Papa Pio III
Pio III Papa | |
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al secolo Francesco Nanni Todeschini Piccolomini | |
Ambito italiano, Ritratto di papa Pio III (1503), olio su tela; Berlino, Gemäldegalerie | |
Età alla morte | 64 anni |
Nascita | Sarteano 29 maggio 1439 |
Morte | Roma 18 ottobre 1503 |
Sepoltura | Città del Vaticano, Sacre Grotte Vaticane |
Ordinazione presbiterale | 30 settembre 1503 |
Nominato arcivescovo | 6 febbraio 1460 da Pio II |
Consacrazione vescovile | 1503 dal card. Giuliano della Rovere |
Creato Cardinale |
5 marzo 1460 da Pio II (vedi) |
Cardinale per | 43 anni, 7 mesi e 13 giorni |
Incarichi ricoperti prima dell'elezione |
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Informazioni sul papato | |
215° vescovo di Roma | |
Elezione al pontificato |
22 settembre 1503 Conclave del settembre 1503 |
Consacrazione | 8 ottobre 1503 |
Fine del pontificato |
18 ottobre 1503 (per decesso) |
Durata del pontificato |
26 giorni |
Predecessore | papa Alessandro VI |
Successore | papa Giulio II |
Extra | Papa Pio III Anni di pontificato |
Cardinali | creazioni |
Collegamenti esterni | |
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Pio III, al secolo Francesco Nanni Todeschini Piccolomini, in latino: Pius III (Sarteano, 29 maggio 1439; † Roma, 18 ottobre 1503), è stato il 215° vescovo di Roma e papa italiano dal 22 settembre alla sua morte.
Biografia
Nato a Siena, era il quarto figlio di Nanno Todeschini e Laudomia Piccolomini e nipote di papa Pio II, da parte della madre. Suo zio, il pontefice, gli permise di prendere il nome e lo stemma della famiglia Piccolomini. Zio del cardinale Giovanni Piccolomini (1517). Altri cardinali della famiglia furono Celio Piccolomini (1664), Enea Silvio Piccolomini (1766) e Giacomo Piccolomini (1844). Il suo cognome è anche registrato come Piccolomini Todeschini. Era chiamato il cardinale di Siena. Seguì gli studi di legge a Perugia, dove conseguì il dottorato.
All'età di soli 22 anni, il 6 febbraio 1460, fu nominato Amministratore apostolico della nuova sede metropolitana di Siena, mantenne l'incarico fino alla sua elezione a pontefice: gli erano stati assegnati il titolo e le insegne di arcivescovo il 23 aprile 1459, ma non potè ricevere la consacrazione episcopale se non quando divenne papa. Per molti anni è stato protettore di Inghilterra e Germania e cardinale diacono di Sant'Eustachio dallo zio Pio II.
Fu legato pontificio in occasione di importanti missioni, ad esempio per Pio II, alla dieta di Ratisbona, e per Sisto IV nel tentativo di ripristinare l'autorità pontificia in Umbria.
Cardinalato
Creato cardinale diacono nel Concistoro del 5 marzo 1460 celebrato a Siena; arrivò a Siena il 21 marzo successivo e ricevette il Cappello cardinalizio nella cattedrale di Siena lo stesso giorno, assieme alla diaconia di Sant'Eustachio il 26 marzo.
Nominato Legato ''a latere'' nelle Marche di Piceno, lasciò Siena il 30 aprile 1460; tornò a Roma il 1º febbraio 1461 e fu di nuovo nella sua legazione il 1º giugno successivo. Ritornato a Roma l'8 novembre, si recò a Narni con i cardinali Giovanni Bessarione e Alessandro Oliva nel mese di aprile 1462 per portare a Roma il teschio dell'Apostolo Sant'Andrea.
Arcidiacono di Brabante nella cattedrale di Cambrai dal 1462 fino al 1503. Il 9 novembre 1463 andò a Pienza per qualche tempo a causa della peste. Quando Pio II si recò ad Ancona il 18 giugno 1464, nominò il cardinale, l'11 giugno, suo legato a Roma e nello Stato Pontificio per la durata della sua assenza. Participò al Conclave del 1464 che elesse Papa Paolo II. Gli fu dato l’incarico di ricevere i’Imperatore del Sacro Romano Impero Federico III alle porte di Roma il 24 dicembre 1468. Rassegnò le dimissioni dalla commenda del monastero Cistercense di San Salvatore Montisarmati di Siena, il 15 maggio 1469 e ricevette il monastero Benedettino di Quarto, nella stessa arcidiocesi. Grazie alla sua conoscenza del tedesco, fu nominato legato in Germania il 18 febbraio 1471; partì per la sua legazione il 18 marzo e arrivò a Ratisbona in maggio per partecipare alla Dieta; ebbe poco successo; ritornato a Roma il 27 dicembre fu ricevuto nel Concistoro pubblico dal nuovo Papa Sisto IV. Non participò al conclave del 1471 che elesse Papa Sisto IV poiché si trovava in Germania. Cardinale protodiacono in agosto 1471. Rassegnò le dimissioni, il 19 marzo 1483, dalla commenda del monastero Benedettino di S. Maria inter Montes, diocesi di Ginevra.
Participò al conclave del 1484 che elesse Papa Innocenzo VIII; come Cardinale protodiacono annunciò al popolo l’elezione del nuovo papa e lo incoronò l'11 settembre 1484. Nominato amministratore apostolico della sede di Fermo il 21 febbraio 1485, si dimise dall'incarico il 26 maggio 1494 in favore di Agostino Piccolomini; fu di nuovo nominato quando quest'ultimo cessò nel 1496 e mantenne l'incarico fino alla sua elezione a pontefice. Il 5 novembre 1488 venne nominato Legato "a latere" a Perugia; partì per la sua legazione l'11 novembre, pacificò la città e regolò i confini delle città di Foligno e Spello, che erano in conflitto; tornò definitivamente a Roma il 15 novembre 1489 e il 20 novembre si recò nel Palazzo Apostolico per salutare il papa, che era appena ritornato da Ostia. Participò al conclave del 1492 che elesse Papa Alessandro VI; lo incoronò il 20 agosto 1492 sui gradini della Basilica Vaticana. Venne nominato Legato "a latere" presso il re Carlo VIII di Francia il 1º ottobre 1493; partì per la sua legazione il 17 ottobre; il re arrivò fu a Lucca l'8 novembre ma non ricevette il cardinale che ritornò a Roma il 5 marzo 1495. Si recò ad Orvieto con il pontefice il 27 maggio 1495, lasciando Roma, preceduti dalle truppe francesi.
Nominato amministratore della sede di Pienza e Montalcino il 31 ottobre 1495, tenne l'incarico fino al marzo 1498; gli succedette Girolamo Piccolomini. Nell'agosto 1497 fu nominato membro di una commissione di sei cardinali per preparare la bolla della Riforma della Chiesa che il Papa firmò. Il 30 agosto 1497 si dimise dalla commenda del monastero Benedettino di S. Maria di Caramagna, arcidiocesi di Torino e il 30 aprile 1498, da quella del monastero Camaldolese di Rocca, diocesi di Arezzo. L'8 febbraio 1501 fu nominato membro di una commissione dei tre cardinali capi di ordini, incaricata del finanziamento della Crociata. Participò al primo conclave del 1503 e fu eletto papa; vi presero parte 36 cardinali.
Si oppose con coraggio alla politica di Alessandro VI e, in mezzo ai tumulti seguiti alla morte di quest'ultimo, fu infine eletto Papa, anche grazie all'interessamento del Cardinale della Rovere (che in seguito diventò Papa Giulio II), ricevendo l'incoronazione l'8 ottobre 1503.
Accordò successivamente a Cesare Borgia il permesso di rientrare a Roma, ma contemporaneamente mise mano con sollecitudine alla riforma della curia.
Morì dopo solo ventisei giorni di pontificato, per un'ulcera alla gamba o, come sostenuto da alcuni, a causa di un veleno somministratogli su istigazione di Pandolfo Petrucci, governatore di Siena.
Il suo successore fu papa Giulio II.
Onorificenze
Gran Maestro dell'Ordine Supremo del Cristo | |
Genealogia episcopale
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B.Clun.
- Papa Sisto IV
- Papa Giulio II
- Papa Pio III
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Siena | Successore: | |
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Antonio Piccolomini (vescovo) |
6 febbraio 1460 – 22 settembre 1503 | Giovanni Piccolomini |
Predecessore: | Abate di Santa Maria d'Acqualunga | Successore: | |
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? | 1460–1503 | Galeazzo Pietra |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Fermo | Successore: | |
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Giovanni Battista Capranica Vescovo |
1485 - 1494 | Agostino Piccolomini | I |
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Agostino Piccolomini | 1496 - 1503 | Francisco de Remolins Vescovo |
II |
Predecessore: | Legato apostolico di Perugia e dell'Umbria | Successore: | |
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Giovanni Arcimboldi | 5 novembre 1488 – 15 novembre 1489 | Juan de Borja Llançol de Romaní |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Pienza e Montalcino | Successore: | |
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Agostino Patrizi Piccolomini Vescovo |
1495 - 1498 | Girolamo I Piccolomini Vescovo |
Predecessore: | Cardinale diacono di Sant'Eustachio | Successore: | |
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Jaime de Portugal | 1460-1503 | Alessandro Farnese |
Predecessore: | Papa | Successore: | |
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Papa Alessandro VI | 22 settembre 1503 - 18 ottobre 1503 | Papa Giulio II |
Bibliografia | |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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- Amministratori apostolici di Pienza e Montalcino
- Vescovi di Fermo
- Cardinali diaconi di Sant'Eustachio
- Vescovi di Siena
- Abati di Santa Maria d'Acqualunga
- Presbiteri ordinati nel 1503
- Presbiteri italiani del XVI secolo
- Italiani del XVI secolo
- Presbiteri del XVI secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1503
- Vescovi italiani del XVI secolo
- Vescovi del XVI secolo
- Vescovi per nome
- Vescovi consacrati da Giulio II
- Italiani
- Arcivescovi per nome
- Concistoro 5 marzo 1460
- Cardinali italiani del XV secolo
- Italiani del XV secolo
- Cardinali del XV secolo
- Cardinali per nome
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