Santuario di San Gabriele dell'Addolorata (Isola del Gran Sasso d'Italia)
Santuario di San Gabriele dell'Addolorata | |
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Isola del Gran Sasso, Santuario di San Gabriele dell'Addolorata | |
Stato | Italia |
Regione | Abruzzo |
Provincia | Teramo |
Comune | Isola del Gran Sasso d'Italia |
Diocesi | Teramo-Atri |
Religione | Cattolica |
Indirizzo | Via del Santuario, 187 64045 - Isola del Gran Sasso d'Italia (TE) |
Telefono | +39 0861 97721 |
Posta elettronica | info@sangabriele.org |
Sito web | |
Proprietà | Congregazione della Passione di Gesù Cristo |
Oggetto tipo | Chiesa |
Oggetto qualificazione | Santuario |
Dedicazione | San Gabriele dell'Addolorata |
Sigla Ordine qualificante | C.P. |
Architetti |
Rino Rossi |
Inizio della costruzione | 1974 |
Completamento | 2014 |
Data di consacrazione | 21 settembre 2014 |
Consacrato da | cardinale Ennio Antonelli |
Pianta | croce greca |
Materiali | cemento armato, vetro e acciaio |
Larghezza Massima | 30 m. |
Lunghezza Massima | 90 m. |
Coordinate geografiche | |
Italia |
Il Santuario di San Gabriele dell'Addolorata è un luogo di culto, situato ai piedi del Gran Sasso, nel comune di Isola del Gran Sasso d'Italia (Teramo), tra i più conosciuti in Italia e in Europa. Una recente classifica vaticana lo colloca tra i primi quindici santuari più frequentati del mondo.
L'edificio fa parte di un grande complesso cultuale che comprende anche altre tre strutture:
- il convento, che ospita la sede dei passionisti, dove nel 1862 morì san Gabriele dell'Addolorata;
- l'antica Basilica, costruita dal 1908 al 1929;
- la sede del periodico Eco di San Gabriele, rivista mensile collegata all'attività della congregazione.
Storia
In seguito alla grande affluenza di pellegrini, il 26 febbraio 1970, sotto la direzione dell'ingegnere Rino Rossi, fu iniziata la costruzione di una nuova e grande chiesa dedicata al santo, dopo quella innalzata nel 1908. I progetti furono elaborati dagli "Studi Associati Buttura-Massoni" di Milano negli anni Sessanta del secolo scorso, durante il Concilio Vaticano II.
I lavori di completamento e gli interventi di adeguamento liturgico, eseguiti tra il 1983 e il 2000, sono stati condotti dall'architetto Eugenio Abruzzini (n. 1929), mentre le prime opere d'arredo sacro (vetrate, mosaici, bronzi) vennero eseguite dall'artista cappuccino Ugolino da Belluno (1919 – 2002).
Il 30 giugno 1985 papa Giovanni Paolo II compie una storica visita al santuario, ancora in costruzione, durante la quale inaugura la cripta del santo e la Cappella della Riconciliazione.
Il 21 settembre 2014, il santuario è stato consacrato dal cardinale Ennio Antonelli, inviato speciale di papa Francesco.
Descrizione
Esterno
Il santuario, preceduto da un ampio porticato che accoglie i fedeli all'ingresso sud-orientale, presenta una copertura a gradoni che culmina in una cupola, che richiama nella sagoma la forma di una grande tenda, con croce apicale.
Il portale principale del santuario, posto a sud, è stato eseguito nel 2004 in acciaio e vetro istoriato da Guido Strazza, mentre quello occidentale, detto Porta degli emigrati, è stato realizzato nel 2014 in bronzo da Paolo Annibali, in collaborazione con Luca Farina, con il contributo dei numerosi fedeli abruzzesi sparsi nel mondo:[1] la splendida porta, ideata come un gigantesco ex voto al santo, presenta otto episodi, oltre al grande gruppo centrale che raffigura:
- San Gabriele dell'Addolorata fra i giovani.
