Patriarcato di Gerusalemme dei Latini




Patriarcato di Gerusalemme dei Latini | |
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patriarca | Pierbattista Pizzaballa |
Sede | Gerusalemme |
sede vacante | |
Nazione | ![]() |
ausiliari | Giacinto-Boulos Marcuzzo, Maroun Elias Lahham |
Michel Sabbah | |
Parrocchie | 65 |
Sacerdoti |
372 di cui 79 secolari e 293 regolari |
498 religiosi 1.144 religiose | |
77.000 battezzati | |
Eretta | 23 luglio 1847 |
Rito | romano |
Indirizzo | |
Patriarcat Latin, P.O. Box 14152, 91141 Jerusalem [Old City] tel. (02)628.23.23; 627.22.80 fax. 627.16.52 | |
Collegamenti esterni | |
Dati dall'annuario pontificio 2005 Scheda | |
Chiesa cattolica in Israele Tutte le diocesi della Chiesa cattolica |
Il patriarcato di Gerusalemme dei Latini (in latino: Patriarchatus Hierosolymitanus Latinorum) è una sede della Chiesa cattolica immediatamente soggetta alla Santa Sede.
La sede è stata ristabilita il 23 luglio 1847 per volere del Sommo Pontefice Pio IX; nel 2004 contava 77.000 battezzati.
Dal 24 ottobre 2020 è guidata dal Patriarca Pierbattista Pizzaballa.
Il Patriarca latino di Gerusalemme è anche Gran Priore dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme per la Terra Santa.
Territorio
Il patriarcato comprende la città di Gerusalemme; esercita la sua giurisdizione anche su Cipro. La struttura diocesana è organizzata in vicariati patriarcali:
- Israele (sede a Nazaret); il vicario ha il titolo di vescovo di Emmaus
- Giordania. Il Patriarca vi è rappresentato da un vescovo ausiliare. Attualmente la carica è ricoperta da monsignor Maroun Elias Lahham.
- Territori palestinesi (sede a Gerico)
- Esiste anche un vicario patriarcale per i cattolici israeliani non arabi "di espressione ebraica" (ruolo attualmente ricoperto dal Custode di Terrasanta).
Il territorio è suddiviso in 65 parrocchie.
Storia
Cronologia
- I secolo: Fondazione della Diocesi di Gerusalemme
- 451: Elevazione a Patriarcato
- Occupazione musulmana
- 1099: Istituzione della Sede patriarcale di rito romano
- 1374: Declassamento a Patriarcato titolare
- 23 luglio 1847: Ripristino della Sede patriarcale
Patriarcato crociato
Il 15 luglio 1099 Gerusalemme fu conquistata dai Crociati, che inaugurarono così il Regno di Gerusalemme che durò per quasi 200 anni.
Fino a quel momento tutti i cristiani in Terra Santa erano stati sotto la giurisdizione del Patriarca ortodosso di Gerusalemme, ma i crociati non accettarono di essere sottoposti ad un religioso di rito bizantino, membro di una Chiesa separata da quella di Roma dopo il Grande Scisma del 1054 tra Oriente ed Occidente.
Perciò, il 1º agosto 1099 i religiosi crociati crearono il patriarcato di Gerusalemme dei latini e ne nominarono primo titolare Arnolfo di Roeux.
Simone II, il Patriarca greco di Gerusalemme, finì per rifugiarsi a Costantinopoli attorno al 1107, ed un suo successore non rivedrà Gerusalemme che nel 1187.
Fu istituita una gerarchia ecclesiastica latina, di rito romano: durante l'esistenza del Regno di Gerusalemme il patriarcato latino era diviso in quattro arcidiocesi a capo delle quali vi erano l'arcivescovo di Tiro, l'arcivescovo di Cesarea, l'arcivescovo di Nazareth e l'arcivescovo di Petra ed aveva come diretti suffraganei i vescovi di Lidda-Ramla, Betlemme, Hebron e Gaza e gli abati del Tempio, Monte Sion e Monte degli Ulivi.
Il patriarca latino controllava inoltre il Quartiere latino della città di Gerusalemme (il Santo Sepolcro e le immediate vicinanze).
Quando, con la caduta di San Giovanni d'Acri nel 1291, le ultime vestigia del Regno furono conquistate dai Mamelucchi, la storia del patriarcato, che corrispondeva approssimativamente al territorio del Regno di Gerusalemme terminò.
