Museo Diocesano di Fermo
Museo Diocesano di Fermo | |
Manifattura araba, Casula di san Tommaso Becket (1116), seta ricamata in oro | |
Categoria | Musei diocesani |
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Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Marche |
Regione | Marche |
Provincia | Fermo |
Comune | Fermo |
Diocesi | Arcidiocesi di Fermo |
Indirizzo |
Piazza del Girfalco, 1 63900 Fermo (FM) |
Telefono | +39 0734 229005, +39 0734 229350 |
Fax | +39 0734 220386 |
Posta elettronica | beniculturali@fermo.chiesacattolica.it |
Proprietà | Arcidiocesi di Fermo |
Tipologia | arte sacra |
Contenuti | arredi sacri, ceramiche, codici miniati, dipinti, grafica e disegni, incunaboli, lapidi, libri antichi a stampa, manoscritti, metalli, monete, mosaici, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica, tessuti, vetri |
Servizi | accoglienza al pubblico, biglietteria, bookshop, didattica, fototeca, organizzazione di eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | Rete Museale della Città di Fermo |
Sede Museo | Oratorio della Confraternita del Suffragio |
Fondatori | mons. Cleto Bellucci |
Data di fondazione | 16 aprile 2004 |
Il Museo Diocesano di Fermo, allestito negli ambienti dell'Oratorio dell'estinta Confraternita del Suffragio, attigua alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, è stato inaugurato il 16 aprile 2004, per volere dell'arcivescovo Cleto Bellucci (1976 - 1997), con lo scopo di conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dal Duomo e dal territorio diocesano.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale, si sviluppa in cinque sale espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal X al XX secolo ed ordinate per tipologia.
Sala I - Tesoro della Cattedrale
Nella sala è esposto il Tesoro della Cattedrale, nel quale emergono:
- Messale miniato (XIII secolo).
- Missale de Firmonibus (1436), codice miniato eseguito dal miniaturista milanese Giovanni di Ugolino (o Ugolino di Vanni).
- Stauroteca di papa Pio III (XV secolo), di ambito veneziano.
- Ciborio monumentale (1570), in bronzo, dei fratelli Lombardi-Solari.
- Tabernacolo (1571), in bronzo parzialmente dorato.
- Baculo pastorale di papa Sisto V (1572), in tartaruga, avorio e argento.
- Baculo pastorale del vescovo Alessandro Borgia (1724), in argento dorato.
Sala II - Argenteria
Nella sala sono conservati preziosi oggetti liturgici, tra cui si segnalano:
- Servizio pontificale del cardinale Cesare Brancadoro (primo quarto del XIX secolo), realizzato dal celebre orafo romano Giuseppe Valadier.
- Ostensorio del cardinale Filippo de Angelis (terzo quarto del XIX secolo).
Sala III - Paramenti sacri
La sala presenta pregevoli paramenti sacri, databili dal XVII al XX secolo. Di grande interesse storico-artistico:
- Casula di san Tommaso Becket (1116), in seta ricamata in oro, di manifattura araba, donata alla Chiesa fermana dalla madre del Santo, in ricordo dell'amicizia del figlio con il vescovo Presbitero (1184 - 1202): entrambi erano studenti allo Studium di Bologna.
Sala IV - V, Pinacoteca
La pinacoteca, che si sviluppa in due sale, raccoglie opere di celebri artisti. Di rilievo:
- Madonna con Gesù Bambino tra san Giovanni Battista e santa Maria Maddalena (XV secolo), tempera su tavola, di anonimo pittore marchigiano.
- Polittico con Madonna con Gesù Bambino in trono e angeli tra san Antonio abate, san Marone, san Sebastiano e sant'Agata (1457 ca.), tempera su tavola, di Marino Angeli, proveniente dalla Chiesa del SS. Salvatore in Collina di Monte Vidon Combatte.[1]
- Polittico di santa Lucia (fine XV - inizio XVI secolo), di Vittore Carpaccio.
- Sacra Famiglia con san Giovannino e sant'Isidoro (prima metà del XVIII secolo), olio su tela, di Corrado Giaquinto.
Galleria fotografica
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Note | |
Bibliografia | |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |