Museo Diocesano e Cripta di San Feliciano di Foligno
Museo Diocesano e Cripta di San Feliciano di Foligno | |
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Francesco di Valdambrino (attr.), Statua di san Feliciano (1420 ca.), legno scolpito e intagliato policromo | |
Altre denominazioni | Museo Capitolare e Diocesano di Foligno |
Categoria | Musei diocesani |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Umbria |
Regione | Umbria |
Provincia | Perugia |
Comune | Foligno |
Diocesi | Diocesi di Foligno |
Indirizzo | Largo Carducci 06034 Foligno (PG) |
Telefono | +39 0742 261417 +39 0742 351209 |
Fax | +39 0742 349021 |
Posta elettronica | info@diocesifoligno.it museodiocesano@diocesidifoligno.it |
Proprietà | Diocesi di Foligno |
Tipologia | arte sacra, architettura |
Contenuti | Arazzi, arredi sacri, dipinti, lapidi, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica |
Servizi | Accoglienza al pubblico, biglietteria, bookshop, organizzazione di eventi e mostre temporanee, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | MEU - Rete Museale Ecclesiastica Umbra |
Sede Museo 1° | Palazzo delle Canoniche, secondo piano |
Datazione sede 1° | XI secolo |
Sede Museo 2° | Cripta di San Feliciano |
Datazione sede 2° | XI secolo, prima metà |
Fondatori | Michele Faloci Pulignani |
Data di fondazione | gennaio 2008 |
Il Museo Diocesano e Cripta di San Feliciano di Foligno (Perugia), allestito nel Palazzo delle Canoniche, è stato inaugurato nel gennaio 2008, per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla Cattedrale di San Feliciano e dal territorio diocesano.
Storia
All'inizio del Novecento fu mons. Michele Faloci Pulignani (1856 - 1940) a promuovere l'apertura di un Museo d'Arte Sacra, ospitato nel Palazzo delle Canoniche, attiguo alla Cattedrale di San Feliciano; venne edificato nel XI secolo, ma completamente ristrutturato tra il XVI e il XVIII secolo.
All'inizio del Novecento fu mons. Michele Faloci Pulignani (1856 - 1940), che si prodigò per raccogliere e valorizzare il patrimonio artistico della Diocesi e, in particolare, quello della Cattedrale, che riunì nel Palazzo delle Canoniche. Rimasto a lungo senza un’effettiva esecuzione, il progetto del Museo venne riproposto dopo il sisma del 1997, quando la Diocesi si trovò di fronte ad un duplice compito: ospitare e valorizzare le opere provenienti dalle chiese danneggiate dal terremoto e ripristinare gli ambienti del Palazzo delle Canoniche.
Una prima parte del percorso espositivo è stata inaugurata nel gennaio 2008 e, successivamente, ampliata includendo alcuni ambienti della Cattedrale, mai aperti al pubblico, come la cripta di San Feliciano e la cella di san Pietro Crisci, alla base del campanile.
Percorso espositivo ed opere
L'itinerario museale si sviluppa in quindici sale espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal XIII al XVIII secolo, disposte in ordine cronologico.
Pittura e scultura
Il Museo conserva pregevoli dipinti e sculture, tra cui spiccano:
- Madonna con Gesù Bambino in trono e Storie della vita di Gesù Cristo (inizi del XIV secolo), in legno scolpito policromo e tempera su tavola, di ambito umbro, proveniente dall'Eremo di Santa Maria Giacobbe a Pale.
- Statua della Madonna di Santa Maria Infraportas (XIV secolo), in legno intagliato policromo, proveniente dall'omonima chiesa.
- Statua di san Feliciano (1420 ca.), in legno scolpito e intagliato policromo, proveniente dal Duomo, di ambito umbro: questa statua venne sostituita in Cattedrale dalla scultura argentea (XVIII secolo) che ancora oggi viene portata in processione.
- Polittico con Madonna con Gesù Bambino in trono tra san Giovanni Battista, san Pietro Crisci, san Bartolomeo e sant'Orsola detto anche Polittico di San Salvatore (1430 - 1435), tempera su tavola, di Bartolomeo di Tommaso.[1]
- Ritratto del san Pietro Crisci (1432), dipinto di Bartolomeo di Tommaso, proveniente dalla Collegiata di San Salvatore, commissionato dal priore Rinaldo Trinci.
- Tabernacolo della Confraternita della Misericordia, in legno dorato, entro il quale sono collocati Gesù Cristo crocifisso (scultura lignea policroma) e Madonna con san Giovanni evangelista dolenti (dipinto a tempera su tavola), 1463, opera di Niccolò di Liberatore detto l'Alunno, proveniente dall'Oratorio dell'omonima confraternita.[2]
- Annunciazione (1594 - 1599 ca.), olio su tela di Ferraù Fenzoni.
- Sposalizio di Maria Vergine (1613), olio su tela, di Ventura Salimbeni, proveniente dalla Cattedrale.
- Bottega di san Giuseppe (1616 - 1620 ca.), olio su tela, attribuita a Georges de La Tour, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria Assunta a Serrone di Foligno.
- Busto di Bartolomeo Roscioli (1627 ca.), in marmo scolpito, di Gian Lorenzo Bernini: la famiglia nobiliare dei Roscioli era a Roma al servizio di papa Urbano VIII.[3]
- Busto di Diana de Paulo Roscioli (1636 ca.), in marmo scolpito, di Gian Lorenzo Bernini: ella era la moglie di Bartolomeo Roscioli.[4]
Suppellettile liturgica e paramenti sacri
Nel Museo sono esposti preziosi oggetti liturgici e paramenti sacri. Di rilievo:
- Stauroteca (XIV secolo), in cristallo di rocca, di bottega veneziana, proveniente dalla Cattedrale.
- Croce processionale (inizio XV secolo) in argento dorato, sbalzato e cesellato con alcuni elementi in rame dorato, di bottega umbra, proveniente dalla Chiesa di San Salvatore.
- Ostensorio raggiato (ultimo quarto del XVII secolo), argento e rame dorato, sbalzato, cesellato e paste vitree, opera di Urbano Bartalesi, su disegno di Pietro da Cortona.
- Calice ed ostensorio (XVII secolo), argento sbalzato e cesellato, di bottega umbra, proveniente dalla Chiesa di San Biagio in Pale.
- Piviale (XVIII secolo), in seta bianca ricamata in argento e oro, di manifattura umbra, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria Infraportas.
Cripta di San Feliciano e cella di san Pietro Crisci
Completa la visita del Museo, la suggestiva Cripta di San Feliciano è parte di ciò che resta della basilica romanica: la parte più antica risale almeno al XII secolo ed ha subito rifacimenti nel XVII e XIX secolo, quando è stata ampliata per assolvere alla funzione di cimitero cittadino. Ospita monumenti funebri e una raccolta di iscrizioni.
Inoltre, è visibile alla base della torre campanaria della Cattedrale, che risale anch'essa al XII secolo, la cella, affrescata nel XV secolo, dove visse il san Pietro Crisci (1243 - 1323).
Galleria fotografica
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Note | |
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Bibliografia | |
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