Tuttavia, la Chiesa cattolica continuò a nominare patriarchi di Gerusalemme titolari che, dopo il 1374, ebbero la loro sede nella Basilica di San Lorenzo fuori le Mura a Roma.
Nel XIV secolo, oltre a questa basilica, il patriarca mantenne la competenza su numerosi domini orientali rimasti in mani latine (le isole greche di Cipro, Lesbo, Chio, Creta, Rodi, Nasso, ed altre minori), ma questi possedimenti diminuirono con il progredire, nel tempo, delle conquiste turche.
I patriarchi residenti dal 1847
Nel 1842, la Chiesa anglicana istituì un vescovo anglicano di Gerusalemme, subito dopo fu la Chiesa ortodossa russa ad inviare una missione evangelica in Palestina.
Il 23 luglio 1847 papa Pio IX decise di ripristinare il Patriarcato di Gerusalemme dei latini, ma con un significato diverso rispetto al Patriarcato crociato: non veniva più messo in discussione il fatto che il Patriarca greco-ortodosso fosse il legittimo successore del primo vescovo di Gerusalemme.[1]
Il 4 ottobre fu annunciato che l'Impero Ottomano autorizzava il reinsediamento, con competenza estesa su Palestina e Cipro.
Per evitare coinvolgimenti in questioni a carattere nazionale furono nominati solo patriarchi italiani fino al 1987, quando il cambiamento di questa politica fu segnato dalla nomina di Michel Sabbah, il primo arabo palestinese a portare il titolo.
La bolla pontificia del 1847 eresse la basilica del Santo Sepolcro a cattedrale del patriarcato latino. Tuttavia, il patriarca latino può celebrarvi solo nei tempi e negli spazi assegnati alla comunità francescana della Custodia di Terra Santa dallo Statu Quo e secondo gli accordi con la stessa. Lo Statu Quo è un firmano ottomano del 1852, tuttora in vigore anche per effetto dell'Accordo Fondamentale tra la Santa Sede e lo Stato di Israele del 1993,[2] che assegna i diritti sul Santo Sepolcro alle varie confessioni cristiane presenti: oltre ai francescani, vi sono gli Armeni, i copti, i siri e i greco-ortodossi, il cui patriarca ha al centro della stessa basilica la propria cattedra ed il Katholikon, ossia la propria cattedrale.[3] La cattedra del patriarca latino non può essere collocata nella basilica del Santo Sepolcro e si trova quindi nella concattedrale del Santissimo Nome di Gesù, chiesa madre della diocesi, dove egli celebra normalmente. La residenza del patriarca è presso la concattedrale.[4]
Il seminario, invece, si trova a Beit Jala, una cittadina 10 km a sud di Gerusalemme, dove è stato trasferito nel 1936.
Cronotassi dei patriarchi
Patriarchi insediati a Gerusalemme (1099-1187) | |||
Arnolfo di Roeux († post 1118) | eletto il 1 ° agosto 1099 | deposto il 26 o il 31 dicembre 1099 | |
Dagoberto da Pisa († 1105) | eletto il 26 o il 31 dicembre 1099 | deposto nel settembre 1102 | |
Ebremaro di Thérouanne († 1129) più tardi arcivescovo di Cesarea | eletto nell'ottobre 1102 | deposto nel 1102 | |
Dagoberto da Pisa († 1105) | restaurato nel 1102 | morto nel 1107 | |
Gibelino di Arles († 1112) ex arcivescovo di Arles e legato pontificio | eletto nella primavera 1108 | morto il 6 aprile 1112 | |
Arnolfo di Roeux († post 1118) | eletto il 26 aprile 1112 | deposto il 28 aprile 1118 | |
Guermondo di Picquigny († 1128) | eletto nel gennaio 1119 | morto alla fine del 1128 | |
Stefano di Chartres, erroneamente chiamato "de La Ferté" († 1130) | eletto alla fine del 1128 | morto nell'autunno 1130 | |
