Santa Laura di Santa Caterina da Siena

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Santa Laura di Santa Caterina da Siena, M.M.L.
Religiosa
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al secolo Laura Montoya y Upeguí
battezzata
Santa
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 75 anni
Nascita Jericó
26 maggio 1874
Morte Medellín
21 ottobre 1949
Sepoltura
Appartenenza
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Professione religiosa 1914
Ordinato diacono
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Elezione
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerata da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 25 aprile 2004, da Giovanni Paolo II
Canonizzazione 12 maggio 2013, da Francesco
Ricorrenza 21 ottobre
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
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Patrona di
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Erede
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 21 ottobre, n. 12:
« Nel villaggio di Belencito vicino a Medellín in Colombia, beata Laura di Santa Caterina da Siena Montoya y Upeguí, vergine, che si dedicò con grande profitto ad annunciare il Vangelo tra le popolazioni indigene ancora prive della fede in Cristo e fondò la congregazione delle Suore Missionarie di Maria Immacolata e di Santa Caterina da Siena. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Santa Laura di Santa Caterina da Siena, al secolo Laura Montoya y Upeguí chiamata anche Maria Laura di Gesù (Jericó, 26 maggio 1874; † Medellín, 21 ottobre 1949) è stata una religiosa e fondatrice colombiana della congregazione delle Suore Missionarie di Maria Immacolata e di Santa Caterina da Siena.

Biografia

Laura nacque in un piccolo paese colombiano, da Juan de la Cruz Montoya e Dolores Upegui, una famiglia profondamente cristiana e di modeste condizioni. Fu battezzata di tutta fretta a seguito del rifiuto della madre di vederla prima del battesimo; il nome venne scelto dal suo parroco che, ignaro della volontà dei genitori, la chiamò Maria Laura di Gesù. Ben presto la piccola venne privata dell'affetto paterno: il padre fu assassinato, nella cruenta guerra fratricida per difendere la religione e la patria, quando lei aveva due anni.

La madre educò Laura secondo i principi cristiani, incoraggiando la figlia a pregare per l’assassino del padre; ciò nonostante, ella avvertì presto una forte carenza di affetto all'interno della famiglia; i nonni che avevano accolto lei, la madre e le sorelle nella loro casa lo avevano fatto più per pietà che per amore.

Laura frequentò le scuole elementari ad Aná e ad Amalfi, dove sua madre esercitava la professione di maestra; successivamente si stabilì a Medellín e, all'età di sedici anni, entrò nel collegio Normale de Institutoras della città. Per mantenersi agli studi si occupava dei malati del vicino manicomio. Nonostante la situazione ostile, riuscì a superare gli esami d'ammissione e grazie alla sua caparbietà e ai sussidi statali allo studio, ottenne il diploma di maestra.

Durante gli anni di studio avvertì l’attrazione per la vita consacrata, in particolare per il carmelo, chiamata che si fece più forte quando Laura venne a conoscenza della situazione di miseria in cui vivevano gli indigeni colombiani, che diventarono la sua missione di vita.

Fondazione dell'Ordine

Osteggiata dai sui padri spirituali che la trovavano troppo irrequieta per una vita di clausura, trovò appoggio in monsignor Maximiliano Crespo, vescovo di Santa Fe de Antioquia, che, nel 1914 la incoraggiò nella fondazione di una famiglia religiosa: le Missionarie di Maria Immacolata e Santa Caterina da Siena. Contemporaneamente la sua professione di maestra la portò attraverso varie esperienze prima nel dipartimento di Antioquia e poi nel collegio dell'Immacolata a Medellín.

Il gruppo delle Missionarie catechiste degli indios lasciò Medellín per Dabeiba il 5 maggio 1914. Le donne vennero poi chiamate dal popolo le Laurite.

A Madre Laura si diede il merito di aver rivoluzionato il modo di fare missione presso le popolazione indigene della Colombia. La sua opera missionaria ruppe gli schemi, lanciando le donne come missionarie in prima fila dell'evangelizzazione nell'America Latina.

Nonostante la malattia che la costrinse sulla sedia a rotelle durante i sui ultimi nove anni di vita, continuò ad animare con forza la congregazione da lei fondata.

Morì il 21 ottobre 1949, quando le sue suore erano ormai quasi 500 e le novizie un centinaio, a servizio di 22 popoli indigeni. Negli anni questi numeri sono più che raddoppiati e la loro presenza è segnalata in 19 stati.

Processo di Beatificazione

Il processo di beatificazione è stato aperto il 4 luglio 1963, nella cappella della Curia Arcivescovile di Medellín e si è concluso a Roma il 25 aprile 2004, nella Sala Clementina, con la proclamazione a beata da parte di papa Giovanni Paolo II.

Con il riconoscimento di un secondo miracolo da parte di papa Benedetto XVI il 14 giugno 2012, si è aperta la via alla canonizzazione, avvenuta il 12 maggio del 2013: Laura è divenuta così la prima santa della Colombia.

La memoria liturgica è stata fissata il 21 ottobre.

Voci correlate
Collegamenti esterni