San Pancrazio
San Pancrazio Laico · Martire | |
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Santo | |
Guercino, San Pancrazio (part. da Madonna con Gesù Bambino in gloria tra san Pancrazio e santa monaca), 1615-1616, olio su tela; Renazzo di Cento (Ferrara), chiesa di San Sebastiano | |
Età alla morte | circa 15 anni |
Nascita | Sinnada 289 ca. |
Morte | Roma 12 maggio 304 |
Venerato da | Chiesa cattolica, Chiesa ortodossa |
Ricorrenza | 12 maggio |
Santuario principale | Basilica di San Pancrazio, Roma |
Attributi | vesti di soldato, palma |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 12 maggio, n. 2:
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San Pancrazio (Sinnada, 289 ca.; † Roma, 12 maggio 304) è stato un martire latino. Venne martirizzato a Roma sulla via Aurelia tramite decapitazione, all'età di quattordici anni, sotto l'impero di Diocleziano, il 12 maggio 304. Il Martirologio romano ne riporta la memoria in questo giorno.
Un'antica memoria lega fin dai primi secoli i cristiani di Roma alla figura di San Pancrazio. Già nel V secolo la porta sulla via Aurelia che conduce ai luoghi del suo martirio e della sua sepoltura veniva chiamata con il suo nome.
Biografia
Egli nacque verso la fine dell'anno 289, a Sinnada, cittadina della Frigia, provincia consolare dell'Asia Minore. I suoi ricchi genitori erano di origine romana: Ciriada, la madre, morì di parto, e Cleonio, il padre, lo lasciò orfano quando Pancrazio aveva otto anni. Il ragazzo fu affidato allo zio Dionisio, che lo portò con sé a Roma curandone l'educazione e l'amministrazione dei beni.
Entrambi si stabilirono in una villa patrizia di proprietà della famiglia, sul Monte Celio. Nell'anno 303 iniziava la persecuzione dei cristiani voluta dall'imperatore Diocleziano e al quel tempo risale l'incontro di papa Marcellino con Dionisio ed il nipote Pancrazio. Cominciarono così a frequentare la comunità cristiana di Roma e chiesero di essere iniziati alla loro fede. La scoperta di Dio e di Cristo li esaltò a tal punto da chiedere in breve tempo i sacramenti del battesimo e dell'eucaristia. Li battezzò lo stesso papa Marcellino. L'imperatore Diocleziano, venuto a conoscenza dell'ardore religioso del giovane,convocò Pancrazio per interrogarlo. Invitato ad abbandonare la fede in Cristo, Pancrazio rifiutò ripetutamente di manifestare il culto all'imperatore e fu da questi condannato a morte. Riferisce un manoscritto dell'epoca che Diocleziano sorpreso "dall'avvenenza giovanile e bellezza di lui, adoperò ogni arte di promesse e minacce per fargli abbandonare la fede di Gesù Cristo"
Condotto fuori Roma, presso il tempio di Giano sulla via Aurelia, nelle ultime ore del giorno 12 maggio 304, Pancrazio venne decapitato. Aveva all'epoca circa 14 anni e la reliquia del capo conservata a Roma sembra confermare questo dato. Dopo l'esecuzione il capo ed il corpo furono deposti dalla matrona romana Ottavilla, in un sepolcro sito all'interno delle catacomba scavata sotto i terreni di sua proprietà, appena fuori dalla porta Aurelia. Sul luogo del martirio ancora oggi si legge:
(LA) | (IT) | ||||
« | Hic decollatus fuit Sanctus Pancratius » | « | Qui fu decapitato san Pancrazio » |
Successivamente moti fedeli desiderarono essere seppelliti nei pressi del sepolcro del giovane martire. Il cimitero fu così denominato "Catacomba di san Pancrazio" e divenne ben presto meta di pellegrinaggi. Iniziò così la costruzione della Basilica sovrastante.
Figura di San Pancrazio nella storia
Considerato il coraggioso atteggiamento mantenuto di fronte all'autorità imperiale, fin dai primi secoli, San Pancrazio fu considerato il protettore delle promesse, dei giuramenti e punitore degli spergiuri. Papa Pelagio I, perseguitato da una falsa accusa, si recò presso il sepolcro del martire per attestare la propria innocenza . Nell'alto medioevo divenne uno dei patroni di Roma, celebrato in particolar modo come protettore dei neofiti che nella Domenica in Albis, la prima dopo Pasqua, presso la tomba del Santo deponevano le vesti bianche, simbolo delle loro promesse battesimali. Sempre nel Medioevo, molte famiglie nobili lo sceglievano come loro patrono. Da questa consuetudine trae origine la tradizione di rappresentarlo in veste di soldato o cavaliere.
