San Martino di Braga

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San Martino di Braga
Vescovo
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battezzato
Santo
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São Martinho de Dume - Galeria dos Arcebispos de Braga.png

Galleria degli arcivescovi di Braga
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte circa 60 anni
Nascita Pannonia
520 ca.
Morte Braga
580 ca.
Sepoltura
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale VI secolo
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Consacrazione vescovile 561
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Incarichi ricoperti Arcivescovo metropolita di Braga
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Fine del
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
Venerato da Chiesa cattolica
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Beatificazione [[{{{aB}}}]]
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Ricorrenza 20 marzo
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Santuario principale
Attributi
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Patrono di
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Incoronazione
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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 20 marzo, n. 4:
« A Braga in Portogallo, san Martino, vescovo, che, originario della Pannonia, ebbe dapprima la sede di Dume e poi quella di Braga; per il suo zelo e la sua predicazione gli Svevi, abbandonata l'eresia ariana, abbracciarono la fede cattolica. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

San Martino di Braga, o di Bracara in (PT) São Martinho de Dume‎ (Pannonia, 520 ca.; † Braga, 580 ca.), è stato un filosofo e vescovo portoghese. Occupò la cattedra di Braga, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica ed è commemorato il 20 marzo.

Biografia

Studiò e si formò in Palestina, dove giunge pellegrino dalla Pannonia (attuale Ungheria); ma quello che doveva essere un pellegrinaggio finì per trasformarsi in un soggiorno di anni, durante i quali Martino acquisì una profonda conoscenza dei filosofi greci e romani, studiati nella loro lingua. Contemporaneamente Martino si accostò ai Padri del deserto: la loro spiritualità influenza moltissimo questo studioso, al punto da farne anche un asceta e poi un apostolo e un evangelizzatore appassionato. Studiare, per Martino, significa vivere direttamente, fisicamente, i giorni, gli usi, i sentimenti di chi lo circonda. Il suo contemporaneo San Gregorio di Tours, nella Storia dei Franchi lo definì

« Si istruì a tal punto nelle lettere, che veniva considerato secondo a nessuno nel proprio tempo »

Giuse nella penisola iberica attorno al 550. Fondò un monastero a Dumio, un villaggio vicino a Bracara Augusta oggi Braga ed istituì la diocesi di Dumio (un caso unico nella storia cristiana – confinata nel monastero di Dumio che presiedeva), di cui fu primo vescovo nel 556. Divenuta vacante arcidiocesi Bracarense, nel 562, fu fatto metropolita di Braga, allora capitale del Regno di Suevo. Fondò la chiesa e il monastero di São Martinho de Tours a Porto, importante sede militare e amministrativa del regno suevo. Irradiò la sua predicazione presso il popolo svevo in pate ancora pagano, che allora occupavano la Galizia che includeva il Nord del Portogallo e gran parte delle Asturie e Leon. Durante il regno (550-559) di Carriarico e, molto probabilmente, anche sotto il regno di Teodemaro (559-570), suo successore, grazie all'influenza di san Martino di Braga, il popolo svevo si convertì al cattolicesimo, ponendo così fine alla tensioni seguite alla conversione all'arianesimo di Remismondo (459-469). All'inizio del regno di Teodemaro tutto il popolo svevo si era convertito al cattolicesimo insieme a lui, grazie a San Martino di Braga.

Con l'appoggio di papa Pelagio I, diresse il primo concilio di Braga, aperto dal suo predecessore Lucrecío, che si protrasse sino al 563, dove si condannò il Priscilliano, molto diffuso nella regione, con l'approvazione di Giovanni III. Nel 572 tenne il secondo concilio di Braga, dove furono riconosciuti i primi quattro concili ecumenici (Nicea I, Costantinopoli I, Efeso, Calcedonia).

Le sue grandi qualità di uomo virtuoso sono attestate da san Gregorio di Tours e la sua passione per Seneca influenzò tanto le sue opere quanto la sua condotta.

Opere

  • Formula vitae honestae, conosciuta anche come De quattuor virtutibus o Seneca de copia verborum (PL 72,21)
  • Libellus de moribus, spurio (PL 72,29)
  • Pro Repellenda Iactantia (PL 72,31)
  • De superbia (PL 72,35)
  • Exhortatio humilitatis (PL 72,39)
  • Sententiae Patrum Aegyptiorum (PL 74,381)
  • De ira (PL 72,41)
  • De Pascha (PL 72,47)
  • De paupertate
  • De correctione rusticorum
  • De Universalibus et Praedicabilibus
  • Verba seniorum, attribuzione incerta (PL 73,1025)

Diocesi di Dumio

Predecessore: Vescovo di Dumio Successore: Bishopcoa.png
primo vescovo della sede 556 - 20 marzo 579 João
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Lucrecío
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562 - 20 marzo 579 Pantardo
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Lucrecío
561 - 562
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Bibliografia
  • (EN) Martini Episcopi Bracarensis Opera omnia, edidit C. W. Barlow, published for The American Academy in Rome, New Haven Yale University Press, London-Geoffrey Cumberlege-Oxford University Press, 1950.
  • L. Bertolini, I volgarizzamenti italiani degli apocrifi (secc. XIII-XV): un sondaggio, in Seneca: una vicenda testuale, a cura di T. De Robertis e G. Resta, Firenze, Mandragora, 2004, pp.357-64.
  • Rafael Altamira, La Spagna sotto i Visigoti, in Storia del mondo medievale, vol. I, 1999, pp.743-779
Voci correlate
Collegamenti esterni