Interno
L'interno, d'ispirazione ecumenica, ha una pianta a croce greca con le braccia orientate secondo i quattro punti cardinali.
Gli spazi dell'aula ecclesiale sono divisi in parti complementari, dove sono ubicati:
- il presbiterio maggiore (crociere est, sud e ovest) per domeniche e festivi, sopraelevato, su cui spiccano l'altare e l'ambone, in marmo bianco, dove ai lati si notano:
- due pale d'altare modellate nel 2008, in ceramica dipinta policroma, da Nino Di Simone, raffiguranti:
- a sinistra, Crocifissione di Gesù Cristo tra la Madonna addolorata e santi passionisti;
- a destra, Resurrezione di Gesù Cristo fra santi e testimoni del XX secolo: nell'opera si riconoscono san Giovanni Paolo II, santa Teresa di Calcutta e il beato Eugenio Bossilkov;
- due pale d'altare modellate nel 2008, in ceramica dipinta policroma, da Nino Di Simone, raffiguranti:
- il presbiterio minore (crociera nord) per giorni feriali, sul quale sono posti l'altare e l'ambone, rivestiti di mosaico, e sulla parete di fondo, sono collocate opere eseguite da Ugolino da Belluno:
- al centro, Vetrata ad arco rovesciato con Gesù Cristo-luce del mondo.
- a sinistra, Mosaico con Moltiplicazione dei pani e dei pesci;
- a destra, Mosaico con Tralci di vite e grappoli d'uva disposti a croce, al cui centro è inserito il Tabernacolo a cuore (stemma dei passionisti), in bronzo dorato.
Agli angoli delle quattro navate, inoltre, sono ricavati ampi spazi per il servizio ai pellegrini: la cappella della riconciliazione, la cappella per le benedizioni, sala congressi, sale per mostre e sale per gruppi. Il piano di calpestio della chiesa è ricoperta da uno splendido pavimento realizzato nel 1991, su progetto dell'architetto Abruzzini, in granito rosa, grigio, rosso vivo, bianco, grigio scuro e azzurro. Sulle pareti dell'aula liturgica, spiccano:
- Via Crucis (2008), in ceramica dipinta policroma, di Nino Di Simone;
- Due acquasantiere (2015) ideate da Mimmo Paladino.
L'edifico può contenere circa 10 mila persone, di cui 6 mila nelle navate: è uno dei santuari moderni italiani più grandi, dopo quello di Padre Pio a San Giovanni Rotondo e della Madonna delle lacrime a Siracusa.
Cappella della Riconciliazione
Entrando nel santuario dal portale meridionale, sulla destra si apre la Cappella della Riconciliazione, progettata da Eugenio Abruzzini, che fu solennemente benedetta da papa Giovanni Paolo II, in visita al santuario, il 30 giugno 1985.
Nel grande ambiente, con trenta moderni confessionali a disposizione dei pellegrini, sono ubicate due pregevoli opere di Ugolino da Belluno:
- all'altare, Mosaico con Mistero pasquale: l'opera presenta entro un grande cuore le figure di Gesù Cristo risorto e Gesù Cristo crocifisso;
- a sinistra dell'atrio d'ingresso, Vetrata con Parabola del figliol prodigo, in vetri policromi.
Cripta
Si accede alla cripta ad anfiteatro, attraverso sei scalinate poste agli angoli delle quattro navate della chiesa, progettata dall'architetto Eugenio Abruzzini, che fu solennemente benedetta da papa Giovanni Paolo II, in visita al santuario, il 30 giugno 1985.
All'interno è custodita:
- Urna di san Gabriele dell'Addolorata (1917), in bronzo dorato: l'opera, in stile neogotico, contiene le spoglie del santo racchiuse nella Statua giacente (1908), in metallo argentato, eseguita da Giulio Galli e dipinta da Francesco Tartagliozzi, che venne commissionata dal venerabile Germano Ruoppolo e dal servo di Dio Norberto Cassinelli in occasione della sua beatificazione. La preziosa teca era originariamente collocata sotto la mensa d'altare della cappella a lui dedicata nell'antica Basilica.
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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