Guglielmo I († 1145) | eletto alla fine del 1130 | morto il 27 settembre 1145 | |
Fulcherio di Angoulême († 1157), ex Arcivescovo di Tiro | eletto il 26 gennaio 1146 | morto il 20 novembre 1157 | |
Amalrico di Nesle († 1180) | eletto nel 1157/1158 | morto il 6 ottobre 1180 | |
Eraclio d'Alvernia († 1191) | eletto il 26 ottobre 1180 | morto nel luglio 1191 | |
Patriarchi insediati a San Giovanni d'Acri (1191-1291)Dopo la caduta di Gerusalemme nel 1187, la sede del patriarcato fu trasferita a Tiro, poi a San Giovanni d'Acri nel 1191. Il patriarca tornò a Gerusalemme nel 1229, quando la città fu restituita ai Crociati, poi di nuovo a San Giovanni Acri nel 1244. San Giovanni Acri aveva una sua diocesi, ma le due furono fuse nel 1261. | |||
Rodolfo, ex vescovo di Betlemme | eletto nel 1191 | morto nel 1192 | |
Michele de Corbeil | eletto nel 1193 | nominato a Sens nel marzo 1194 | |
Aimaro Monaco dei Corbizzi | eletto nel 1194 | morto durante l'estate 1202 | |
Soffredo Errico Gaetani | eletto nel 1202 | dimissioni nel 1204 | |
Alberto Avogadro, vescovo di Vercelli | eletto nel febbraio/marzo 1204 | assassinato il 14 settembre 1214 | |
Rodolfo di Mérencourt | eletto nel 1215 | morto nel 1224 | |
Tommaso del Vescovo | eletto nel 1225, ma non confermato | ||
Gerold di Losanna ex abate di Cluny e vescovo di Valence | eletto il 10 maggio 1225 | morto il 5 dicembre 1239 | |
Robert de Nantes | eletto il 15 maggio 1240 | morto l'8 giugno 1254 | |
Opizzo Fieschi, Patriarca latino di Antiochia | eletto nel 1254, ma non confermato | ||
Jacques Pantaléon, ex Vescovo di Verdun | eletto il 9 aprile 1255 | eletto Papa (Urbano IV) il 29 agosto 1261 | |
Guglielmo II | eletto il 9 dicembre 1262 | morto il 21 aprile 1270 | |
Tommaso Agni OP, Arcivescovo di Cosenza | eletto il 17 marzo 1272 | morto il 22 settembre 1277 | |
Giovanni di Vercelli, OP | nominato dal papa nel maggio 1278, | dimissioni | |
Elia | eletto il 10 maggio 1279 | morto nel 1287 | |
Nicola di Hannapes, OP | eletto il 30 aprile 1288 | morto annegato il 18 maggio 1291 durante l'evacuazione di Acri |
Patriarchi titolari (1295 - 1847)
- 1295-1304: Landolfo;
- 1305-1311: Anthony Bek, vescovo di Durham;
- 1314-1318: Pierre I Pleinecassagne (Pleine-Chassagne), vescovo di Rodez, legato pontificio in Oriente;
- 1322-1324: Pierre II, canonico a Nicosia.
- 1329-1342: Pietro de la Palude, OP;
- 1342-1345: Elia II, OM, arcivescovo di Nicosia, cardinale;
- 1345: Emanuele Marino, OM
- 1345-1348: Pierre IV de Casa, vescovo di Vaison
- 1349-1360: Guglielmo III Lamy, vescovo di Chartres
- 1361-1369: Filippo di Cabassolle, vescovo di Cavaillon
- 1369-1371: Guglielmo IV Militis, OP
- 1371-1375: Guglielmo de la Garde, arcivescovo di Arles
- 27 agosto 1375 - 1381 : Filippo d'Alençon †, arcivescovo di Rouen, cardinale, nominato patriarca di Aquileia
Con lo Scisma d'Occidente (1378-1417) ci furono più papi contemporaneamente ciascuno dei quali nominò un patriarca di Gerusalemme: | ||
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- 1419-1427: Francisco Cepera, arcivescovo di Saragozza
- 1427-1434: Leonardo Delfino, OM, patriarca di Grado
- 1434-1448: Biagio Molina, patriarca di Grado
- 1448-1449: Cristoforo Garatoni, vescovo di Coron

- 1449-1458: Basilio Bessarione, cardinale
- 1458-1460: Lorenzo Zanne, arcivescovo di Spalato
- 1460-1480: Louis d'Harcourt, vescovo di Bayeux
