San Gontranno

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San Gontranno
Laico
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battezzato
Santo
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Il re in una miniatura francese del XIV secolo
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 47 anni
Nascita 545
Morte Chalon-sur-Saône
592
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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Segretario {{{segretario}}}
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi
Venerato da Chiesa cattolica
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Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
Ricorrenza 28 marzo
Altre ricorrenze
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Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
Re dei Franchi di Orléans, regnava sulla Burgundia[1]
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In carica 561592
Incoronazione
Investitura
Predecessore

Clotario I

Erede
Successore

Childeberto II

Nome completo {{{nome completo}}}
Trattamento {{{trattamento}}}
Onorificenze
Nome templare {{{nome templare}}}
Nomi postumi
Altri titoli
Casa reale
Dinastia Merovingi
Padre Clotario I
Madre Ingonda
Coniugi

  • Veneranda
  • Marcatrude
  • Austrechilde

Consorte

Consorte di

Figli
  • Gondebaldo, di primo letto
  • un maschio, di secondo letto
  • Clotario e Clodomiro, di terzo letto
Religione {{{religione}}}
Motto reale
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 28 marzo, n. 5:
« A Châlon-sur-Saône in Burgundia in Francia, deposizione di san Guntramno, re dei Franchi, che distribuì i suoi tesori alle chiese e ai poveri. »

San Gontranno, o Gontrano o anche Guntramno (545; † Chalon-sur-Saône, 592), è stato un sovrano franco, fu re di Borgogna dal 561 alla morte. Appartenente alla dinastia dei merovingi, è anche venerato come santo dalla Chiesa cattolica per la sua opera di sostegno alla diffusione del cristianesimo.

Biografia

Nato dal terzo matrimonio di re Clotario I con Ingolda, alla morte del padre (561) ottenne il regno di Burgundia, la parte sud-orientale del regno dei Franchi. Dopo la morte del fratello, il re di Parigi Cariberto, i cui possedimenti vennero divisi tra lui e i fratelli Sigeberto I e Chilperico I, estese ulteriormente i suoi domini.

Cercò sempre, con poco successo, di mantenere la pace tra i regni franchi, intervenendo con la sua opera di mediazione per dirimere i contrasti tra la Neustria e l'Austrasia (mise fine alla prima fase della guerra tra Sigeberto I e Chilperico I, dovuta all'uccisione di Galsuinda, ottenendo che i territori da lei portati in dote a Chilperico passassero all'Austrasia).

Non essendo nati eredi dai suoi due matrimoni (con Marcatrude e con Austrichilde), nel 587 adottò suo nipote Childeberto II, figlio di suo fratello Sigeberto I di Austrasia (ucciso per volere di Fredegonda nel 575) e di Brunechilde e, col trattato di Andelot (587), dispose che alla sua morte gli succedesse come re di Borgogna.

Morì nel 592. Il trono passò a Childeberto II: la Borgogna andò così a formare un unico regno con l'Austrasia.

Fu sepolto a San Marcello di Chalon, dove si credette per molto tempo che si fosse fatto monaco. La sua pietà e generosità hanno fatto sì che, a partire dal VII secolo fosse venerato come santo. Il suo nome figura nel Martirologio Geronimiano. Il suo corpo restò a Chalon e il culto si sviluppò dopo che, nel 1435, Giovanni Rolin, vescovo di Chalon e priore di San Marcello ne restaurò la sua tomba. Nel XVI secolo gli Ugonotti profanarono la sua tomba e dispersero le reliquie; solo il capo fu salvato ed è conservato in un reliquiario d'argento.

Predecessore: Re di Burgundia Successore: Quadrato trasparente.png
Clotario I 561-592 Childeberto II I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Clotario I {{{data}}} Childeberto II
Note
  1. Assieme ai fratelli Cariberto, Re dei Franchi di Parigi che regnava su Neustria, Aquitania e Guascogna e Sigeberto I, Re dei Franchi di Metz (o Reims), che regnava sull'Austrasia e al fratellastro, Chilperico I, Re dei Franchi di Soissons, che regnava sull'Austrasia del nord-ovest