Nel Novecento con il sorgere dei Movimenti cattolici giovanili, san Pancrazio è stato scelto come protettore dei giovani. Nello stesso secolo i Missionari di san Giuseppe di Mill Hill hanno esteso il suo culto nel continente africano, dedicandogli la Missione di Toroma, un piccolo villaggio nel nord-est dell'Uganda.
Ancora oggi, presso il suo sepolcro, gli appartenenti a numerosi movimenti giovanili rinnovano le promesse del loro apostolato, nella fedeltà al Vangelo e nel servizio ai fratelli.
Martirio nella leggenda
Intorno alla figura di san Pancrazio sorsero nelle varie epoche leggende e narrazioni che ne esaltavano il coraggio e la fedeltà.In particolare fu l'interrogatorio del giovane a stimolare la produzione di racconti e storie. Una di queste narra che Diocleziano rivolse al giovane Pancrazio queste parole:
« | Ragazzetto, stai attento, che rischi di morire male. Tu sei giovane, ed è facile che ti ingannino; sei di famiglia nobile, e sei stato un caro amico di mio figlio. Voglio da te che tu lasci perdere questa pazzia, e ti considererò come uno dei miei figli. » |
e che il giovane abbia risposto:
« | Anche se il mio aspetto è quello di un ragazzo, il cuore che ho in petto è quello di un uomo maturo. A noi cristiani, per virtù del mio Signore Gesù Cristo, la vostra prepotenza fa paura né più né meno che questi dipinti che noi vediamo. I tuoi dei, quelli che mi vuoi spingere ad adorare, sono degli impostori; si univano carnalmente tra fratelli, e non risparmiavano neanche i genitori: se tu vedessi fare cose simili ai tuoi servi, li faresti subito uccidere. Mi stupisco, anzi, come tu non ti vergogni ad adorare divinità del genere. » |
Storia delle reliquie
Durante il pontificato di papa Onorio I, il corpo del martire fu portato dalle catacombe nella cripta semianulare ancora oggi esistente sotto l'altare maggiore della Basilica di San Pancrazio. Durante il Medioevo molte famiglie nobili facevano richiesta di avere reliquie del santo. In questo modo parti del suo corpo giunsero in altri paesi europei. Le numerose chiese a lui dedicate testimoniano la diffusione del culto ma anche del tragitto percorso dalle sue reliquie. In epoca barocca, le reliquie rimaste nella basilica trovarono una nuova collocazione nel sarcofago di porfido inserito nell'altare maggiore, consacrato nel 1627.
Nel 1849, durante le operazioni belliche che interessarono il Gianicolo per la difesa della repubblica romana,le reliquie di san Pancrazio vennero profanate e irrimediabilmente disperse.
Del corpo del santo rimase intatta soltanto la reliquia del capo, in quanto custodita fin dall'850, nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Nel 1966 papa Paolo VI ne dispose la riconsegna alla Basilica di san Pancrazio dove dal 1973 la reliquia è esposta alla venerazione dei fedeli. È collocata sul luogo detto "del martirio", in una nicchia nel muro della navata destra.
Nel 2004, ricorrendo 1700 anni dal suo martirio, per la prima volta nella storia della reliquia, il capo del santo venne portato in pellegrinaggio nella provincia di Brindisi, nella Chiesa di San Pancrazio salentino.
Chiese dedicate a San Pancrazio in Italia
Un secolo dopo il martirio di san Pancrazio, per opera di papa Simmaco iniziava la costruzione della prima Basilica intitolata al martire. Attraverso i secoli, con la diffusione del culto si moltiplicarono gli edifici dedicati alla memoria del giovane. Attualmente le chiese intitolate a san Pancrazio sono:
Per approfondire, vedi la voce chiesa di San Pancrazio |
- Basilica di San Pancrazio, a Roma
- Cattedrale di San Pancrazio, ad Albano Laziale, in provincia di Roma
- Santuario di San Pancrazio, a Pianezza, in provincia di Torino
- Chiesa di San Pancrazio, a Vedano Olona in provincia di Varese
- Chiesa di San Pancrazio, a Bovisio Masciago, provincia di Milano
- Chiesa di San Pancrazio in Conca dei Marini in provincia di Salerno
- Chiesa Madre di San Pancrazio in Canicattì in provincia di Agrigento
- Chiesa di San Pancrazio in Formeniga in provincia di Treviso
- Chiesa di San Pancrazio,patrono della città, a Silvano d'Orba (Alessandria)
- Chiesa di San Pancrazio, Ramon di Loria (provincia di Treviso)
- Chiesa di San Pancrazio, Gessate (Milano)
- Pieve di San Pancrazio, Montichiari (Brescia)
- Chiesa Madre di San Pancrazio salentino (Brindisi)
- Chiesa parrocchiale di San Pancrazio, Vaglio Serra (At) - Diocesi di Acqui
Voci correlate | |
- Santi e beati del martirologio del 12 maggio
- Laici latini del III secolo
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