San Simeone di Gerusalemme
San Simeone I di Gerusalemme Vescovo | |
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Santo | |
Nascita | I secolo |
Morte | Gerusalemme 107 |
Consacrazione vescovile | 62 |
Incarichi ricoperti | Patriarca di Gerusalemme |
Venerato da | Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa |
Ricorrenza | 27 aprile |
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Nel Martirologio Romano, 27 aprile, n. 1:
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San Simeone I di Gerusalemme, o Simone (I secolo; † Gerusalemme, 107), è stato un vescovo ebreo , il secondo ad occupare la cattedra della Chiesa di Gerusalemme, dal 62 al 107, dopo la morte di Giacomo di Alfeo.
La tradizione cattolica lo fa coincidere col Simone "fratello di Gesù" citato occasionalmente nei vangeli Mc 6,3 ; Mt 13,55-57 , considerandolo figlio di Maria di Cleofa (moglie di Cleofa-Cleopa) e fratello di Giacomo di Alfeo, al quale succedette alla testa della comunità giudeo-cristiana di Gerusalemme.
Simeone guidò l'unica comunità cristiana formata interamente da ebrei. Costretta a fuggire a Gerusalemme dopo la sua distruzione ad opera dei romani (70 d.C.), la comunità di Simeone trovò rifugio oltre il fiume Giordano, a Petra di Perea.
Simeone fu denunciato da un gruppo di eretici e condannato alla crocifissione.
Nei Padri della Chiesa
Egesippo, uno dei primi scrittori cristiani, giunto a Roma verso la metà del II secolo, riferisce dell'elezione di Simeone a vescovo.
Eusebio di Cesarea lo indica come cugino del Salvatore, figlio di Cleofa (o Cleopa), fratello di Giuseppe, padre putativo di Gesù, in un passaggio che è una citazione dello storico Egesippo[1]. Inoltre scrive che Simeone fu uno dei due discepoli che, sulla strada di Emmaus incontrarono Cristo risorto.
Predecessore: | Patriarca di Gerusalemme | Successore: | |
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Giacomo il Giusto 32 - 62 | 62 - 107 | Giusto I 107 - 113 |
Note | |
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