Museo d'Arte Sacra di Alcara Li Fusi
Museo d'Arte Sacra di Alcara Li Fusi | |
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Scuola di Antonello da Messina (attr.), Madonna con Gesù Bambino in trono tra san Sebastiano e san Francesco d'Assisi (XVI secolo), tavola | |
Categoria | Musei parrocchiali |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Sicilia |
Regione | Sicilia |
Provincia | Messina |
Comune | Alcara Li Fusi |
Diocesi | Diocesi di Patti |
Indirizzo | Via San Pantaleone, 25 98070 Alcara Li Fusi (ME) |
Telefono | +39 0941 793055 |
Fax | +39 0941 793055 |
Posta elettronica | passalacqua@cheapnet.it |
Proprietà | Parrocchia di Santa Maria Assunta |
Tipologia | arte sacra |
Contenuti | arredi sacri, dipinti, ex voto, libri antichi a stampa, metalli, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica, tessuti |
Servizi | accoglienza al pubblico, bookshop, organizzazione di eventi e mostre temporanee, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sede Museo | ex Monastero di Sant'Andrea Apostolo |
Datazione sede | 1559 |
Data di fondazione | giugno 2003 |
Il Museo d'Arte Sacra di Alcara Li Fusi (Messina), allestito in alcuni ambienti dell'ex Monastero di Sant'Andrea Apostolo, è stato aperto al pubblico nel 2003, con lo scopo di conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla chiesa parrocchiale e dagli altri edifici di culto del territorio alcarese.
Storia
Il Museo, istituito nel giugno 2003, è stato allestito negli ambienti dell'ex monastero dedicato a sant'Andrea apostolo, costruito nel 1559 per ospitare una comunità monastica femminile che viveva sotto la Regola di San Benedetto. Oltre a questo cenobio ad Alcara Li Fusi vi erano due conventi, uno dei Frati Minori Conventuali e un altro dei Cappuccini. Il primo fu costruito nel 1523 e dedicato a san Michele Arcangelo, mentre il secondo fu fondato nel 1574 e completato nel 1624. Le opere e la suppellettile liturgica conservate attualmente nel Museo facevano parte dell'arredo sacro di questi luoghi ma, dopo la soppressione del 1866-1867, vennero raccolte in un'unica sede, la chiesa parrocchiale di San Pantaleone insieme a quelle, provenienti da chiese chiuse o in disuso, successivamente trasferite nel nuovo contenitore espositivo.
Percorso espositivo ed opere
L'itinerario museale, disposto su due livelli, si sviluppa in cinque sezioni espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal XV al XX secolo, disposte in ordine tipologico.
Sezione I
Al primo livello, nella prima sezione sono esposte opere lignee di piccole dimensioni che documentano l'arte plastica nel territorio alcarese. Di particolare interesse:
- Testa di san Giovanni Battista sul piatto (1618), in legno dipinto policromo, di ambito siciliano.
- Testa di Gesù Cristo (XVII secolo), in legno dipinto policromo, di ambito siciliano: l'opera era parte di un Crocifisso.
Sezione II
Nella seconda sezione sono esposti, di particolare interesse storico-artistico:
- Estasi di san Francesco d'Assisi (XVII secolo), olio su tela, di ambito siciliano.
- Adorazione dei Magi (1667), olio su tela, di Giuseppe Tomasi.
- Madonna con Gesù Bambino tra sant'Andrea apostolo, san Benedetto da Norcia e san Placido (1788), olio su tela, di S. Rivelli.
- Fercoli di san Michele arcangelo e della Madonna annunciata (XIX secolo), in legno intagliato policromo e dorato, di bottega siciliana.
Sezione III
In questa sezione sono raggruppate opere databili dal XV al XVII secolo, fra le quali si notano:
- Gesù Cristo crocifisso (fine XV secolo), in legno intagliato e scolpito, di ambito siciliano.
- Madonna con Gesù Bambino in trono tra san Sebastiano e san Francesco d'Assisi (XVI secolo), tavola attribuita ad un allievo della scuola di Antonello da Messina (1430-1475).
- Collezione di libri antichi a stampa, tra cui un raro incunabolo del 1487 (Bibbia De Lyra) e alcune cinquecentine.
Sezione IV - V
Al secondo livello, la quarta e quinta sezione, raccolgono la suppellettile liturgica e i paramenti sacri, che testimoniano la capacità creativa e la competenza manifatturiera locale. Di rilievo:
- Calice (ante 1614 e seconda metà del XVII secolo), in argento dorato e rame, sbalzati e cesellati, di bottega siciliana: l'opera è il risultato di due parti (coppa e piede) non omogenee assemblate a posteriori e realizzate da due diversi argentieri.
- Aureola (seconda metà del XVII secolo), in argento sbalzato e cesellato, di Pietro Provenzano
- Paliotto con san Nicolò Politi (XVIII secolo), tessuto ricamato con fili d'argento, oro e grani di corallo, di manifattura siciliana.
- Ex voto della Madonna del Carmelo (1704), in argento sbalzato e cesellato, e legno, di bottega messinese.
- Corona per dipinto (seconda metà del XVIII secolo), in argento sbalzato e cesellato, di bottega messinese.
- Ostensorio (1765), in argento e argento dorato sbalzato e cesellato, di Stefano Vinci.
- Teca eucaristica (1765), in argento sbalzato e cesellato, di Stefano Vinci.
- Ostensorio raggiato con allegorie delle Virtù teologali e simboli della Passione di Gesù Cristo (1793), in argento e argento dorato, sbalzato e cesellato, di bottega messinese.
- Coppia di corone da statua (1793), in argento, sbalzato e cesellato, di bottega messinese.
- Croce astile (1809), in argento, sbalzato e cesellato, di Agatino Geraci.
Galleria fotografica
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Bibliografia | |
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