Museo di Pittura Murale di Prato
Museo di Pittura Murale di Prato | |
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Paolo Uccello, Beato Jacopone da Todi (1436), affresco staccato | |
Categoria | Musei diocesani |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Toscana |
Regione | Toscana |
Provincia | Prato |
Comune | Prato |
Diocesi | Diocesi di Prato |
Indirizzo | Piazza San Domenico, 8 59100 Prato (PO) |
Telefono | +39 0574 440501 |
Fax | +39 0574 445077 |
Posta elettronica | pitturamurale@diocesiprato.it |
Proprietà | Diocesi di Prato |
Tipologia | arte sacra, arte |
Contenuti | arredi sacri, ceramiche, codici miniati, dipinti, metalli, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica, tessuti, vetri |
Servizi | accoglienza al pubblico, biglietteria, bookshop, didattica, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | Sistema Museale Pratese |
Sede Museo | Convento di San Domenico |
Datazione sede | 1283 - 1316 |
Fondatori | Azienda Autonoma di Turismo di Prato |
Data di fondazione | 1974 |
Il Museo di Pittura Murale di Prato, istituito nel 1974 su iniziativa dell'Azienda Autonoma di Turismo, ha sede in un'ala del Convento di San Domenico (1283 - 1316) e negli ambienti del secondo ordine del chiostro rinascimentale.
Storia
A seguito del restauro dei dipinti murali di Paolo Uccello nella Cappella dell'Assunta in Cattedrale, furono staccate le sinopie che insieme ad altri affreschi staccati in quel periodo furono esposte in una mostra. Il successo dell'iniziativa e il problema di trovare un luogo per collocare queste opere preziose, portò alla decisione di creare un Museo dedicato alla pittura murale.
Nel 1974, su iniziativa dell'Azienda Autonoma di Turismo fu istituito il Museo, realizzato nei locali concessi dalla comunità francescana di San Domenico.
Dal 1998 l'ordinamento della raccolta è stato profondamente modificato per allestire la mostra I Tesori della città con le opere più importanti del Museo Civico, chiuso per lavori di restauro all'edificio storico che lo ospita. A conclusione di questi interventi, il Museo di Pittura Murale tornerà al precedente allestimento.
Percorso espositivo e opere
Il percorso museale si sviluppa in quattro sezioni espositivi, lungo il quale sono presentati opere e suppellettile liturgica, databili dal XIV al XIX secolo.
Sezione I - Mostra temporanea
La sezione della mostra temporanea conserva pregevoli opere d'arte, tra cui spiccano:
- Beato Jacopone da Todi (1436), affresco staccato, di Paolo Uccello, proveniente dalla cappella dell'Assunta nella Cattedrale di Santo Stefano.[1]
- Gesù Cristo crocifisso (fine XV secolo), affresco, di Filippino Lippi, acquistato nel 2010 dal Comune di Prato, ad un'asta da Christie's a New York.
- Edicola devozionale con Madonna con Gesù Bambino, santo Stefano e santa Caterina d'Alessandria, sant'Antonio abate e santa Margherita d'Antiochia detta Tabernacolo di Prato (1498), affresco staccato, di Filippino Lippi, proveniente dalla Piazza del Mercatale.[2]
- Pala dell'Udienza (1502 - 1503), di Filippino Lippi.
Sezione II - Collezione permanente
Nella sezione sono raccolte le opere d'arte, provenienti dal chiostro domenicano e da altri edifici sacri pratesi, tra le quali si notano:
- Tabernacolo del Ceppo con la Madonna con Gesù Bambino (1391), affresco completo di sinopia, dipinto da Niccolò Gerini, su committenza di Francesco Datini.
- Madonna con Gesù Bambino (XIV secolo), attribuita ad Agnolo Gaddi.
- Sinopia del Tabernacolo di Figline (1393 - 1395), della bottega di Agnolo Gaddi.
- Deposizione (inizio XV secolo);
- Madonna con Gesù Bambino fra san Niccolò e san Lorenzo (1411), affresco staccato, dipinto da Pietro e Antonio di Miniato;
- Madonna con Gesù Bambino (1415 ca.) attribuita a Pietro di Miniato;
- Storie di Maria Vergine e di santo Stefano (1435 - 1436), sinopie degli affreschi di Paolo Uccello, provenienti dalla Cattedrale di Santo Stefano;
- Ciclo di graffiti murali con Scene di vita cortese - Festa primaverile, Scena mitologica e Teste degli imperatori romani (1480 - 1490), attribuito a Girolamo Ristori, proveniente da Palazzo Vaj.
- Gesù Cristo servito dagli angeli (1650), affresco staccato, di Baldassare Franceschini detto il Volterrano, proveniente dal Convento di Santa Teresa (oggi adibito a carcere).
- Gesù Cristo crocifisso rinascimentale, in legno.
Sezione III - Sale minori
Nelle sale minori sono conservate opere d'arte ed oggetti liturgici del Convento di San Domenico. Di rilievo:
- Rilievo con Annunciazione (1335 ca.), in marmo bianco e serpentino, di Giovanni d'Agostino, proveniente da un'arca sepolcrale.
- Scomparto di polittico con San Domenico di Guzman (1340 ca.), tempera su tavola, attribuito a Taddeo Daddi.[3]
- Croce processionale (prima metà del XVII secolo), in argento sbalzato, di anonimo orafo fiorentino, con la raffigurazione sul retro della Madonna della Cintola.
- Reliquiario a croce (XVIII secolo) di bottega francese.
- Leggio pieghevole da coro (1763), in legno intagliato e dorato.
- due reliquiari a ostensorio (XVIII secolo).
Sezione IV - Ceramica
Nella sezione, in fase di ristrutturazione, saranno collocati una serie di recipienti ceramici da mensa, cucina, dispensa e trasporto, databili all'inizio del XIV secolo), che erano stati riutilizzati come materiale di riempimento sulle volte del coro, nella contigua Chiesa di San Domenico; questo è l'insieme più completo ritrovato in Toscana.
Galleria fotografica
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Note | |
Bibliografia | |
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