata delle Clarisse (attualmente sala espositiva). Il dipinto è parte di un ciclo di dipinti murali raffigurante:
- Storie della vita di Gesù Cristo;
- Storie della vita di san Francesco d'Assisi.
- Statua di Santa Caterina d'Alessandria (XIV secolo), in legno policromo e dorato.
- Statua della Madonna con Gesù Bambino in trono (prima metà del XV secolo), in legno intagliato, dipinto e dorato, di anonimo scultore abruzzese, proveniente dalla Chiesa di San Paolo in Campo di Giove.[1]
- Statua della Madonna con Gesù Bambino (XV secolo), in legno intagliato e dipinto, proveniente da Scanno.
- Gesù Cristo crocifisso (prima metà del XV secolo), in legno intagliato e dipinto, di Giovanni da Sulmona, proveniente dalla Chiesa di San Pietro.[2]
- Sportello d'organo (1501), tavola attribuita al Maestro di Caramanico e formato da quattro pannelli raffiguranti:
- San Giacomo Maggiore (XVI secolo), olio su tela, attribuita al pittore Paolo Olmo.
- Deposizione di Gesù Cristo dalla croce (XVI secolo), dipinto di scuola umbro-marchigiana.
- Madonna e San Giovanni evangelista (XVI secolo), dipinti su tavola, ritagliati secondo il profilo della figura. L'atteggiamento dei volti e i modi fanno ritenere che le due figure facevano parte di una Crocifissione giunta a noi mancante della parte centrale.
- Natività di Maria (prima metà del XVII secolo), dipinto di Giuseppe Cesari detto Cavalier d'Arpino.
- Madonna con Gesù Bambino, angeli e santi (fine XVII - inizio XVIII secolo), dipinto di anonimo pittore sulmonese.
Sezione II - Suppellettile liturgica e paramenti sacri
Nella sezione sono esposti preziosi oggetti liturgici e paramenti sacri. Di rilievo:
- Casula (XIII secolo ca.), in lampasso di seta bianca, broccato oro e taffettà, di manifattura palermitana.
- Messale (XIII secolo), codice membranaceo miniato, nel quale vi sono interessanti miniature che rappresentano:
- Madonna con Gesù Bambino in trono;
- Ultima Cena;
- Crocifissione;
- Scena della Consacrazione.
- Patena con l'Annunciazione (XIV secolo), decorata a bulino e con smalti figurati, opera di Ciccarello di Francesco di Bentevenga.
- Calice (XIV secolo), in argento dorato e smalti traslucidi, di Ciccarello di Francesco di Bentevenga.
- Baculo pastorale (fine del XIV secolo) con al centro del riccio il gruppo dell'Annunciazione.
- Croce processionale (XV secolo), in legno e lamine d'argento, cesellato e sbalzato, opera di un anonimo orafo sulmonese.
- Pace (XVI secolo), in argento montata su legno, con una decorazione articolata in due scene figurative:
- registro superiore, Incoronazione di Maria Vergine;
- registro inferiore, San Domenico di Guzmán e santa Chiara d'Assisi assorti in preghiera, inseriti in un paesaggio montagnoso
- Turibolo (XVII secolo), in argento, di bottega napoletana.
- Navicella portaincenso (fine XVII - inizio XVIII secolo), in argento, di bottega napoletana.
- Ostensorio (XVIII secolo), in argento, di bottega napoletana.
- Pisside (XVIII secolo), in argento, di bottega napoletana.
- Pianeta (XVIII secolo), in damasco liserè broccato in seta e oro, decorata con tralci ondulati verticali e paralleli su cui si inseriscono mazzolini fioriti.
Galleria fotografica
|
Note | |
Bibliografia | |
Voci correlate | |