- 1480-1494: Bartolomeo Della Rovere, vescovo di Ferrara
- 1504-1523: Bernardino Carvajal, cardinale-decano
- 20 febbraio 1523 - 1539 : Rodrigo Carvajal, nipote del precedente, † deceduto
- 1539-1550: Alessandro Farnese il Giovane, cardinale
- 1550-1556: Cristoforo Spiriti, vescovo di Cesena
- 1558-1575: Antonio Hélia, vescovo di Pola
- 1575 - 29 ottobre 1591 : Giovanni Antonio Facchinetti †, eletto papa con il nome di Innocenzo IX
- 1585-1588: Scipione Gonzaga di Bozzolo, cardinale
- 1588-1618: Fabio Bondi
- 1618-1621: Gianbattista Cennini, cardinale
- 1621-1622: Diofebo Farnese
- 1622-1627: Alfonso Manzanedo de Quinones
- 1627-1635: Domenico de' Marini, arcivescovo di Genova
- 1636-1637: Giovanni Colonna
- 1638-1641: Tegrimio Tegrimi, vescovo di Assisi
- 1641-1647: Egidio Orsini de Vivere
- 15 dicembre 1653 - 12 settembre 1677 : Camillo Massimo †, cardinale, deceduto
- 1671- ???? : Egidio Colonna
- 1689-1690: Bandino Panciatici, cardinale
- 1690-1694: Pietro Bargellini, arcivescovo di Tebe
- 1698-1706: Francesco Martelli
- 1708-1728: Muzio Gaeta iuniore, arcivescovo di Bari
- 30 aprile 1728 - 23 marzo 1729 : Vincenzo Ludovico Gotti † OP
- 23 marzo 1729 - 9 luglio 1734 : Pompeio Aldrovandi †, arcivescovo di Neocesarea, nominato arcivescovo, come titolo personale, di Montefiascone
- 1734-1751: Tomaso Cervini, arcivescovo di Nicomedia
- 1751-1762: Tomaso de Moncada, arcivescovo di Messina
- 1762-1795: Giorgio Maria Lascaris, arcivescovo di Teodosia
- 1800-1802: Michele di Pietro, vescovo di Isauropoli
- 1816-1829: Francesco Maria Fenzi, arcivescovo di Corfù
- 15 marzo 1830 - 4 ottobre 1847 : Paolo Augusto Foscolo † , arcivescovo di Corfù, nominato patriarca di Alessandria.
Patriarchi
- Giuseppe Valerga † (17 maggio 1847 - 1872 deceduto)
- Vincenzo Bracco † (21 marzo 1873 - 1889 deceduto)
- Luigi Biavi † (28 agosto 1889 - 24 gennaio 1905 deceduto)
- Filippo Camassei † (6 dicembre 1906 - 15 dicembre 1919 ritirato)
- Luigi Barlassina † (8 marzo 1920 - 27 settembre 1947 deceduto)
- Alberto Gori † (21 novembre 1949 - 25 novembre 1970 deceduto)
- Pier Giorgio Chiappero † (31 agosto 1959 - 15 luglio 1963 deceduto)
- Giacomo Giuseppe Beltritti † (25 novembre 1970 succeduto - 11 dicembre 1987 ritirato)
- Michel Sabbah (11 dicembre 1987 - 19 marzo 2008 ritirato ed attualmente Patriarca Emerito)
- Fouad Twal (19 marzo 2008 succeduto - 24 giugno 2016 ritirato)
- Pierbattista Pizzaballa, O.F.M., 24 giugno 2016 - 24 ottobre 2020 (amministratore apostolico)
- Pierbattista Pizzaballa, dal 24 ottobre 2020
Statistiche
La diocesi al termine dell'anno 2004 contava 77.000 battezzati.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
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battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per sacerdote |
uomini | donne | |||
1950 | 32.912 | 3.120.000 | 1,1 | 282 | 59 | 223 | 116 | 378 | 862 | 52 | |
1970 | 50.071 | 5.935.350 | 0,8 | 344 | 69 | 275 | 145 | 436 | 1.148 | 55 | |
1980 | 56.301 | ? | ? | 360 | 94 | 266 | 156 | 472 | 1.221 | 63 | |
1990 | 62.955 | ? | ? | 368 | 90 | 278 | 171 | 480 | 1.099 | 64 | |
1998 | 77.000 | ? | ? | 368 | 75 | 293 | 209 | 1 | 549 | 1.144 | 65 |
2002 | 77.000 | ? | ? | 371 | 78 | 293 | 207 | 1 | 549 | 1.144 | 65 |
2004 | 77.000 | ? | ? | 372 | 79 | 293 | 206 | 498 | 1.144 | 65 |
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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